POV Ethan.
Quando l'ho lasciata al centro commerciale ho capito che qualcosa non andava.
Ho fatto o detto qualcosa di male?
Forse non sono proprio portato per questo genere di cose.
Ma farla sorridere è tutto quello che voglio. Sto così bene con lei.
Persino a stare semplicemente distesi sul divano.
Sento di volere essere bravo in questa cosa. Per lei.
Se lo merita.
Sento la frustrazione salire nel mio petto.
Colpisco il volante un paio di volte e impreco quando sento dolore alle nocche.
Cerco di calmarmi respirando profondamente.
Devo andare da Clark ora.
Mi ha chiamato stamattina chiedendomi se potevo passare da lui.
Accendo la macchina e ritorno in strada. Non ci impiego molto,
dista davvero poco dal centro commerciale.
Casa sua è enorme e super moderna,non mi dispiace andarlo a trovare.
Arrivo alla mega villa e mi sento ancora di più una merda a vedere come vivono i suoi genitori.
Clark mi fa trovare aperto il cancello e la porta d'ingresso.
Percorro l'infinito corridoio per arrivare al cuore della casa.
"In questa specie di castello non avete un cazzo di maggiordomo?"gli chiedo quando arrivo in soggiorno dove lo trovo seduto sul divano a fumare.
Da quando ha ripreso?
"Hey? Ricadiamo nei vecchi vizi?".
È piuttosto silenzioso.
Mi butto sul divano accanto a lui. Posso vedere sul suo viso teso che c'è qualcosa che lo turba.
"È successo qualcosa?"gli chiedo allora cambiando tono.
"È possibile che io stia iniziando a dimenticare Kara?".
Che domanda del cazzo?
Ma è tipico di Clark.
Si sente in colpa sempre per tutto.
"Cosa vuoi dire,amico? Ovvio che è possibile...è da quasi tre anni che...".
"Sì forse per te Ethan;ma io l'amavo!
E ora la sto finalmente lasciando andare...e mi sento fottutamente in colpa".
Mi sento io in colpa ogni giorno quando penso a come io sia stato uno stronzo con Clark 'rubandogli' Kara.
Anche se era tutto un gioco di Wesley,lui ci teneva a lei.
"Clark...è passato tanto tempo,è ora che tu vada oltre...sai che lei non provava quello che provavi tu...".
"È grazie ad Anne...forse sto affrettando le cose ma non riesco a togliermela dalla testa..."mi confessa. I suoi occhi sono sereni ora mentre parla della migliore amica di Jennifer.
Non sono il tipo che parla dei suoi sentimenti,ma Clark mi è sempre stato vicino quando avevo bisogno di parlargli,glielo devo.
"Allora dalle una chance...invitala al ballo!"gli propongo,sarei davvero più tranquillo anch'io sapendo che viene anche lui.
Sono una frana negli appuntamenti,quelli veri almeno,e soprattutto nelle cose come i balli scolastici.
Non è proprio il mio genere,ma per Jennifer farei questo e altro.
"Ma...sono fuori dalla scuola io...non so se lei accetterebbe,magari ci va già con qualcuno"inizia a schivare l'argomento.
"Clark! Cazzo ti interessa se sei più grande?
Lei vuole stare con te...e sono sicuro che non ha ancora un accompagnatore,Jennifer me lo ha detto...ma devi sbrigarti è domani..."lo avverto facendolo alzare.
"Come?!"
"Dovresti andare ora...credo che siano tornate dal centro commerciale".
"Vado allora..."mi dice mettendosi la giacca.
Mi viene da ridere a vedere un tipo come Clark,sempre sicuro di sé,nervoso per una ragazza.
"Tu dove vai ora?"mi domanda sulla porta.
"Credo che farò un giro da Zayn...devo ancora ringraziarlo per la macchina"gli rispondo già fuori casa sua.
"Ethan...sei sicuro che sia una buona idea?".
"Vai e basta Clark!"gli ripeto alzando gli occhi al cielo.
Passo troppo tempo con Jennifer.
Sto diventando romantico come lei. E prendo anche i suoi modi di fare. Eppure non riesco a smettere di pensare a lei.
Stasera devo vederla.
Voglio capire come rimediare,qualsiasi cosa io abbia fatto.
Mentre guido verso l'officina di Zayn mi metto a ripensare a cosa potrebbe averla fatta arrabbiare.
Questa mattina ci siamo svegliati,presto questa volta.
Io un po' prima di lei e ne ho approfittato per osservarla.
È ancora più bella mentre dorme,ha un espressione serena che non avevo ancora visto sul suo viso.
È sempre così nervosa o triste,oppure ride illuminando il suo viso e quelli sono i momenti che preferisco.
Eppure vederla con gli occhi chiusi e i capelli sparsi sul cuscino mi ha fatto cambiare idea.
Quando si è svegliata mi sono girato come un bambino che sta per essere beccato dalla maestra. "Da quanto tempo sei sveglio?"mi chiede mentre mi alzo dal letto. "Diciamo un'ora"le ho confessato senza girarmi.
La sento ridere e,Dio,non mi sono mai sentito meglio.
Dopo colazione le è arrivato un messaggio da Anne che le diceva che sarebbe andata al centro commerciale.
"Ti posso accompagnare io"le ho proposto.
Mi ha guardato quasi sorpresa.
Non sarebbe la prima volta che la accompagno da qualche parte.
"Se non ti dispiace..."ha iniziato a dire ma la fermo subito.
"Prendi le tue cose...ti aspetto in macchina"le ho detto facendole l'occhiolino.
Speravo di non sembrarle troppo ridicolo,ma davvero non ho idea di come comportarmi.
L'ho aspettata in macchina cercando di calmarmi e di comportarmi normalmente,come facevo prima.
Prima di rendermi conto di quanto fosse importante Jennifer Ashton nella mia vita.
È salita in macchina e quando è stata sicura di avere tutto sono partito.
Ho insistito per sentire una delle sue playlist dopo che avevo cercato sulla radio una canzone decente.
Fa partire l'album dei King of Leons.
Non li avevo mai ascoltati ad essere sincero ma ogni canzone che passava lei la canticchiava a bassa voce e come potevano non essere belle?
L'ultima canzone che mi ha fatto ascoltare si intola Sex on Fire.
Mi ha stupito il fatto che lei potesse ascoltare una canzone del genere.
Quando l'ha fatta partire mi sono reso conto che l'avevo già sentita. Me l'aveva fatta ascoltare Hanna,una mia vecchia cliente. Era fissata con quella canzone.
Cazzo.
Come ho fatto ad essere così idiota?
Le ho parlato di lei come mia 'scopa amica'.
Dio,persino io odio quella parola. È da quel momento che si è zittita.
Perché non l'ho capito subito? Lei si sente già abbastanza inferiore,non capisco davvero perché,e io vado a raccontarle delle ragazze che frequentavo,solo per il sesso.
"Cazzone!"mi urlo addosso da solo battendo le mano contro il volante quando mi fermo davanto all'officina.
Sono proprio uno stronzo.
Non l'ho nemmeno baciata prima che scendesse dalla macchina,ero così a disagio davanti a tutte quelle persone. Non me né mai fregato nulla di quello che pensano gli altri di me,ma mi sono chiesto cosa avrebbero pensato di lei,vederla con uno come me. Dio!
Sono peggio di lei con i problemi di autostima.
Ma lei è perfetta.
Io sono rotto.
Scendo dalla macchina e mi passo le dita fra i capelli dato che sta piovendo. Arrivo all'officina totalmente fradicio.
Mi fermo qualche secondo fuori dalla vetrina e osservo Zayn tranquillamente seduto su una sedia a sistemare una guarnizione. Sorrido leggermente ricordando la fissazione di Malik per i motori.
Già alle medie invece di giocare a calcio come tutti noi,lui stava con me mani nel cofano di qualche macchina parcheggiata vicino alla scuola,anche quelle dei professori.
Ridendo entro nel negozio.
"Guarda un po' chi si vede!"esclama il mio vecchio amico quando mi vede arrivare.
"Hey...come stai teppista?"gli chiedo dopo avergli dato un mezzo abbraccio.
Zayn è il mio migliore amico da quando eravamo dei marmocchi. Anche lui abitava in Inghilterra,nel mio stesso quartiere e poi si è trasferito in America qualche anno dopo di me.
"Me la cavo dai...tu? Ti sei rimesso a nuovo?"mi chiede sedendosi con me vicino ai pezzi di ricambio.
"Già...faccio del mio meglio". Dopo le varie operazioni e quel mese KO mi ero leggermente indebolito.
Allora per questi meso ho fatto molta palestra e degli allenamenti di box,ora i miei muscoli sono più sviluppati di prima.
"Come sta la tua ragazza?"gli chiedo quando vedo le foto della sua piccola famiglia sulla mensola dietro la cassa.
"È a casa con la bestiola"mi risponde ridendo mentre parla della sua bambina di soli due anni.
Mi ricordo quando aveva scoperto che Perry era in cinta,era agitato come non mai.
Ogni volta che lo vedevo però mi sembrava un uomo rinato.
Amava quel piccolo come non aveva mai fatto prima.
Chissà come dev'essere avere una famiglia da amare e dei figli da crescere.
Non credo di poter essere un genitore.
Non ho avuto delle buone esperienze familiari. Probabilmente farei solo del male ai miei figli,o non sarei in grado di dargli la vita che meritano.
Cambio argomento e inizio a chiedergli della macchina che mi ha regalato.
"Non dovevi,lo sai?
Quanto ti devo dare?"gli chiedo quando inizia a descrivermi i vari ricambi che ha fatto.
"Saint...ora posso finalmente dire di aver chiuso tutti i conti in sospeso che avevo con te...tutti i favori che mi hai fatto...il prezzo della macchina non copre nemmeno tutta la cifra che ti dovrei"mi risponde con un sorriso riconoscente che mi fa sentire meglio.
"Sei uno dei miei più sinceri amici,ho fatto solo quello che serviva per farti avere quello che desideravi...una vita tua".
"Scambiare cinque anni della tua vita per permettermi di essere libero da quel bastardo di Wesley...è qualcosa di eroico Ethan"continua lui mettendomi una mano sulla spalla.
"Non sono io l'eroe in questa stanza"gli dico abbassando lo sguardo.
Non ho niente a che fare con un eroe. Sono in mezzo a così tanti casini che non riesco a respirare molte volte.
"Devi smetterla di incolparti di tutto...non sei stato tu a uccidere tuo padre Ethan e non sei stato tu a mandare tua sorella in quella scuola...Freddy non è morto per colpa tua"mi dice alzando il tono di voce.
"Te l'ha detto Clark?".
"Mi dispiace tanto...era un brav'uomo e non si meritava quello che è successo".
"Tu sai qualcosa?".
Il modo in cui ne parla mi fa insospettire.
"Wesley è completamente coinvolto,Ethan..."mi dice dopo essersi assicurato di essere soli.
"Kara è venuta a sapere chi era Freddy per lei..."mi dice facendomi quasi perdere l'equilibrio sulla sedia.
"Come fai a saperlo tu?!"scatto però a bassa voce.
"Lo sapevo già da un po'...Freddy me lo aveva confidato qualche mese prima di morire...veniva qui spesso per la sua vecchia macchina"mi spiega facendomi calmare.
"Qualche giorno prima di morire,inoltre,è passato di qui Ian...mi ha detto che sapeva chi era stato a uccidere Freddy e che sapeva che Kara sapeva tutto...non so chi glielo ha detto ma Ian l'aveva sentita parlare con Wesley ed era incazzata nera...voleva parlare con Gary e con Freddy per farsi spiegare ma Wesley non la lascia uscire...lo sai...quando Freddy l'ha contattata Wesley ha perso la testa...".
"Dio,Zayn! Cazzo così ti metti nei guai...sai cosa è successo a Ian dopo che ti ha detto questo e quasi lo diceva a me..."lo fermo. Lo sapevo che era stato Wesley ma che Kara fosse così coinvolta non lo avrei mai pensato.
Come aveva potuto fare una cosa del genere al suo vero padre?
"Ethan! Non posso più stare in silenzio...è stata Kara a premere il grilletto!"esclama quando faccio per andarmene. Cosa?!
Mi fermo come paralizzato.
Lei. È stata direttamente lei a uccidere Freddy.
L'unica persona che ha mai creduto in me,anche prima di Jennifer o Clark.
