Domani andremo a casa di Zayn. Sono particolarmente nervosa all'idea di passare l'intera serata con Ethan davanti ad altre persone.
A parte Anne e Clark,nessuno sa di noi.
Già è stato difficile con Claire e Jeremy.
Dopo quello che ci siamo detti in questi giorni,le cose tra me e Ethan sono cambiate.
I momenti che abbiamo condiviso,mi hanno cambiato.
Ho paura che sia troppo da affrontare,sia per me che per lui. Anche se onestamente,Ethan mi sta veramente stupendo.
Non affronta le cose come avevo previsto.
All'inizio è stato difficile,per entrambi,accettare come il nostro rapporto stava cambiando.
Ora sono io quella che sembra la più spaventata.
Forse perché ho paura che quello che ho da dargli possa non essere abbastanza.
Ho paura che possa stancarsi di me.
Dopotutto è quello che succede a chi mi sta vicino.
Anche mio padre me lo ripeteva sempre.
Era stanco di dovere preoccuparsi di me e di mia sorella.
Brian mi aveva lasciata e usata,perché non potrebbe succedere anche con Ethan?
Probabilmente però questa volta non riuscirei a riprendermi.
Sono seduta sul divano da sola ad aspettare Anne.
Mi ha chiesto di vederci mentre Ethan e Clark sono fuori a cercare di sapere qualcosa di più riguardo alla polizia e soprattutto a questa ipotetica lista di nomi delle persone che hanno lavorato per Wesley.
Ho paura che Ethan possa finire nei guai.
Non mi interessa quello che potrebbe dire la legge o la polizia.
Lui non c'entra niente.
Lui è innocente.
E anche se non fosse così,andrei davanti alla corte e giurerei sulla mia vita che lui è innocente. Sento che potrei esplodere se rimango ancora molto qui nel silenzio a pensare a quello che potrebbe succedere.
La neve scende leggera e bianca come non mai fino ad accumularsi sul terreno,ormai morbido e immacolato.
Appena sento la macchina di Anne parcheggiare fuori di casa mi dirigo velocemente in camera per prendere il cappotto e la borsa.
Prima di tornare in salotto mi fermo a guardare il letto disfatto.
Le lenzuola in disordine e i cuscini sgualciti,le mie debolezze in frantumi.
I ricordi delle notti precedenti con Ethan.
Le parole che mi ha detto e i sospiri usciti dalle mie labbra.
Arrossisco ancora all'idea.
"Terra chiama Jennifer".
La voce di Anne mi riporta alla realtà presente.
Mi giro di colpo e mi ritrovo di fronte alla mia amica che mi guarda con un sorriso malizioso.
"Devi dirmi qualcosa,piccola Jenny?"mi domanda vedendomi arrossire.
Scuoto leggermente il capo stando attenta a non guardarla. Mi imbarazza così tanto l'idea di parlarene con qualcuno,anche con Anne.
"Fai pure finta di niente,ma prima o poi dovrai affrontare questo argomento con me!"mi risponde quasi offesa.
Quando saliamo in macchina la guardo negli occhi e non riusciamo a trattenerci dal ridere.
È da un po' che io e Anne non passiamo del tempo insieme,solo io e lei.
"Cosa vuoi fare oggi?"le chiedo mentre lei mette in moto.
Un sorriso strano nasce sul suo viso.
"Andiamo in una piccola cittadina qui vicino"mi risponde vaga.
Non so se mi fido di questo suo tono strano,ma alla fine conosco Anne,ha di sicuro qualcosa in mente.
"Tu e Ethan,allora? Come va?".
È una domanda che mi faccio in ogni momento della giornata.
"Non lo so...penso bene"le dico forzando un sorriso.
"Oh,ma dai Jennifer! Dammi qualche dettaglio. Sono la tua migliore amica! Devo sapere queste cose!"mi rimprovera Anne accelerando improvvisamente.
"Okay! Okay!"accetto e mi aggrappo al sedile.
Soddisfatta abbassa la musica per sentirmi meglio.
Che cosa dovrei dirle? Da dove cominciare?
"Non so cosa dire..."le confesso passandomi una mano fra i capelli che si stanno arricciando ancora di più per l'umidità.
"Tutto...voglio dire,cosa provi per lui? State insieme? Cosa è successo dopo che ce ne siamo andati l'altra sera?"mi riempie di domande.
"Non so se possiamo definire quello che siamo...Ethan non è un tipo da definizioni,credo...so solo che ogni volta che pronuncio il suo nome o che lo vedo davanti a me,mi sento come se tutto fosse giusto,perfetto;quando non c'è,invece,mi sento esplodere...appena ho visto come si comportava Claire,accanto a lui,ho perso il controllo...anche solo l'idea che qualcun'altra lo possa guardare come voglio fare io,o toccarlo...mi sento così stupida,ma è più forte di me. Ethan mi fa talmente arrabbiare quando non capisce questa cosa,mi fa uscire di testa...ma basta che mi guardi negli occhi...e dimentico tutto,ogni dolore,tutti gli eventi che sono successi in questi mesi,ci siamo solo lui ed io...".
Le parole escono dalle mie labbra come se non potessi fare niente per fermarle.
Gli occhi di Anne spalancati e pieni di stupore.
"Cosa c'è?"le chiedo sentendomi improvvisamente a disagio sotto il suo sguardo.
"No...niente,solo che...mi sembra proprio che tu sia persa per questo ragazzo"dice con il labbro inferiore fra i denti.
"Anne..."esclamo mettendomi le mani sul viso per l'imbarazzo.
"Non ti devi vergognare con me,Jenny! Sono felice per te! Solo...".
"Cosa?"le chiedo quando si ferma prima di continuare.
"Stai attenta...cioè...con tutti i casini che circondano Ethan...sei sicura di volere stare con lui?".
"Anne? Stai scherzando? Mi parli tu,che esci con Clark?!"le chiedo sorpresa.
"Dico solo di stare allerta...anch'io sono costantemente preoccupata per Clark...ti chiedo solo di pensare con cura a che intenzioni hai con lui..."mi dice prendendomi la mano.
"Abbiamo fatto l'amore...".
Parlo senza quasi neanche rendermene conto.
Sposto subito lo sguardo fuori dall'auto.
Mi aspetto una reazione da parte di Anne da un momento all'altro.
"Oddio..."sussurra prima di accostare sulla strada.
Perché reagisce così? Non è felice per me? Sono pronta a difendermi da una sua accusa o giudizio negativo per la mia scelta,ma vengo fermata.
"Oddio! Jenn! Com'è stato?! Ti ha fatto male? Come si è comportato lui? Ti ha forzato a fare qualcosa che non volevi?".
Mentre lei continua a riempirmi di domande io mi rilasso. Finalmente ecco la reazione che mi aspettavo da lei.
Rido coprendomi di nuovo il viso.
"Non condividerò i dettagli...però non mi ha costretta a fare nulla,Anne...è stato...perfetto...dolce e beh...intenso,molto intenso"le dico a bassa voce ricordando ancora il tocco delle sue dita sulla mia pelle,le sue labbra che portavano via con loro le mie insicurezze.
"Non ci posso credere...la mia Jennifer si è innamorata!"esclama Anne rimettendo in moto la macchina.
"Io non...".
"Oh e dai! Non cercare di convincermi che non è così! Ti si legge negli occhi!"mi ferma subito prima che potessi dirle che non so cosa provo per lui,ma sappiamo entrambi che avrei mentito.
"Per quanto ancora dovrò sopportare il tuo interrogatorio rinchiusa in macchina?"domandai per cambiare discorso.
"Siamo quasi arrivate...".
Passano ancora venti minuti in cui io e Anne cantiamo a squarcia gola le canzoni che passano alla radio,prima di arrivare finalmente a Sail Land. È un piccolo paese vicino al lago. Vedo un lungo pontile e delle barche che galleggiano sull'acqua.
Questa parte del lago non è ghiacciata.
Mi sembra strano vedere di nuovo lo specchio cristallino mentre la neve continua a scendere,ora meno fitta.
Il clima qui è leggermente più caldo.
Quando Anne parcheggia davanti ad un negozio di parrucchieri la guardo spaventata.
"CAMBIO DI LOOK!"esclama con la voce più alta di prima. Anne è fissata con i capelli e ogni anno cambia qualcosa.
E di solito riesco a non essere compresa nei suoi restyling,ma questa volta qualcosa mi dice che nulla la fermerà.
"Cosa vorresti farmi?"mi lamento quando mi tira letteralmente fuori dalla macchina.
"Solo una semplice spuntatina,Jennifer! Dai! Sarai stupenda..."cerca di convincermi.
Non ho intenzione di fare nessun cambiamento radicale.
Mi piacciono i miei capelli. Sono mossi,a volte ricci.
Non sono una ragazza che ama i capelli lisci e sistemati alla perfezione.
"Forza!"mi sprona di nuovo Anne quando vede che non do segni di voler uscire dalla macchina.
La raggiungo con lo sguardo basso all'ingresso del negozio.
