...No Time...

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Sono in una stanza vuota.
Non c'è luce. Ne una finestra o uno spiraglio da dove possa filtrare.
Il silenzio è così profondo che mi fa male la testa. Riesco a sentire ogni suono del mio corpo.
Non sono sola;sento qualcuno piangere,una bambina.
La cerco tra le tenebre,ma...mi sveglio. Un altro incubo nel bel mezzo della notte e come se non bastasse proprio nel giorno in cui ho il turno alla radio della nostra scuola. Ho iniziato l'anno scorso quando cercavano uno studente che facesse i turni mattutini. Non dovevo ne parlare ne far sapere che ero lì,quindi mi sono offerta. Un'altra scusa per uscire.
Mi sveglio ancora turbata da quel incubo troppo vivido.
Mi vesto un po meglio del solito sapendo che avrei potuto incontrare Brian. Mi sistemo i capelli che sono ancora ricci e voluminosi. Scendo per fare colazione e ovviamente c'è anche Ethan. È troppo tardi per risalire o andare oltre dato che mi ha visto. Mi saluta col suo solito modo di parlare strascicato.
Metto la borsa sul tavolo e cerco il caffè nello scaffale. Mio padre è un tale disordinato.
"C'è n'è già una tazza sul tavolo bella addormentata."mi sorprende dicendomi.
"Grazie..."sussurrò mentre prendo la tazza e la bevo tutta d'un fiato. Sento i suoi occhi su si me. "Dove vai vestita così bene...e così presto?"mi chiede quando sto per uscire. Non voglio dargli confidenza,ma è l'unico in casa con mio padre e l'unico lucido che gli può ricordare dove sono.
"Vado alla radio scolastica e poi a lezione...non frugare da nessuna parte e non pensare nemmeno a rubare qualcosa! E soprattutto non entrare in camera mia..."lo avverto guardandelo dritto negli occhi. Riesco quasi a vedere che si è offeso,ma non posso evitare di pensare male di lui.
"Hai la mia parola...e Jen..."mi dice mentre sono ormai fuori dalla porta. "...stai benissimo oggi".
Rimango immobile per qualche secondo. Nessuno mi aveva mai fatto un complimento così semplice. Soprattutto lui.
Tuttavia mi vengono in mente le parole di mia sorella. "Stai lontana da Ethan...vuole solo una cosa dalle ragazze...". "Tu non vai a scuola?"gli chiedo quando lo vedo ributtarsi sul divano. "Se ci tieni tanto a vedermi dimmi dove trovarti..."mi risponde con un sopracciglio alzato. "Non sopravvalutarti"rispondo alzando gli occhi. Lui mi fa l'occhiolino e accende la televisione.
Gli sorrido leggermente e esco definitivamente.
In macchina ripasso mentalmente la playlist che avevo preparato il mattino precedente. Accendo il telefono e vedo un messaggio da Anne.
"Stasera ci sei?"
Mi sorprendo a risponderle entusiasta di sì.
Arrivo a scuola,ovviamente ancora deserta a parte per i pochi giocatori di Football che si stanno già allenando. Chissà se c'è anche Brian.
Mi dirigo verso la stazione radio. Credo che sia la cosa più bella in tutta la città. Ho sempre amato la musica e quando sono in mezzo alle canzoni mi sento a casa.
Spero di potere fare questo anche come lavoro vero e proprio. So anche cantare ma non ho mai avuto il coraggio di esibirmi. Kara è quella coraggiosa.
Lascio le mie cose sul divano e mi siedo alla postazione. Saluto Sarah e Kevin che sono gli speaker e aspetto che presentino il tema del giorno.
"Ed eccoci qui un'altra mattina insieme,studenti e studentesse che iniziano un nuovo giorno di lezioni...oggi parliamo di storie d'amore...non è un argomento così banale,credetemi...vai con la prima canzone."
Al suo segnale faccio partire Wait dei M83.
L'ora passa veloce al ritmo delle canzoni,ho finito anche di fare i compiti per domani nel frattempo. Esco insieme a Sarah e Kevin che mi chiedono di aiutarli con la musica stasera.
Arrivo al mio armadietto stranamente felice. L'idea di poter passare del tempo con Brian mi fa quasi dimenticare il casino di mia sorella.
Anne mi raggiunge e iniziamo a parlare del falò.
"Brian?! Sei seria? Cosa dirà Raily?!"quasi urla in mezzo al corridoio mentre ci dirigiamo a mensa. Avevo deciso di dirglielo solo dopo la terza ora perché sapevo che avrebbe reagito così.
"Non lo so...ma sinceramente non mi importa. Brian ha detto che non vuole lasciarle impedire la nostra amicizia...io non voglio rinunciarci solo per una bulletta con il rossetto".
"Senti come parla la nostra Jenny...che ne hai fatto della vecchia e docile Jen..?"mi chiede lei quando siamo sedute a mensa.
"Una Jen che sa cosa vuole ha preso il suo posto"rispondo facendo cenno a Brian che mi sta guardando. Vedo anche Raily che mi fulmina con lo sguardo. Io le sorrido sfacciatamente e Anne scoppia a ridere.
Sono a lezione di storia quando mi vibra il cellulare. Numero sconosciuto. Non posso rispondere durante la lezione. Alla fine della lezione mi ritrovo Ethan appoggiato davanti alla classe.
"Jennifer...non tornare a casa,tuo padre è un po fuori di sé e ora è più ubriaco del solito,tua sorella continua a non rispondere alle sue chiamate; meglio che stai fuori fino a quando lo porto al bar dove lo terrò d'occhio...mi hai capito?"
Mi parla velocemente senza darmi il tempo di interromperlo.
La sua voce è nervosa e preoccupata. "Come fai a saperlo se eri qui a scuola?".
"No...sono venuto qui ora...avevo solo un ora oggi"mi dice passandosi la mano fra i capelli.
"D'accordo" rispondo semplicemente. Non ho parole per descrivere il senso di gratitudine che provo in questo momento nei suoi confronti. Che cosa gli sta succedendo? Da quando è così premuroso nei confronti di mio padre?
"Cazzo sei in una situazione più incasinata della mia..."dice prima di andarsene sghignazzando.
Ritorno in classe e cerco di seguire la lezione anche se le parole di Ethan echeggiano nella mia mente. Il senso di nausea mi coglie all'improvviso. Sapevo che non dovevo mangiare così tanto.
"Perché parlavi con Ethan Saint?" Mi chiede Anne quando siamo all'ora di ginnastica.
"Che?" rispondo un po in imbarazzo.
"Vi ho visto mentre parlavate,sembravate conoscervi da un sacco di tempo"mi dice mentre stiamo correndo.
"No...mi ha solo raccolto una cosa che mi era caduta"rispondo cercando di sembrare credibile. Fortunatamente la profe ci fa segno di iniziare le flessioni e Anne non ritorna sull'argomento.
Non voglio essere vista con Ethan,mi prendono già in giro senza che lui mi faccia sembrare una drogata che parla con il suo spacciatore.
L'ultima ora è quella di chimica. Quella che frequento insieme a Brian. Entro in classe e non lo vedo,così mi siedo al mio solito posto senza nessuno vicino.
La lezione inizia e sento la porta aprirsi di colpo. Brian che entra in ritardo senza però che la profe gli dica qualcosa. Grazie al auo fascino Brian riesce sempre a farla franca con la signorina Jenkins che ha soli 27 anni.
Sorrido sotto i baffi quando lo vedo farle l'occhiolino. Non è corretto ovviamente ma lui non lo fa apposta. Quando mi vede si dirige verso di me.
"Credo che dovrai sopportarmi quest'ora,miss Ashton..."sussurra vicino al mio orecchio dopo essersi seduto. Il mio viso si illumina e mi ritrovo a fissarlo per l'intera lezione.

~Lost Stars~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora