"Sbrighiamoci bella addormentata..."mi riprende quando mi vede ancora ferma davanti alla porta. Alzo gli occhi al cielo e lo seguo dopo aver chiuso la porta a chiave. Non ho intenzione di farmi peggiorare ancora oltre la giornata.
Ovviamente mi sta aspettando accanto alla mia macchina,non credo che ne possegga una.
Trattengo una risata quando lo vedo faticare ad aprire la portiera. "Ancora i postumi dello sballo?"gli chiedo mentre partiamo e accendo la radio.
"Abbassa quella roba...e non prendermi per il culo"scatta lanciandomi una occhiataccia.
Non sopporto che mi tratti così dopo tutti i favori che mi deve e i favori che facciamo a lui.
"Non sono io quello che si è scopato una drogata nella camera di un'altra ragazza con cui sono stato più di una volta e nemmeno quello che fa lo stronzo con la ragazza che lo può fare buttare sulla strada da un giorno all'altro"gli rispondo stringendo più forte il volante.
Lui non dice nulla,probabilmente è rimasto sorpreso dalla mia risposta,se non crede che possa tenergli testa si sbaglia. Sono insicura quando riguarda Brian,Raily e tutte le persone che mi giudicano perché non sono "perfetta",ma con Ethan l'imbarazzo se n'è andato molto tempo fa quando aveva cercato di farmi fumare una canna a soli dodici anni. Rimaniamo in silenzio per il resto del viaggio ma arriviamo troppo presto.
"Io resto qui ancora un attimo,tu vai pure ad avvisare o a svegliare mio padre...sarà di nuovo ubriaco"gli dico prendendo il cellulare dalla borsa.
"Senti...tuo padre ci sta provando,ok? Non è facile per lui..."mi dice con tono strano.
"Anche per me non è facile,Ethan...credi che mi piaccia andarlo a riprendere quando sviene in un altro bar,prendere i suoi insulti su quanto io sia inutile e uno spreco di tempo...mi ha persino dato uno schiaffo quando sono tornata a casa con una giacca nuova dicendo che non avevo rispetto per il suo denaro...erano i pochi soldi che avevo nel portafogli;quindi per favore non voglio una predica da uno come te ok? Non siamo "amici" o compagni di "avventure" solo per essere chiari". Forse sono stata troppo dura perché vedo i suoi occhi scurirsi improvvisamente. Eppure sento ogni cosa che ho detto. Non è perché mi fa uba gentilezza una volta allora lui è cambiato. "Hai chiarito Jennifer...non ho mai pensato che fossimo amici...non lo vorrei nemmeno!"risponde duramente prima di uscire dalla macchina.
Non mi sento come vorrei. Mi sono sentita quasi ferita per il modo in cui ha detto la parola amici,come se fosse qualcosa che lo ripugnasse;ma è l'effetto che farebbe anche a me,giusto? Gli ho appena detto proprio questo. Cerco di non pensarci e guardo la casella dei messaggi. C'è né uno da Brian. "Buongiorno".
Non sono mai stata così felice di ricevere un messaggio.
"Buongiorno...tutto bene?".
"Mi manchi." Rispone dopo un po'.
"Ci siamo lasciati qualche ora fa...ma anche tu mi manchi".
"Perché non vieni a casa mia? I miei sono via tutto il giorno".
Vorrei tantissimo ma non posso lasciare il bar in mano a Ethan e Freddy da soli,sopratutto alla domenica mattina,gli altri giorni ce la fa benissimo da solo o con mio padre.
"Devo fare delle cose..."gli rispondo,non voglio che sappia che devo tirare avanti il bar di mio padre perché lui è troppo sbronzo per farlo.
"Dimmi quando puoi venire...ti aspetto"mi scrive e il mio cuore inizia a ballare. Non vedo l'ora di vederlo. Gli rispondo con un "A dopo" e mi dirigo nel bar. Sono contenta di vedere che mio padre almeno non si fa vedere dai clienti. Saluto qualche cliente abituale che mi conosce da tanto tempo. "Hey Jennifer cos'è successo? Ti vedo raggiante!"mi sorprende Freddy. Forse il fatto che appena torno a casa ci sarà il ragazzo che amo ad aspettarmi. Rispondo dentro di me.
"Mi rende felice vedere che questo posto non è ancora andato a fuoco"dico dandogli un veloce abbraccio. È sempre stato accanto a mio padre,aiutandolo a rimanere in carreggiata,senza troppi risultati,ma lui mi è sempre stati di grande sostegno. È come uno zio per me...forse anche come un secondo padre.
"Allora...il giovanotto ti crea problemi?"mi chiede sottovoce facendo cenno verso Ethan appena uscito dalla cucina.
"Non più del solito..."rispondo mentre inizio a preparare due cappuccini. Non credo che sfogarmi su di lui risolverebbe qualcosa,ha già i suoi problemi.
"Ne vuoi uno?"gli chiedo ma lui rifiuta. "Già fatto colazione."risponde al mio sguardo imbronciato. A chi lo do ora? "Portalo a lui" mi dice Freddy interpretando i dubbi dentro di me. Alzo gli occhi al cielo e vado al bancone dove Ethan sta già servendo un french toast ad una donna in completo da lavoro.
Quasi mi viene da dargli una papina quando lo vedo farle un sorriso malizioso a cui lei risponde. "Eccoti un cappuccio"mi intrometto facendolo girare verso di me.
Lui trattiene a stento un ghigno.
"Grazie"risponde accettando la tazza. Tutto qui? Nessuna battutina? Nessun insulto? "Hey senti scusami per prima,per aver alzato la voce e anche per l'altra sera...sono stato un vero coglione."mi dice appena prima che ritorni in cucina.
Gli sorrido imbarazzata e ritorno in cucina per preparare qualche muffin. Avrei voluto rispondergli che non serviva a niente ora,ma quelle sue scuse spontanee mi avevano fatto veramente piacere.
Sto per tornare di la con i dolci fatti quando quasi mi scontro con Ethan. "Scusa. Freddy se n'è andato e mi ha detto di darti questa"mi dice portando la mano dietro al collo.Ma ha problemi di bipolarismo?
"Grazie...ora è meglio se andiamo di là o i clienti si chiederanno dove siamo..."gli rispondo posando la lettera nel cassetto del ripostiglio. "Non credo che darebbe fastidio a nessuno se ci appartassimo per qualche minuto"dice con un sorriso malizioso stampato sul viso. Gli colpisco il braccio ridendo e alzo gli occhi al cielo.
"Venti minuti fa stavamo litigando e ora guardaci tutti allegri a scherzare" aggiunge in tono sarcastico. "Già...dovremmo farci vedere da qualcuno di bravo" dico intendendolo seriamente ma in qualche modo lo faccio piegare dalle risate che mi contagiano. "Beh io mi sono scusato,ora è il tuo turno".
"E per cosa? Per essere stata sincera?"gli chiedo alzando le sopracciglia. Lui mi sorride,ma posso vedere che è combattuto.
"Beh crudelmente sincera"mi corregge ridendo. È una risata strana. "Ah beh...allora mi dispiace di essere crudele"gli rispondo sorridendo.
Pranziamo con un pezzo di pizza e del dolce. Il pomeriggio scorre veloce. Ethan esce per qualche ora a fare delle commissioni per poi ritornare verso ora di cena con dei contenitori del cinese. Il tempo passa velocemente e quasi non mi accorgo che mio padre è seduto ad un tavolo a parlare con un uomo in giacca e cravatta.
"Chi è quello? È uno sbirro"mi dice proprio vicino al mio orecchio Ethan. Me lo trovo esattamente dietro di me.
"Come fai ad esserne sicuro?".
"Credimi...ne ho visti molti e li riconosco quando ce n'è uno nei paraggi."mi risponde tranquillamente. Non so se riedere o sentirmi a disagio con Ethan. Per quanto sia un ragazzo poco più grande di me mi sembra che parli come un uomo vissuto.
Guardo come il viso di mio padre diventa sempre più scuro. Cerco di avvicinarmi per origliare quello che dicono. Servo ai tavoli vicini ma le ordinazioni prendono tutte le mie attenzioni.
Accendo la macchina del caffè e sento di nuovo Ethan dietro di me. "Jennifer vieni un attimo di là con me..."mi dice a bassa voce. Sta scherzando di nuovo?
"Non ho tempo per i tuoi giochetti perversi"dico portando velocemente la tazza alla signora Stevens,cliente assidua.
"È importante..."continua prendendomi per il braccio e portandomi nel ripostiglio.
"Non provare a farlo mai più Ethan!"scatto quando chiude la porta a chiave. Il cuore mi batte troppo veloce e non capisco la mia improvvisa paura. Non riesco a distinguere se è agitazione o paura di cosa potrebbe fare. "Ho sentito quello che stavano dicendo..."dice catturando la mia piena attenzione. "Che cosa?".
Lo vedo fermarsi;sta cercando le parole giuste. È una notizia così importante?
"Hanno trovato il corpo di Freddy..."mi dice con lo sguardo basso. Non riesco a capire.
"Non afferro,Ethan"gli dico sentendo una sensazione di nausea salirmi in gola.
"Freddy...è morto. La polizia l'ha trovato nella sua macchina proprio fuori da casa sua.
Il mio cuore si ferma e non riesco a reggermi più in piedi.
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~Lost Stars~
FanfictionJennifer Ashton è una ragazza normale. Vista da fuori è una semplice adolescente con i suoi problemi di autostima e con una vita da liceo abbastanza monotona e anonima. Tutto cambia però quando un ragazzo che di santo ha solo il cognome entra a far...