Sono ancora immobile,seduta accanto ad Ethan.
Davanti a noi i parenti di Penny.
Si sono tutti presentati con grandi sorrisi e cenni della mano.
E io sono ancora immobile.
Le parole di Ethan mi rimbombano ancora nella mente,e l'eco arriva fino al mio cuore.
"Venite...vi mostro dove starete"dice Penny facendo segno ai suoi genitori di seguirla insieme alla sorella di Zayn,Emma.
"Ethan ti serve ancora di rimanere nella mansarda?"domanda Zayn.
A cosa gli è servita?
È stato tutto il tempo qui?
Prima che glielo possa chiedere,lui si alza e segue Zayn sparendo nel corridoio.
Sento le lacrime iniziare a bagnarmi gli angoli degli occhi e un nodo formarmisi in gola.
Come ho potuto reagire così?
Non dicendo nulla.
Ho visto lo sguardo di Ethan:spezzato.
"Cosa hai fatto?".
La vocina dolce e allegra cattura la mia attenzione.
Non mi ero accorta che Marley si era seduta accanto a me,ad osservare l'enorme gesso intorno alla mia gamba.
"Ho fatto un incidente..."gli rispondo forzandomi di sorridere.
"Posso colorartelo?"mi chiede alzandosi di scatto preso dall'entusiasmo.
È una bambina meravigliosa.
"Non darle fastidio,Marley"la ferma Penny rientrando in salotto.
"Oh...non c'è problema,può farci quello che vuole".
La aiuto a prendere i pennarelli dal piccolo astuccio sul suo tavolino da gioco.
"Quello che voglio?"mi chiede conferma guardandomi con gli occhi luminosi.
Annuisco ridendo e appena mi sistemo meglio sul divano,lei comincia il suo lavoro.
Non vedo tornare Ethan,o Zayn.
Anche Clark sembra sparito.
Inizio a sentirmi un po' a disagio.
"Allora,Marley...che classe fai?"le chiedo cercando di distrarmi dalle ultime parole di Ethan ancora inicise sulla mia pelle.
"Sono in quarta elementare...tu?".
Rido leggermente al suo tono così maturo per una bambina di nove anni.
"Ultimo anno di liceo".
"Come Ethan!"esclama staccando per un attimo il pennarello dal gesso bianco.
"Già...come lui".
"Lui è mio amico"mi dice con un sorriso a trentadue denti.
"Immagino"rispondo abbassando lo sguardo.
"Sei la sua ragazza?".
A quella domanda le mie labbra si schiudono e lascio uscire un leggero sospiro.
Sto per rispondergli quando sento dei passi dietro di noi.
"Ethan,lei è la tua ragazza?"urla Marley facendomi girare.
Ethan è proprio dietro al mio posto che guarda sorpreso la bambina.
Una parte di me spera che gli risponda senza indugio di sì.
L'altra invece non vuole che risponda a quella domanda fatta da Marley. Non so come reagirei a sentirlo rispondere a una questione così seria posta da una bambina di soli dieci anni.
"Sei la solita impicciona"risponde Ethan sedendosi sul divano.
Rimango con gli occhi fissi sul pavimento mentre anche i parenti di Penny ci raggiungono.
"Marley! Cosa le stai disegnando?"le chiede la madre di Penny,mi sembra di ricordare che si chiami Susan.
"Finito!"esclama lei alzando le mani in aria.
Tutti si sporgono per vedere cosa dovrebbe essere.
Io non riesco a vedere bene.
"Ma è bellissimo..."commenta Zayn sorridendo a sua figlia.
Ethan mi guarda e i miei occhi raggiungono i suoi come se fossero magnetici.
"Sta quasi meglio a te..."dice alzando un lato della sua bocca perfetta.
Cerco di spostare la gamba per vedere meglio.
Quando capisco che è la stessa farfalla che ha tatuata Ethan sul petto,sento le mie guance scaldarsi.
Devo dire che è davvero brava.
"Dato che siete fidanzati..."Marley stuzzica Ethan.
Tutti si mettono a ridere,tranne lui.
Io e Ethan rimaniamo a guardarci.
I genitori di Penny si siedono sul divano con in braccio Marley.
Zayn è accanto a Ethan e a Clark,con la sua ragazza in braccio.
È una famiglia così calorosa.
Bob,il padre di Penny,inizia a raccontare come è andato il viaggio.
Emma sta parlando con Clark del suo nuovo ragazzo,che gioca a calcio in una squadra della serie A. Non ho mai avuto dei momenti del genere con la mia famiglia.
E mi viene quasi da piangere al pensiero.
"E la tua famiglia,Jennifer?"mi chiede ad un certo punto la mamma di Penny.
Apro la bocca ler rispondere ma Ethan mi anticipa.
"Erano tutti occupati"dice alzando le spalle.
Lo guardo storto e lo fermo.
"Non voglio mentire,e posso rispondere da sola,grazie".
Tutti gli occhi sono su di me.
"I miei genitori...non ci sono più...e i miei parenti sono in altri stati...quindi"dico cercando di non sembrare troppo depressa.
"Scambiamoci i regali!"esclama improvvisamente Marley prendendo il grande sacco vicino a suo nonno. Tutti sembrano distogliere l'attenzione lontano da me. Ethan invece rimane concentrato su di me e capisco dai suoi occhi che si sta scusando.
Clark tira fuori anche i pacchetti che avevo fatto qualche ora prima.
Sono talmente in imbarazzo pet non avere qualcosa anche per i parenti,ma non avevo idea di chi avrei trovato qui a casa di Zayn.
"Apri i tuoi,Marley"lo incoraggia Clark dandogli anche il mio.
Le mani agili di Marley scartano tutti i pacchi regalo e esclama un 'Grazie!' ogni volta.
"Questo è per te,Ethan..."dice Zayn dandogli un sacchetto nero.
Ethan alza gli occhi al cielo e lo scarta lentamente.
"Una camicia a fiori?"chiede Ethan quando la apre davanti a se.
Quasi non mi trattengo dal ridere ad immaginare Ethan con qualcosa che non sia nero o grigio.
"Hai bisogno di un po' di colore..."lo stuzzica Penny ridendo insieme al suo ragazzo.
"Grazie..."borbotta Ethan lanciando a Zayn il suo.
Gli ha regalato un orologio bellissimo,con il cinturino di pelle.
"Wow...Saint...non dovevi!"esclama il moro con sguardo stupito.
"Io sono capace di fare regali"gli risponde facendogli l'occhiolino. Tutti si mettono a ridere.
Non riesco a smettere di fissare Ethan. Vederlo sorridere così mi fa male il cuore.
"Questo è da parte di Jennifer"dice facendomi ritornare al momento.
Alzo le sopracciglia quando vedo un pacchetto simile a quello del suo per Zayn.
Ora mi ricordo che mi aveva detto che aveva preso qualcosa anche da parte mia.
Quando Zayn e Penny mi ringraziano io sorriso arrossendo.
Anche Ethan mi sta guardando.
Mimo la parola 'grazie' anche a lui e un piccolo sorriso gli illumina il viso.
"È bellissimo,Jennifer! Fantastico !"esclama Penny.
A quanto pare gli ho regalato uno Smart box per un viaggio nei Caraibi
Spalanco gli occhi anch'io.
A quanto pare Ethan non si risparmia nei regali.
"Dovreste utilizzarlo al più presto"aggiunge Ethan guardando in modo strano Zayn che annuisce con un sorriso riconoscente.
Anche Bob e Susan aprono i loro regali.
Emma invece li vuole aprire più tardi.
"Ethan...non hai preso niente a Jennifer?"chiede Susan con tono sorpreso.
Ritorno a guardare Ethan che invece non aveva mai smesso di osservarmi.
"Più tardi..."dice con voce soffice fissandomi intensamente.
Sento uno strano brivido percorrermi la schiena.
Non ho idea di cosa intenda.
Ho paura che sia arrabbiato per il fatto che non gli ho risposto.
Però poi mi parla in questo modo e così non capisco più niente.
Dopo quello che gli ho detto all'ospedale pensavo che non mi avrebbe più rivolto la parola.
E forse era quello che una parte di me voleva.
Quella più ferita.
Non è stato tanto l'incidente che mi aveva spezzato.
Era stato Ethan.
Il suo comportamento di quella sera.
Non so per quanto tempo rimango con gli occhi fissi nei suoi.
Nessuno dei due ha intenzione di fare qualcosa,o di dire qualcosa.
Sento però Clark schiarirsi la voce e allora Ethan abbassa lo sguardo e si passa una mano fra i capelli.
"Meglio avviarci se vogliamo arrivare in tempo al ristorante..."sento dire a Penny.
"Scusate...ora tolgo il disturbo"dico cercando di alzarmi senza stampelle ma senza riuscirci.
Probabilmente staranno aspettando di andare a mangiare.
Spero che Clark mi possa riaccompagnare a casa.
"Ma che dici?!"esclama Penny prendendomi per mano.
"Tu vieni con noi!"mi dice aiutandomi ad alzarmi.
Dall'altra parte Ethan mi tiene sotto un braccio per sorreggermi. Quel semplice tocco fa andare a fuoco tutta la mia pelle.
"Oh...non voglio creare problemi..."cerco di non far capire di star andando nel panico.
"Clark ci aveva detto che ci sarebbe stata una persona in più...e inoltre...sembri già di famiglia"mi rassicura la ragazza con un sorriso.
Sento una morsa allo stomaco a quella parola.
"Ma non ho niente...non sapevo..."inizio a inciampare nelle parole.
Indosso una tuta e le scarpe da ginnastica.
"Vieni...ti sistemiamo noi"esclama Penny entusiasta,seguita da Emma.
Le due ragazze mi guidano nel bagno.
"Sei bellissima..."commenta Emma prima di iniziare a truccarmi.
In meno di venti minuti mi ha sistemato anche i capelli.
"Metti questo!"mi dice Penny portandomi un vestito oro ricamato.
"Non credo mi stia..."dico arrossendo.
Penny è molto più magra di me.
"Oh ma piantala! Starai benissimo"mi dice aiutandomi ad alzare la zip quando l'ho indossato.
Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco.
"Ora siamo pronte!"dicono in coro Emma e Penny portandomi di nuovo in sala.
Faccio un po' fatica con le stampelle,ma mi sto abituando.
Quando raggiungiamo gli altri vedo Susan sorridermi.
"Noi iniziamo a salire in macchina"dice Zayn prendendo la mano a Penny.
"Emma e Marley con me"annuncia Clark prendendo in braccio il bambino che non è molto più basso di lui facendo ridere Emma.
Quasi non mi ero resa conto che Ethan fosse ancora in salotto,insieme a me.
Eravamo gli ultimi rimasti.
Oh,no!
Questo voleva dire che dovevo andare con lui in macchina.
"Sei stupenda..."mi dice prima di aprire la porta e farmi cenno di uscire.
Prendo il mio cappotto e sotto il suo sguardo attento esco dalla casa cercando di non scivolare.
"Vieni...ti aiuto"sento la sua voce accanto a me.
Non ho il tempo di rendermene conto che le braccia di Ethan sono sotto di me.
Il mio braccio intorno alle sue spalle.
Come se non pesassi niente mi porta verso la macchina.
"Riesco a camminare,sai..."gli dico cercando di non fissargli troppo il viso.
"Non sembra"mi risponde ridendo.
Alzo gli occhi e rimango in silenzio mentre mi fa sedere in macchina per poi andare a riprendere le stampelle che avrvo fatto cadere.
Cerco di calmarmi intanto che non è ancora accanto a me,nel piccolo spazio della macchina.
Automaticamente accendo la radio.
"Hai freddo?"mi chiede sedendosi e accendendo la macchina.
Annuisco mestamente mordendomi il labbro inferiore.
Sono così imbarazzata.
Non so cosa dire,o se dire qualcosa proprio.
Neanche lui parla,rimane con lo sguardo fisso davanti a lui.
Alla radio sale una canzone che mi è fin troppo familiare.
La canzone che avevamo ballato al ballo d'inverno.
Chiudo gli occhi quando sento i ricordi colpirmi forte al petto.
Non solo la sensazione della stretta di Ethan mentre danzavamo. Quel momento viene rovinato dal ricordo del dolore della lama del coltello contro la mia pelle.
Quando riapro gli occhi vedo le nocche di Ethan bianche a causa della stretta sul volante.
"Ethan..."cerco di parlare ma le parole mi muoiono in gola.
"Non c'è bisogno che tu dica niente Jennifer..."mi ferma lui accelerando.
All'improvviso sento come se l'aria che avevo nei polmoni mi venisse aspirata fuori violentemente.
Il ricordo della velocità della macchina appena prima dello scontro mi fa paralizzare.
Inizio a boccheggiare.
"Jenn...Jenn!"mi chiama Ethan.
Mi accorgo solo quando incontro i suoi occhi che si è fermato.
La sua mano sul mio viso riportandomi alla realtà.
"Mi dispiace...io non avevo pensato"cerca di scusarsi.
"Sto bene,scusa"gli dico riportando lo sguardo fuori dal finestrino.
Non riesco a guardarlo negli occhi;rimango con gli occhi sulle macchine che sfrecciano sulla strada accanto a noi.
Il suo viso è ancora vicino al mio e con lo sguardo mi scruta.
Inizio a respirare più pesantemente e il cuore inizia a battere più forte.
