"Allora sei ancora vivo..."dice mio padre guardando disgustato Ethan che devo trattenere quando sente le sue parole.
"Non hai poi questa mira infallibile,Doc,non l'hai mai avuta...sei troppo lento per avere i riflessi giusti..."gli risponde Ethan stringendo i pugni accanto ai fianchi.
"Non siamo qui per farvi litigare!"mi intrometto quando mi riprendo dallo shock di rivedere mio padre e per di più in una tuta arancione.
"Perché allora? Un mese in cui non sei mai venuta a trovare tuo padre...".
"Non sei mai stato un padre per me...non sono nemmeno sicura di essere tua figlia"gli rispondo quasi sbattendo le mani contro il tavolo.
Perdo il controllo solo a sentire la sua voce.
Mi ritornano in mente le sue parole. Solo delle battone di strada che non hanno alcun rispetto per me.
Non riesco a credere che abbia la faccia tosta di nominarsi la vittima della situazione.
"Come osi?"mi chiede incredulo e anche disorientato.
Percepisco la sorpresa nella sua voce.
"So tutto di Freddie...e di Kara". Sono seduta davanti a lui ora con Ethan ancora appoggiato alla parete dietro a me.
Mio padre che mi guarda con gli occhi spalancati.
"Come...".
"Mi ha scritto tutto in una lettera,prima di morire".
"Jennifer...io..."cerca di iniziare ma io lo fermo.
"L'hai ucciso tu?"
Gli chiedo guardandolo dritto negli occhi.
"Mi hanno già fatto questa domanda...ma non pensavo di sentirmelo domandare anche dalla mia unica figlia"mi dice passandosi l'unica mano libera tra i capelli e sul viso.
Mi sento un mostro per accusarlo,ma è la prima persona che ho sospettato.
"Allora? Sei stato tu?"gli richiedo trattenendo a stento le lacrime. Un senso di nausea che mi sale in gola e rischia di strabordare.
"Non lo so..."mi risponde lentamente.
"Come puoi non saperlo!!"scatto iniziando a piangere.
"Quando mi ha raccontato tutto,confermando i miei sospetti,io...cazzo,io ero così arrabbiato e umiliato che mi sono ubriacato tanto da non ricordare nulla,quando eravate lì al bar io non ero in me...non ricordo nulla di quella giornata,ero ancora fuori di me quando il poliziotto mi ha detto della morte di Freddy!"mi spiega con voce arrabbiata.
"Sempre la stessa storia allora...non riesci a rimanere lucido neanche per un giorno! Non sai nemmeno se hai ucciso il tuo migliore amico!"gli urlo contro.
"Non lo avrei mai fatto! Jennifer! Sono un coglione puro ma non sono un assassino!".
"Eppure non hai esitato a sparare a Ethan mentre eri 'fuori di te'...solo qualche attimo fa hai persino detto di non essere soddisfatto di te dato che Ethan è ancora vivo!".
"Cazzo! Non sono un assassino!"continua a urlare. Quasi non mi rendo conto che la sua mano è intorno alla mia maglia e cerca di tirarmi verso di lui. Entro nel panico quando i suoi occhi incontrano i miei. Provo solo paura in questo momento.
E ho paura di mio padre.
Ethan mi prende per le spalle e mi allontana da lui.
Una guardia entra nella stanza e mette seduto mio padre con forza.
"Saint,ti dico che non sono stato io! Chiedi a quel codardo che chiami amico!"continua mio padre mentre l'uomo in divisa lo porta via.
Non riesco a muovermi.
Non riesco a parlare. Sento solo le lacrime scendermi sul viso fino a bagnarmi la maglia che indosso.
Senza che me ne accorga Ethan mi stringe a sé.
La sorpresa e l'adrenalina scorrono nelle mie vene mentre sento il suo respiro caldo fra i miei capelli.
Le sue braccia attorno alle mie sembrano tenermi intera,mentre il mio corpo cerca di spezzarsi. Continuo a piangere senza allontanarmi da lui.
Ho il viso nell'incavo del suo collo e sento le sue mani accarezzarmi i capelli.
Inspiro profondamente il suo profumo che mi calma istantaneamente.
Ricomincio a respirare normalmente.
Sfioro la pelle del suo collo con le labbra mentre cerco di inspirare più aria possibile.
Sento il suo corpo tremare leggermente e a quel punto il mio cuore inizia a impazzire.
"Mi dispiace..."sussurro prima di fare un passo indietro.
Lui mi passa le sue dita sulla guancia e porta via con esse le lacrime che stanno ancora scendendo giù dalle mie guance. Basta un suo sorriso per farmi sentire meglio.
Non so bene perché mi fa questo effetto.
Non lo aveva mai fatto prima. Eppure mi ritrovo a perdermi nel verde dei suoi occhi.
Sento di non avere bisogno di null'altro. Solo del suo sguardo. Di lui.
Senza quasi pensarci mi avvicino di più a lui.
Non so cosa sto facendo,non sto agendo con giudizio.
Guardo le sue labbra leggermente socchiuse.
Desidero intensamente sentirle sulle mie.
Ethan si accorge della mia rinnovata vicinanza e mi ferma prima che possa fare quello che desideravo tanto fare. "Jennifer..."inizia lui ma viene interrotto. Sento il mio cuore fermarsi.
"Dovete uscire"ci richiama la guardia attirando l'attenzione di entrambi.
Ethan si gira passandosi una mano fra i capelli.
Sono talmente imbarazzata.
Cosa mi stava passando per la testa? Era ovvio che Ethan non avrebbe voluto.
Non sono abbastanza neanche per lui.
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~Lost Stars~
FanficJennifer Ashton è una ragazza normale. Vista da fuori è una semplice adolescente con i suoi problemi di autostima e con una vita da liceo abbastanza monotona e anonima. Tutto cambia però quando un ragazzo che di santo ha solo il cognome entra a far...