"Zayn...devi andartene ok? Se qualcuno viene a sapere che mi hai detto tutto tu e la tua famiglia sarete nei casini"lo avverto.
Lui annuisce con sguardo triste,gli occhi lucidi.
"Stai attento anche tu,Ethan".
Lo abbraccio forte.
Posso sentirlo tremare,e sono sicuro di tremare a mia volta. Devo andare da Jennifer. Assicurarmi che stia bene e che non sia arrabbiata con me.
È l'unica di cui mi importi veramente.
Non so se dirle la verità.
Ormai è già dentro tutta questa merda,almeno saprà di chi fidarsi e di chi no.
Almeno spero di capirlo anch'io.
Salgo in macchina e guido fino a casa di Jennifer.
Spero che sia sola,ho bisogno di parlarle senza problemi.
Quando arrivo vedo che c'è ancora la macchina di Anne.
Non so cosa sappia lei di tutta questa storia.
Jennifer le ha detto qualcosa ma di sicuro io non ho intenzione di incasinare anche lei.
Busso alla porta.
Strano,non l'avevo mai fatto prima.
Aspetto che mi venga ad aprire. Sono davvero nervoso?
Sembro un cazzo di ragazzino.
Quando sento la porta aprirsi vedo che è Anne ad aprirmi.
"Ethan...non ti preoccupare,me ne sto andando" mi dice vedendo la mia espressione scocciata.
Non è niente di personale.
Anne è davvero una buona amica per Jennifer ed è davvero una ragazza apposto.
Siamo diventati una specie di amici,ma non posso dirlo in giro. "Grazie..."le rispondo quando mi sorride complice.
Entro in casa e vedo Jennifer seduta su un gradino delle scale. Gli sorrido e la raggiungo,sedendomi accanto a lei.
"Hey..."mi dice sorridendomi a sua volta.
"Scusa"le dico subito prendendole la mano.
La sua espressione sembra sorpresa.
"Senti...mi dispiace,sono stato uno stupido a parlarti in quel modo,non so cosa mi è passato per la mente...sono stato un cretino"le dico tutto d'un fiato.
"Grazie"mi ferma lei stringendomi la mano.
"Ma..."inizio non capendo.
"Per essertene accorto...io sono stata esagerata scusa...però non sono riuscita a evitarlo...tu però ti sei scusato e...grazie"cerca di spiegarmi inciampando con le parole.
Rido per la situazione in cui siamo.
Entrambi come se fossimo dei bambini che si stuzzicano a vicenda.
"Tutto ok,quindi?"le chiedo.
"Si...solo non parlarmi più delle tue ex...ok?"mi chiede,anzi quasi mi supplica.
"Mai più...ma sappi che non devi essere gelosa di loro,ok? Non le ho mai baciate come ho baciato te...e non gli ho mai tenuto la mano come faccio ora con te"la rassicuro passandole una mano sul viso.
Lei mi sorride e arrossisce. Quanto vorrei baciarla in questo momento,ma non voglio affrettare troppo le cose e inoltre devo dirle quello che sono venuto a sapere da Zayn. "Jenn...devo dirti una cosa..."inizio a parlarle continuando però ad accarezzarle la mano con la mia.
Lei capisce subito che non è una bella notizia quella che le sto per dare.
"So chi ha ucciso Freddy..."confesso subito.
Meglio dirlo senza girarci intorno.
"Chi?"mi chiede lei trattenendo le lacrime,sento la sua voce tremare. "Wesley...".
"Avevi ragione quindi"scatta senza lasciarmi finire.
"Non che mi sorprenda..."continua a parlare con voce tremante.
Appoggia il suo capo sulla mia spalla e lascia scendere le lacrime che stava trattenendo con forza.
"Già...mi dispiace Jennifer"le dico.
Forse è meglio così.
Forse pensare che sia stato solo Wesley le farà superare il dolore,almeno un po'.
Faccio bene a non dirle di Kara. Allora perché mi sento in colpa?
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~Lost Stars~
FanfictionJennifer Ashton è una ragazza normale. Vista da fuori è una semplice adolescente con i suoi problemi di autostima e con una vita da liceo abbastanza monotona e anonima. Tutto cambia però quando un ragazzo che di santo ha solo il cognome entra a far...