"Ethan..."sussurro quando le sue dita continuano a scendere sul mio collo.
Non so se era più un modo per fermarlo o una preghiera.
Nonostante tutto,il legame tra me e lui è ancora così tangibile.
Il modo in cui i suoi occhi passano dai miei alle mie labbra mi fa trattenere il respiro.
Quando penso che stia per baciare all'improvviso si allontana.
"Siamo quasi arrivati"dice passandosi una mano fra i capelli.
L'ossigeno riprende a circolare e sento freddo improvvisamente.
Sbatto qualche volta gli occhi e mi guardo intorno.
Non mi ero accorta che dall'altra parte della strada c'era il ristorante dove Penny e gli altri stavano già entrando.
"Hai bisogno di una mano?"mi chiede quando apro la portiera.
Dopo quello che stava per succedere,di nuovo questo tono freddo.
"No,ce la faccio"rispondo in modo secco prendendo le stampelle e facendo forza sulle braccia per sollevarmi.
Raggiungo il locale dove gli altri stanno facendo sapere al cameriere che avevano prenotato.
Ethan è dietro di me e non dice nulla.
"Da questa parte signori,questa sera il vostro cameriere sarà Jeremy"ci dice la signora all'ingresso.
Quando alzo lo sguardo,dopo aver sentito il nome,sento Ethan tossire accanto a me.
Jeremy,il fratello di Anne e Claire.
"Jennifer!"esclama quando gli passo accanto.
"Jeremy...cosa ci fai qui?"gli chiedo continuando ad avvicinarmi al tavolo.
"Mi servono un po' di soldi per quest'estate...non mi dispiace lavorare qui...è un bel posto"mi dice facendomi sedere dopo avermi tolto il cappotto.
"Tu piuttosto,cosa ti è successo?"mi domanda avvicinandosi di più a me,mentre gli altri si sistemano.
Non posso evitare di cercare Ethan con lo sguardo.
Mi stupisco quando vedo che è seduto accanto a me che sta fulminando con lo sguardo Jeremy.
"È una lunga storia..."gli rispondo con una piccola risata nervosa.
"Beh,abbiamo tutta la serata"dice lui facendomi l'occhiolino e tornando nell'altra sala.
Evito di incrociare lo sguardo di Ethan e cerco invece di concentrarmi sul menù.
Questo ristorante è troppo raffinato per i miei gusti.
Da quanto ho capito i genitori di Penny sono davvero ricchi,ma lei non ha mai voluto troppi aiuti da parte di suo padre.
Ma questa sera volevano pagare loro.
"Allora...cosa hai intenzione di fare dopo la scuola,Jennifer?"mi chiede durante la prima portata la signora Hastings.
"Sono stata accettata all'università di Londra"rispondo con un sorriso tirato alla donna.
Posso sentire gli occhi di Ethan bruciarmi la pelle.
"Ma è magnifico! Hai già idea di dove sistemarti?".
"In realtà no...ma ho da parte una modesta somma di denaro per trovare un piccolo appartamento..."dico rendendomi conto che non avevo mai pensato a dove sarei andata a Londra. Forse perché Ethan aveva sempre parlato di andarci insieme.
"Verrà a stare da me"annuncia Ethan dopo essere stato tutto il tempo in silenzio,a parte qualche commento scortese sul servizio scadente di Jeremy.
"Sul serio?"chiediamo contemporaneamente io e Clark.
Lo guardo in viso.
I suoi occhi incontrano i miei.
"Finché non troverai un posto dove stare...ho un appartamento a Londra,i miei genitori me lo avevano comprato già in vista di un futuro"continua a parlare come se niente fosse mentre taglia la sua bistecca.
Io rimango con la bocca leggermente aperta e gli occhi spalancati.
"È un gesto davvero bello,Ethan"commenta Susan sorridendo.
"Già..."sussuro abbassando lo sguardo.
Non ho idea di cosa pensare.
I miei sentimenti sono un totale miscuglio.
E il mio cuore impazzisce quando appoggio la mano sulla superfice del tavolo e sfiora quella di Ethan.
Trattengo il respiro mentre il suo migliolo si intreccia con il mio.
"Spero che lo sia..."lo sento dire prima di alzarsi di scatto per sparire nel corridoio.
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~Lost Stars~
FanfictionJennifer Ashton è una ragazza normale. Vista da fuori è una semplice adolescente con i suoi problemi di autostima e con una vita da liceo abbastanza monotona e anonima. Tutto cambia però quando un ragazzo che di santo ha solo il cognome entra a far...