capitolo 52

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Ero assorta nei miei pensieri quando tanti piccoli baci umidi e caldi iniziarono a susseguirsi sulla mia maschella, poi sul mio collo fino  mia spalla. Mi girai in fretta e furia e iniziai a baciarlo."Scheglierei te in ogni caso"sussurrai, dopo di che mi abbandonai ai sui baci. Passammo cosi il pomeriggio. Verso le cinque jaser mi portò a casa. Entrai e trovai mia madre ad aspettarmi. Era seduta  tavola a guardarmi. Andai verso camera mia quando la sua mano mi tirò il braccio." io non ho una figlia che fa la zoccola in giro. Dove sei stata?"urlo stringendomi il braccio. Cercai di liberarmi ma non ci riuscivo. Ero bloccata, non sapevo che fare dunque tirai ancora. Dalla mia tasca cadde il pacchetto di sigarette. Oh merda ero fregata. "Ah fumi pure ?! Vattene da questa casa! Non ti voglio mai più rivedere"mi urlo contro ancora una volta, intanto mi ero resa conto del fatto che fosse ubriaca.Presi le mie poche cose e le infilai in una borsa dopo di che uscii di casa. Cosa dovevo fare? Avevo 16 anni non avevo scelta. Dovevo chiemare qualcuno. Presi il telefono e composi il  numero. Tre squilli e poi finalmente rispose. "Pronto"disse lui on tono stranito "ti prego Michele vieni a prendermi"lo supplicai. "Dove sei arrivo. Sono in ospedale per l ecografia di Sofia."disse preoccupato "sono sotto casa. La mamma mi ha cacciata di casa. Era ubriaca e mi ha quasi picchiata"dissi iniziando a piangere.

Volevo informarvi che la storia è quasi finita. Se ne volete un altra ditelo e datemi dei consigli su chi deve essere il protagonista

always and forever| Alberico De Giglio| Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora