☆Hungry Heart☆

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Mi chiudo in casa dopo aver seguito con lo sguardo la macchina di Ethan fino a quando aveva svoltato nel vialetto in fondo alla strada.
Il cuore mi batte ancora all'impazzata.
Troppe emozioni mi stanno investendo una dopo l'altra in troppo poco tempo.
Mi lascio scivolare contro la porta.
Sono una stupida.
Perché ho dovuto essere così stupida?
Cosa credevo di ottenere nel baciarlo?
È davvero quello che voglio?
Non ho idea di quello che voglio.
Ogni volta che ci ripenso non so a quale parte di me dare ascolto.
A quella che mi dice che lo stavo facendo solo perché ero sconvolta,o quella che mi urla che in realtà era proprio quello che desideravo fare.
Odio essere in questa situazione. Non posso evitare di pensare a Ethan.
Ogni volta che incontro i suoi occhi mi sento come se finalmente l'aria mi desse sollievo.
Il dolore che provo ormai ininterrottamente svanisce con un suo semplice tocco.
Dovrei agire di impulso?
Ma che cosa ne ricaverei?
Ethan non fa queste cose.
Non credo che abbia mai avuto una relazione sana con una ragazza.
Forse non è quello a cui dovrei aspirare.
Con Brian non ha funzionato,giusto?
Mia madre aveva tradito mio padre con il suo migliore amico. Mia sorella si è fatta passare tre amici in un periodo di tempo a dir poco breve.
Forse non esiste l'idea dell'amore che ho io.
Quella dei romanzi o delle canzoni d'amore.
Se è Ethan il ragazzo che voglio forse dovrei solo dirglielo e accettare le sue condizioni.
Ma perché mi faccio questi problemi?
Ethan mi ha detto chiaramente che lui non mi vuole.
Non mi vede in questo senso. Non sono abbastanza bella,sicuramente,per il suo standard.
Espiro rumorosamente e mi alzo dal pavimento.
Devo smettere di autocommiserarmi.
Prendo il cellulare e chiamo Anne.
"Hey! Com'è andata con tuo padre e Ethan?"mi chiede appena risponde al telefono.
Mi sento molto più tranquilla ora che le ho raccontato tutto.
Non mi ha giudicato.
Non mi ha fatto molte domande. Mi ha semplicemente ascoltato e consolato.
"Mio padre è uno stronzo e non mi ha dato alcuna risposta...ma non voglio parlare di questo...ti va di andare al centro commerciale?"le chiedo e immagino già la sua espressione. Non mi piace andare a fare shopping,ma farei di tutto per togliermi dalla testa Ethan.
"Ti passo a prendere io!"mi risponde prima di riattaccare velocemente.
Probabilmente ha paura che se mi desse del tempo per ripensarci cambierei idea. Infatti,pochi minuti dopo,Anne è già da me e con lei c'è anche sua sorella,Claire.
"Jennifer,sei sicura di stare bene? Tu che vuoi andare al centro commerciale?"mi chiede Anne dopo che ho abbracciato Claire,che non vedo da molto.
È tre anni più grande di noi e si è trasferita a New York per frequentare la NYU,una delle università forse più prestigiose d'America.
"Avevo solo voglia di uscire un po...ma se tu non vuoi...".
"No! Andiamo andiamo!
Tra una settimana ci sarà il ballo d'inverno! Devo trovare un vestito"mi dice già fuori dalla porta.
Claire si unisce a me nelle risate mentre la raggiungiamo in macchina.
Il centro commerciale è nella città vicina a Penton.
È abbastanza grande e molto frequentato dai ragazzi della nostra scuola,proprio per questo non lo amo.
"Allora come va a New York?"chiedo a Claire mentre siamo in viaggio.
"Mi piace tantissimo!
È una città fantastica"mi risponde con la luce negli occhi.
Immagino New York come una città meravigliosa anche se forse troppo grande e affollata.
"Mi sono innamorata della vita là...anche la scuola è completamente un'altra cosa".
"Immagino..."commento perdendomi nel sogno di andarmene da qui.
In una scuola prestigiosa come la NYU.
"E tu? Sai già cosa vorresti fare?".
"Non lo so..."rispondo sorridendole amaramente.
Lei capisce e non ritorna sull'argomento.
Arriviamo al centro commerciale e ci dirigiamo subito alla sezione dei negozi d'abbigliamento.
Anne si mette alla ricerca del vestito perfetto per sé e anche per me. Le avevo chiesto di darmi una possibilità di scegliermelo da sola ma lei aveva letteralmente detto "Non sai cosa vuol dire vestito da sera,Jennifer".
Probabilmente ha ragione.
Non sono una ragazza da abiti da sera.
Non sono mai andata ad un ballo della scuola.
Quello di fine anno solo una volta,con il fratello della mia amica Sarah, di un anno in meno.
Era stato estremamente imbarazzante. Quest'anno,l'ultimo, Anne mi aveva pregata di andare insieme a lei,come amiche.
Solo una settimana fa speravo di andarci con Brian.
Sarebbe stato sdolcinato,ma comunque un sogno che si avverava.
Ma che si fotta.
Io andrò con la mia migliore amica e mi divertirò sicurame di più. Ecco che la vedo arrivare nei camerini con una montagna di vestiti sulla spalla più quelli che sta tenendo Claire.
"Tu vai qui...io sarò alla tua sinistra"mi guida Anne entrando in una cabina prova. Io guardo disperata Claire in cerca di aiuto ma lei non riesce a smettere di ridere. È anche per questo che odio fare spese. Tutto questo spogliarsi e cambiarsi.
Già non mi piace guardarmi allo specchio a casa mia.
Se poi devo spogliarmi a due centimetri dal mio riflesso.
Cerco di non fissarmi troppo e provo i vari vestiti che Anne mi ha proposto.
Li faccio vedere tutti anche a lei e a Claire. Tra i vari "troppo semplice","troppo corto","troppo lungo","poca scollatura",pensavo che non sarei mai più uscita viva da lì. Anne ha già trovato il suo abito perfetto.
A lei sta bene tutto,è bellissima in qualsiasi modo.
Ha optato per un vestito lungo con lo spacco di un rosso non troppo appariscente che le mette in risalto i capelli scuri.
Io sono ancora in mezzo ai vestiti.
Uno degli ultimi che provo mi colpisce e spero che anche le due guastafeste lo apprezzino.
Esco e vedo le loro espressioni che mi fanno curvare le labbra in un sorriso.
È quello giusto.
È un vestito argento che mi stringe il petto e si allarga sui fianchi fino alle ginocchia.
Mi piace molto e esco dal negozio soddisfatta.
"Saremo delle bombe!"urla Anne presa dall'entusiasmo seguita dalle risate mie e di Claire.
La momentanea euforia finisce quando noto che tra le persone che camminano in senso opposto al nostro c'è anche Raily con le sue solite guardie del corpo. "Oddio..."scatto cercando di deviare per non farmi vedere da lei ma è troppo tardi.
Appena incrocia il mio sguardo si mette a ridere e cammina spedita verso di noi.
"Chi è?"mi chiede Claire quando vede me e Anne diventare rigide. "La stronza che ha rubato il ragazzo a Jenn...e la puttana della scuola"riassume Anne facendomi salire ancora di più il senso di nausea.
"Guarda chi si vede...venute a rimpilzarvi di frozen yogurt e a comprare i vestiti over size?".
Quella voce. Mi fa venire voglia di pugnalarla al petto.
"In realtà io ho la 38..."inizia a urlare Anne ma sia io che Claire la fermiamo.
"Seriamente verrete al ballo? Avete degli accompagnatori...tu no Jenny,Brian viene con me...veramente ti metteresti in ridicolo in questo modo"mi stuzzica spostando il suo sguardo malefico su di me.
Io non rispondo.
Non voglio darle la soddisfazione.
Ma Claire risponde per me.
"Si da il caso che Jennifer e Anne abbiano due accompagnatori,Ethan Saint accompagnerà Jenny e mia sorella verrà con il suo ragazzo"risponde sicura di sé facendo quasi svenire me.
Che diavolo sta facendo?
Cosa diamine dice?
Cerco di fermarla ma la mia voce non vuole uscire. Raily rimane zittita dal modo di fare di Claire. Lei è molto più bella anche di Raily e poi la sua sicurezza e la sua maturità non possono che schiacciare la personalità a trasferello di Raily.
Claire tira sia me che Anne via da lì senza che io e lei riusciamo a comprare i vestiti che avevamo provato. Sono sconvolta.
Cosa le era saltato in testa? Quando fummo in macchina ritrovai la voce.
"CAZZO! COSA LE HAI DETTO?!"le urlo contro fin troppo forte.
Cerco di calmarmi e le chiedo scusa.
"Mi dispiace di averle detto così,ma mia sorella continua a parlarmi di Ethan e di come pensa che stiate insieme così...beh cercavo di zittire quella stronza..."mi spiega. All'istante passo dall'incenerire lei a Anne.
"Cosa le hai raccontato?".
"Niente! Solo che...beh siete una bella coppia secondo me...ma nessuno di voi vuole fare il primo passo,mi dispiace,Jenn! Non pensavo che succedesse questo!"mi dice anche lei sconvolta.
Dio! Come faccio ora?
"Ma non è successo nulla...non è che devi per forza...".
"Cosa credi che penserà Raily quando vedrà che non c'è nessuno con me?
Quanto me la farà pesare?
Dio! Mi ha già umiliato abbastanza quella stronza!"continuo sentendo le lacrime bagnarmi gli occhi.
"Beh allora ti basterà invitare Ethan al ballo..."mi dice semplicemente Claire mentre svolta per entrare nella mia via.
Guardo con sguardo disperato Anne che si porta il labbro fra i denti.
"Non è proprio il genere di ragazzo che va al ballo..."commenta lei.
E a quelle parole sprofondo nel sedile e mi metto le mani sul viso. Non c'è nulla da fare.
Raily l'avrà di nuovo vinta e io mi sentirò per l'ennesima volta una merda completa.
"Conosco Ethan,veniva a scuola anche con me,so che è stato bocciato un paio di volte;da quello che mi ha raccontato Anne si è parecchio affezionato a te...non mi ha mai trattato così ed eravamo,in un senso,amici,ai nostri tempi..."mi dice Claire. Non so cosa dire. Voglio solo pensare a cosa devo fare ora.
Mi sento così frastornata.
Non ho idea di come riuscirò a risolvere questa situazione.
Odio Raily.
Odio il fatto che si impegni così tanto a volermi rovinare la vita.
Ma odio ancora di più il fatto che quando Claire mi ha detto di essere stata amica di Ethan,ho subito sentito una fitta di gelosia al petto.
Odio sentirmi così legata a lui,ma allo stesso tempo lontana,troppo lontana.
Questa cosa del ballo non ci voleva troppo.
Sono troppo vigliacca per chiedere veramente a Ethan di accompagnarmi ma sono ancora più codarda da presentarmi al ballo senza nessuno per poi essere derisa da Raily e sicuramente anche da Brian.
Vederlo ridere di me come quella volta da piccoli sarebbe la goccia che farebbe traboccare il vaso.
Sento dentro di me la voce di mio padre che mi diceva sempre che non sarei mai riuscita a farmi una vita mia perché ero troppo ingenua,troppo bambina.
Forse aveva ragione.
Io sto meglio da sola,ad ascoltare musica e leggere libri.
La vita vera non fa per me.
Il problema è che non posso non affrontarla. Devo riuscire a tirare fuori quella personalitàche,anche se forse troppo debole, è l'unica che ho.
Appena apro la portiera per uscire ed entrare in casa perdo tutta la mia sicurezza.
Come diamine farò a non buttarmi giù da un tetto questa volta?

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