》Take My Pain《

3.9K 121 0
                                    

Avevo vissuto l'intera scena al rallentatore. Come fosse stata una scena di uno di quei film gangster. Mi ero ritrovata a cercare di capire per chi fare il tifo. La mia testa non smetteva di girare e i miei occhi erano pieni di lacrime. Mi sentivo strana,quasi come se non fossi nemmeno li. L'unica cosa che mi aveva fatta realizzare quello che stava realmente succedendo era stato il tono fin troppo calmo di Clark che mi diceva di stare calma. Ethan era uscito dalla macchina bloccandomi dentro. Cercavo di aprire quella dannata portiera,ma le mani di Clark mi tenevano ferma sul sedile. "Clark! Lasciami uscire!"continuavo a urlare. Non sentivo se stavano parlando o cosa. Tuttavia vidi Brian correre verso la macchina ed entrare. Lo abbracciai per assicurarmi che fosse realmente al sicuro. "Oddio! Stai bene? Cosa...che è successo?"inizio a chiedere freneticamente,prima che Brian mi risponda però mi giro di scatto. Ethan?
Lui era ancora sotto tiro di mio padre. A quel punto riuscii ad uscire dalla macchina. Ethan continuava a spostarsi verso l'altro lato del giardino,non riuscivo nemmeno a vedere più la pistola,se mio padre la stava ancora puntando contro Ethan.
Non riuscivo quasi a respirare per l'agitazione e per qualche altro motivo che non conoscevo.
Non avevo idea di cosa fare. Ethan mi disse di allontanarmi e mio padre minacciò di sparargli se mi avvicinavo. Avrei potuto afferrare un sasso o qualsiasi altra cosa e colpire mio padre ora che mi dava le spalle,eppure non riuscii a fare un passo. Sentii le mani di Brian sulle spalle. Ora capisco che è successo davvero tutto questo e ci sono dentro realmente. Quel semplice contatto riuscii a farmi riprendere un respiro normale ma niente poteva fare per togliere quel senso di terrore nel mio cuore. Perché Ethan era uscito senza nemmeno pensarci? Dio! Che problemi ha quel ragazzo?. Sento la conversazione tra mio padre e lui diventare più violenta. Non vuole che Brian o Ethan si avvicinino a me. Come si permette? Non è mai stato un vero padre per me e ora vuole fare il padre geloso? Quando Ethan è a casa nostra per colpa sua e Brian non lo conosce nemmeno. Quando mio padre mi nomina dicendo che sono sua figlia,quasi a volersi convincersi di quello che sta dicendo mi fa venire un brivido per tutto il corpo che non mi spiego. Osa parlare male di mia madre. Sento quello che mio padre dice su mia sorella e non posso trattenermi dal piangere. Non biasimo Kara per aver voluto andare via da lui,ma non capisco in che modo pensi che soffocare nella droga possa migliorare la situazione. Eppure una piccola parte di me la invidia. Sono io ora quella che debe vivere con lui. Non riesco quasi a sopportare più la sua voce quando inizia ad urlare ancora di più contro Ethan.
La voce di Ethan è disperata quando mi ordina di andarmene. Quando mio padre si rende conto che sono quasi dietro di lui si gira e mi viene in contro. Non riesco a muovermi. Mi chiama Kara. Mi da della bastarda. Brian cerca di tirarmi via ma i miei piedi sono piantati nel terreno. Quasi non vedo Ethan che butta a terra mio padre. A quel punto Brian riesce a tirarmi verso la macchina. Mi giro appena un secondo per poi sentire uno sparo. Spalanco gli occhi quando vedo Ethan che mi guarda a sua volta. Una macchia rossa si sta spandendo sulla sua maglia. Brian continua a tenermi. Cerco di allontanarmi da lui. Ethan cade a terra. Devo fare qualcosa. Devo vedere se è ferito gravemente. Intanto sento Clark uscire dalla macchina e correre verso il suo amico. "Cazzo Brian lasciami!"gli urlo quando mi porta nella sua macchina. "Sta arrivando la polizia Jennifer!"mi risponde con lo stesso tono. Poco dopo infatti arrivano due macchine della polizia e un'ambulanza da cui escono i paramedici che si dirigono subito verso Ethan. Lo sollevano su una barella e lo mettono nella vettura. Il mio battito accelera quando non lo vedo più. Per fortuna Clark è con lui. Solo quando l'ambulanza è partito sposto lo sguardo verso mio padre che in lacrime è per terra con la polizia che lo tiene sotto tiro. Mi sento un mostro quando provo sollievo a vederlo con le manette,ma non posso farci altro. Tutto quello che ha detto e ha fatto provano che ha toccato il fondo della sua infelicità,spero solo che non abbia tirato verso il baratro anche Ethan. Mi ha salvato. Mio padre gli ha sparato solo perché ha cercato di salvare me. Non riesco ancora a capire. Non lo avrei mai pensato come un eroe. Brian è sconvolto quanto me. È immobile con la testa fra le mani e i gomiti appoggiati al volante. Gli poggio una mano sulla spalla e lui si gira di scatto. Non ho idea di quale sarà la sua reazione,ma non credo che mi vedrà mai allo stesso modo. "Jenn...io...non volevo" è tutto quello che dice.
"Brian tu non centri niente...mio padre è quello che ti ha attaccato"gli dico,anche se non mi spiego il perché Brian si trovasse a casa mia. Sono quasi le due di notte. "Cosa ci facevi qui?"gli chiedo quando lo vedo riportare le mani sulla mia ancora sulla sua gamba.
"Ti ho provato a chiamare ieri sera,per sapere se stavi bene,non ti ho visto per tutto il pomeriggio"inizia senza guardarmi negli occhi. Posso dire che ha pianto. "Non mi rispondevi,ho iniziato a preoccuparmi...".
"Si ma cosa ci facevi in giro a quest'ora?"gli chiedo.
"Io...ero con degli amici,abbiamo fatto tardi". Di lunedì sera?
"Comunque...sono passato a casa tua per vedere se era tutto apposto e quando sono arrivato ho visto tuo padre seduto sul portico,mi sono avvicinato e gli ho chiesto se eri in casa,non avevo visto che in mano aveva una pistola...Jennifer,lui...la puntava contro la sua tempia". La sua voce si ruppe in quel momento così come il poco controllo che avevo recuperato. Le lacrime iniziano a scendere sul mio viso. "E poi l'ha puntata contro di te...".
"Si...e mi ha detto di chiamarti per farti venire da lui,non sapevo dove fossi Jennifer e ero terrorizzato,lo so,non avrei dovuto chiamarti,dovevo cercare di proteggerti". Ora siamo in due a piangere. La sua mano raggiunge le mie lacrime e me le asciuga. Mi si avvicina al viso. "Mi dispiace Jennifer " sussurra vicino alle mie labbra. A quel punto colmo la poca distanza che rimane tra noi e il dolore diminuisce. Siamo però interrotti dalla suoneria del mio telefono. Rispondo senza pensare che è un numero sconosciuto.
"Jennifer! Sono Clark!". A sentire quella voce mi ricordo improvvisamente di Ethan. Oddio. E se è successo il peggio? Se non ce l'ha fatta? Il peso di quelle domande si fa sentire nel petto.

~Lost Stars~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora