▪I want to be your Obsession▪

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"Vado in bagno..."sussurro a Brian appena vedo Raily. Lui mi sorride e mi da un bacio sulla guancia. Mi precipito ai servizi. Non ci posso credere. Mi sto comportando come una bambina. Anche se è quello che mi sento ogni giorno. Una bambina spaventata che i bulli le rubino la merenda. Mi faccio coraggio e mi metto il rossetto che ho sempre nella borsa ma che non metto mai. Mi passo le dita fra i capelli e li sciolgo. Mi tolgo la sciarpa che avevo ancora al collo e ritorno nel locale. Quasi mi blocco quando vedo Raily letteralmente seduta su Brian. Lui sembra non volerlo,ma la sua mano è comunque sulla gamba di lei. Non riesco a pensare. La gelosia si impossessa di me. Proprio quando sto per andarmene dalla porta del retro Brian mi cerca con lo sguardo dopo aver brutalmente fatto alzare Raily dalle sue gambe. Quando mi vede Brian si alza e mi porta il cappotto. Vedo Raily spalancare la bocca e gli occhi diventarle il doppio di quello che sono già. "Andiamocene...che ne dici?"mi dice Brian aiutandomi a mettere il cappotto. Senza girarci usciamo dal locale per mano.
Mi sento terribilmente felice. Forse non sarò la ragazza più bella del mondo ma Brian mi ha preferito a Raily. Lo guardo e mi soffermo sulle sue labbra. L'ho baciato solo una volta,o meglio lui ha baciato me,ma ne sono già intossicata. "Forse è meglio che ti porti a casa...tuo padre non sarà molto felice che ti abbia portata fuori così tardi"mi dice e quasi non sento quello che dice,talmente sono concentrata sui dettagli del suo viso.
"In realtà è ancora al lavoro,però non voglio tornare a casa"dico forse troppo rapidamente dato che Brian mi chiede se qualcosa non va,a casa.
"Niente di che...I soliti litigi"dico senza entrare nei dettagli. Non sono pronta a dire tutto quello che c'è da sapere su mio padre o su Ethan a Brian. Non ho intenzione di vedere Ethan in questo momento.
"Va bene...andiamo da qualche parte oppure possiamo rimanere in macchina se per te non è un problema"mi propone riprendendomi la mano.
Starei in qualsiasi posto con lui. Persino a casa mia,ma non voglio fargli sapere che ospitiamo lo spacciatore della scuola.
Il tempo passa veloce. Parliamo di tutto e di niente. Ridiamo e quasi svengo quando mi si avvicina e mi cattura le labbra nelle sue. È un bacio lungo e profondo. Non sono molto capace ma Brian mi guida e rimane dolce e controllato.
"Dio Jennifer...è meglio che ti riaccompagno a casa...non riesco a pensare lucidamente con te..."mi dice allontanandosi un po da me e passandosi una mano tra i capelli. "Oh mi dispiace..."rispondo un po ferita.
"Nono! Cosa hai capito? È che non voglio andare troppo oltre...per adesso e baciarti al buio nella mia macchina a notte fonda non aiuta il mio già debole autocontrollo..."mi risponde mentre io arrossisco.
"Beh se può essere di conforto penso che se avessi continuato non avrei saputo resistere oltre..."dico a bassa voce stupendomi delle mie stesse parole. Lui mi sorride e accende la macchina. "Ora guido io...non vorrei che qualche poliziotto sia in servizio sulla statale..."gli ricordo. La macchina di Brian è un po vecchio stile ma funziona ancora bene e riesco a guidarla tranquillamente. Arrivati al parcheggio di casa sua scendiamo e io lo saluto con un bacio veloce sulle labbra e quasi mi metto a ridere dalla felicità.
"Buonanotte Jenny..."mi sussurra prima di lasciarmi la mano. Io gli sorrido e arrivo davanti a casa mia. Ho paura di quello che Ethan può aver fatto dopo che l'ho fatto incazzare. E se mio padre è tornato prima?
Faccio un respiro profondo e apro la porta chiusa a chiave. Per lo meno nessuno è entrato e nessuno è uscito. La tipa di oggi sarà ancora dentro. Mi ritrovo a sentirmi un po gelosa di quella ragazza. Perché? Ma che mi prende?
Salgo in camera mia e appoggio un poco l'orecchio alla porta della stanza di Kara e non sento nessun rumore. Non so se bussare per assicurarmi che sia da solo,ma sono troppo incazzata con lui per parlargli. Entro in camera mia e mi spoglio per prepararmi ad andare a dormire. Sento Ethan bestemiare contro la porta accanto alla mia,probabilmente non riuscirà ad aprirla dopo tutto quello che si sarà fatto.
In sogno vedo di nuovo Brian che mi sorride e entra in casa mia per poi baciarmi all'istante. Tutto però sparisce di colpo e mi ritrovo in una stanza buia con solo una finestra da cui filtra una striscia di luce. Il fascio luminoso mi permette di vedere uno specchio messo proprio davanti a me. Mi vedo riflessa solo che sono piena di graffi e ho del sangue su tutti i vestiti. Cerco di urlare ma dalle mie labbra non esce un suono. Tutto ad un tratto mi sveglio che sto urlando.
La porta si spalanca e Ethan entra con solo dei boxer addosso.
"Cosa succede?!"mi chiede fissandomi preoccupato.
"Cazzo Ethan! Non puoi entrare in camera mia! Era solo un incubo! Esci,ora!"urlo in risposta io. "Credevo che ti fosse successo qualcosa! Non c'è di che!"mi risponde con tono pieno di sarcarmo. Esce come era entrato,sbattendo la porta.
Mi butto di nuovo sul letto. Non ce la faccio più con questi incubi continui. Non ne capisco il senso.
Ovviamente non riesco più ad addormentarmi. Decido di cercare di ottimizzare i tempi. Inizio così a fare i pochi compiti che mi sono rimasti. Mi sento davvero una sfigata a fare i compiti alle due di domenica mattina. In mezz'ora ho finito tutto e posso ritornare nel mio letto e continuo a leggere il libro che ho preso alla biblioteca. Racconta la storia di un ragazzo che appena tornato dalla guerra non riesce più a riavvicinarsi alla vita normale,all'amore della sua vita,finché non se ne va per cercare la pace. È piuttosto triste eppure non riesco a smettere di leggere e di provare la sua sensazione di ineguatezza incurabile. Eppure io ora mi sento appartenente a qualcosa,qualcuno. Ai miei sentimenti per Brian e al suo sorriso, al suo modo di prendermi la mano e di sfiorarmi il naso prima di baciarmi. Non sono sicura di non stare esagerando. Solo una settimana fa non ci parlavamo oltre ad un semplice "Ciao".
Tuttavia sento come un peso nel petto che si allieva quando sono con lui o quando penso a lui. Non posso credere che anche lui mi veda non più come la amica sfigata,ma come una ragazza da poter amare. La sveglia suona. Sono le nove in punto. Devo andare al bar ad aiutare mio padre. Non so perché ho iniziato ad andare al bar alla domenica mattina,ma con tutte le famiglie che ci vanno per fare colazione tutte insieme,mio padre non ce la fa da solo nemmeno con l'aiuto del suo amico Freddy. Scendo velocemente le scale dopo essermi vestita. Per mia sorpresa trovo Ethan seduto sul divano con il cellulare in mano e già vestito. "Tuo padre mi ha chiesto di venire con te al bar...se sei pronta andiamo"mi dice senza quasi guardarmi negli occhi.
Cazzo non ci voleva anche questa!

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