Quando entriamo le poche clienti e due delle ragazze che stavano lavorando si girano verso di noi.
"Buongiorno!"ci saluta quella più giovane. Il suo sorriso è contagioso. I capelli perfettamente tinti in un colore a dir poco improponibile. Grigi,quasi argento.
Non avrei mai nemmeno sognato di farmi un colore del genere,eppure lei stava davvero bene. Gli occhi azzurri risaltavano grazie anche alla linea di matita nera che li contornava e ai chili di mascara sulle ciglia.
"Cosa volete fare?"mi chiede avvicinandosi dopo aver finito di asciugare i capelli ad una cliente.
"Io e la mia amica vorremmo...fare un cambiamento"parla Anne per tutte e due. Temo che la sua espressione entusiasta spinga la parrucchiera a esagerare.
"Niente di estroso!"mi affretto ad aggiungere.
"Fidati...non hai bisogno di nessun cambio radicale,i tuoi capelli sono stupendi già di loro"mi rassicura con un caldo sorriso.
"Beh! Io voglio qualcosa di speciale!"esclama Anne sedendosi davanti all'altra ragazza che inizia subito a lavarle i capelli.
"A te ci penso io...".
Mi dice l'altra che era rimasta accanto a me mentre Anne spiegava cosa voleva.
Seguo quella ragazza e inizia a lavare anche i miei. Ho sempre trovato rilassante andare dalla parrucchiera.
Non ci vado molto spesso,dato che non ho molti soldi da sprecare.
L'acqua calda mi scioglie e mi fa calmare e mi perdo nella bella sensazione,senza pensieri.
"Avete un'occasione speciale?"mi chiede la ragazza che mi ha detto di chiamarsi Lucy. È un nome bellissimo,e anche familiare.
I suoi capelli invece sono castani scuri e davvero lunghi.
Li vorrei come lei,mossi al punto giusto. Gli occhi sono di un marrone chiaro,quasi verdi.
È davvero bellissima.
"Lei deve andare a cena da degli amici del suo ragazzo"risponde Anne al posto mio,facendomi subito arrossire.
Mi suona strana quella definizione di Ethan.
Non so se posso davvero chiamarlo il mio ragazzo,lui è molto più di questo.
Senza dover ufficializzare niente. Lo so,dentro di me,che lui è qualcosa di più profondo.
"Oh...parlami un po' di questo ragazzo!"esclama Lucy mentre inizia a tingermi i capelli. Abbiamo accordato su un trattamento naturale per schiarire i miei capelli già biondi. Per renderli più luminosi.
Iniziamo a parlare dei vari ragazzi della sua vita.
Per quanto il discorso fosse iniziato da me e Ethan,finiamo per parlare per lo più di lei.
Ha avuto una vita amorosa davvero piena.
"Hai fratelli o sorelle?"chiedo io alzando la voce per farmi sentire sopra il rumore dell'asciugacapelli.
"Un fratello maggiore...tu?".
"Io una sorella...ma non la vedo da molto"confesso rispondendo al suo timido sorriso.
"Nemmeno io...le cose nella mia famiglia sono state.. complicate".
"Non sei l'unica...te lo assicuro"rido amaramente a queste parole.
Quando la piega è finita mi guardo finalmente allo specchio. I miei capelli sono molto più biondi.
Ricadono sulle mie spalle in delle onde definite.
"Mi piacciono tantissimo!"esclamo alzandomi dalla sedia per abbracciare Lucy soddisfatta dal suo lavoro.
"Il tuo ragazzo vorrà ringraziarmi..."mi dice facendomi ridere.
Non avevo pensato a cosa ne può pensare Ethan.
Non credo che possa fare qualche differenza.
Se mi resta ancora vicino sicuramente non è per il mio aspetto fisico.
"Ti lascio il mio numero,va bene? Potremmo uscire qualche volta,non conosco più molte persone nei dintorni"mi propone lei con un sorriso dolce a cui non posso dire di no.
"Come ti posso salvare?"le chiedo volendo sapere anche il suo cognome.
"Dammi...".
Le do il cellulare e lei mi salva il suo numero.
"Quanto ti devo?".
Pago il taglio e la piega.
Nel frattempo Anne ritorna dalla saletta della permanente.
Sta benissimo.
I suoi capelli,che solitamente sono lisci come spaghetti,ora sono mossi e voluminosi.
"Come sto?"chiede lei sfilando davanti a me e Lucy.
"Sei bellissima!"esclamo prima che lei inizi a urlare appena mi vede.
"Oddio! Sono fantastici!"dice a Lucy continuando a toccarmi i capelli felice come una pasqua.
"Ora dobbiamo andare...è stato un piacere conoscervi,e siete delle parrucchiere fantastiche,sicuramente torneremo!".
Salutiamo Lucy e l'altra ragazza che si chiama Tania e usciamo dal negozio.
L'aria fredda mi colpisce in viso e devo stringermi le braccia intorno al cappotto per sentire un po' di sollievo.
Ci rechiamo,prima di tornare a casa,in un ristorantino cinese. Anne ed io non ci risparmiamo e mangiamo tutto quello che ci ispira nel menù.
Mi sento subito in colpa quando sento il mio stomaco quasi esplodere.
"Abbiamo persino fatto una nuova amicizia!"esclama Anne ripensando alla nostra giornata.
Siamo in macchina,con il riscaldamento acceso e la musica a palla.
"Già...Lucy è una ragazza davvero simpatica!"concordo con lei.
Mi ricordava molto qualcuno. Aveva,come dire,un'aria familiare.
"Come hai detto che si chiama di cognome?"mi chiede Anne girando per uscire dalla superstrada.
"Le ho fatto salvare il suo numero sul telefono...non ho più visto come...".
Cerco il telefono nella borsa,e come sempre ci impiego una vita.
Perdo tutto dentro questa nuova borsa.
"Devo dire che siamo davvero fantastiche"ripete per la quarta volta Anne guardandosi di nuovo nello specchietto.
"Poco vanitosa..."commento ridendo a vedere la mia amica cercare di volumizzare i capelli con le mani approfittando di un semaforo rosso.
Siamo quasi arrivate alla casa sul lago. Finalme trovo il cellulare. Vado sulla rubrica e scorro i contatti.
Scendo fino alla lettera L.
Ecco il nuovo contatto.
Appena leggo il nome intero quasi mi cade il telefono dalle mani.
Non può essere.
È davvero impossibile.
Il contatto ha il nome di Lucy...
Saint.
La bocca spalancata,gli occhi allo stesso modo.
Come può essere?
È una coincidenza?
Oppure,il sospetto che è iniziato a crescere in me quando la ragazza mi aveva raccontato qualcosa della sua infanzia in un collegio,era realmente fondato?
"Allora?"mi chiede Anne notando il mio improvviso silenzio.
"Saint..."dico con un sussurro.
"Cosa c'entra il cognome di Ethan,ora?".
"No...è il cognome di Lucy...è anche il suo di cognome"spiego. La macchina sbanda per un istante prima che Anne riesca a riprendere il controllo della vettura.
Appena è possibile,Anne accosta accanto alla strada.
"Non pensi davvero quello che credo che tu stia pensando,vero?"mi chiede rendendomi ancora più confusa.
"Non so cosa pensare...".
"Sua sorella...non può essere! Mi hai detto che è in Inghilterra! Con i suoi genitori...o meglio in collegio!"continua Anne.
È vero. Questo è quello che mi ha detto Ethan.
Ma potrebbe benissimo essere qualcosa di inventato.
Oppure è quello che sa lui.
"Magari ha lasciato la scuola...ed è tornata a casa"dico riprendendo la capacità di parola.
"Senza dire niente a suo fratello?".
"Hanno una storia complicata...".
I conti tornerebbero.
Vent'anni. Con un fratello maggiore che non vede da molto. È stata in un collegio.
Anche la sua aria familiare si spiegherebbe.
Ora che ci penso,Lucy ha lo stesso sorriso di Ethan,anche i suoi stessi occhi verdi.
"Cosa hai intenzione di fare,allora?"mi chiede Anne facendomi perdere un battito.
Cosa dovrei fare?
Dovrei dire tutto a Ethan? Oppure chiedere prima a Lucy? Per avere una spiegazione.
Non sono in realtà affari miei. Ma so quanto Ethan tenga a sua sorella e quanto soffra a pensarla rinchiusa in un collegio inglese contro la sua volontà.
Magari sapere che è di nuovo in America,con un lavoro e un sorriso sulle labbra,lo farebbe sentire meno colpevole.
"Non ne ho idea..."confesso lasciando cadere la teata contro la testiera del sedile.
"Non vorrei essere nei tuoi panni..."dice Anne mettendo in moto la macchina.
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~Lost Stars~
FanfictionJennifer Ashton è una ragazza normale. Vista da fuori è una semplice adolescente con i suoi problemi di autostima e con una vita da liceo abbastanza monotona e anonima. Tutto cambia però quando un ragazzo che di santo ha solo il cognome entra a far...