}{Face the Sun}{

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POV Ethan.
È stato così difficile lasciare il letto questa mattina.
Lasciare Jennifer tra le lenzuola dopo quello che avevamo fatto. Mi sono legato così in profondo con questa ragazza che ho paura di non riuscire più a vivere senza di lei.
La sento in ogni centimentro della mia pelle.
Ogni volta che respiro sento la mancanza del suo profumo.
Sono diventato quel tipo di persona che prima prendevo in giro.
Non pensavo che una ragazza potesse diventare così importante da credere di perdere la testa se non sai dove si trova in ogni momento della giornata.
Tuttavia non potevo non andare insieme a Clark.
Dobbiamo incontrare un infiltrato di Wesley nella polizia di Penton.
Prima di uscire dalla stanza mi fermo un attimi a guardarla mentre continua a dormire.
Mi sento i brividi su tutto il corpo ogni volta che penso di essere stato l'unico ragazzo a toccare Jennifer in questo modo così intimo.
Solo al pensiero che però anche Brian conosce il suo corpo e le sue labbra mi provoca una scarica di rabbia che devo controllare e ci riesco a stento.
Mi inginocchio vicino al letto e ni sporgo verso di lei.
Le sfioro le labbra leggermente dischiuse con le mie.
Solo a quel contatto il mio cuore accelera il suo battito.
Le chiudo la porta per evitare di svegliarla mentre mi preparo.
Clark è già in sala seduto sul divano,con lo sguardo perso nel vuoto.
"Sei pronto?"gli chiedo passandogli davanti.
Non l'ho mai visto così sconvolto. Sappiamo entrambi cosa potrebbe succedere se Wesley venisse a sapere che la polizia ha i nostri nomi.
Non bisogna avere paura di finire in prigione,temiamo di più di finire con un proiettile in testa.
"Sicuro che sia una cosa saggia da fare?"mi domanda mentre io finisco di bere la solita tazza di caffè bollente.
"Hai altre proposte?"ripiego io non riuscendo a pensare a nient'altro.
"Come sai che possiamo fidarci di questo Tom? Come fai a dire che non ci fregherà raccontando tutto a Wesley?".
"Conosco Tom da tutta la vita...non ha nessun legame con Wes...ne di lealtà ne economico...".
"Sai perfettamente che basta una minaccia o una pistola puntata in fronte per far parlare una persona"mi dice Clark con lo sguardo ancora fisso sul muro davanti a lui.
"Non devi preoccuparti Clark! Sono perfettamente capace di essere persuasivo a mia volta"gli rispondo facendogli intendere che non sarei rimasto su un tono gentile e disponibile.
"Cosa succede però se la polizia riesce a trovare le prove necessarie contro di tutti noi?".
Chiudo per un attimo gli occhi. Non ho bisogno delle sue preoccupazioni.
Sono abbastanza in panico già di mio.
"Clark...smettila di farti tutte queste domande! Non abbiamo molto tempo...e nemmeno altre possibilità,ok? O chiediamo a Tom che cosa sanno realmente i suoi superiori,oppure possiamo semplicemente rimanere all'oscuro e aspettare che gli sbirri ci sbattino dentro in un secondo netto!"scatto prendendo la giacca e facendogli segno di alzarsi.
I suoi occhi ora sono su di me. "Come fai ad essere così?".
"Come?"gli chiedo aprendo la porta di casa venendo colpito dal vento gelido.
"Sicuro...deciso".
Oh,mio caro amico,non sai quello che stai dicendo.
"Clark...me la sto facendo sotto"gli dico mettendogli una mano sulla spalla.
Con un solo sguardo ci diciamo quanto importante sia l'uno per l'altro.
Con una stretta di mano ci diamo coraggio a vicenda.
Saliamo sulla mia macchina e in pochi minuti stiamo arrivando al punto di ritrovo.
Solitamente ci trovavamo sull'autostrada verso il club.
Ma questa volta nessuno doveva vederci.
Nessuno doveva sospettare di nulla.
Fermo la macchina davanti ad un vecchio distributore abbandonato.
Non c'è ancora nessuno.
"Sei sicuro che verrà?"mi chiede Clark traducendo anche i miei dubbi.
"Deve...oppure sa quali sarebbero le conseguenze..."dico tra i denti stretti.
Il silenzio cade nell'abitacolo della macchina mentre la neve continua a scendere lenta e leggera sopra il vetro davanti a noi.
"Allora?". La voce di Clark è più stanca e bassa del solito.
"Che cosa vorresti dire con questo 'allora'?"gli chiedo trattenendo una risata mentre prendo una sigaretta dal pacchetto nel cruscotto.
Non sono dipendente dal fumo,ma negli ultimi tempi,da quando ho smesso con la droga pesante,ho bisogno di qualcosa per calmarmi quando sento che l'astinenza mi inizia a indebolire.
"Come va con Jennifer?".
A sentire il suo nome sento del calore fluirmi in tutto il corpo. Mi basta così poco?
"Non vorrai mica fare un altro cuore a cuore,Clarky?"lo sfotto per non far notare il mio disagio. Non mi piace parlarne.
Sono più che consapevole dei miei sentimenti per Jennifer,ma non per questo ora sono uno di quelli tutti sdolcinati che parlano della propria ragazza.
Aspetta un attimo.
L'ho appena definita la mia 'ragazza'? È questo Jennifer per me? Beh...è quello che io vorrei che fosse,credo almeno.
"Eh dai,Saint! Non ti sto chiedendo di descrivermi quello che provi per lei con una canzone...dimmi solo...in che situazione siete..."parla di nuovo Clark divertito dalla mia attuale espressione.
"Dio,amico! Non voglio parlarne con te..."gli dico ancora a disagio. "Devi essere proprio perso per quella ragazza...".
"Cosa vuoi dire?"gli chiedo vedendolo ridere leggermente.
"Di solito non avevi nessun problema a raccontarmi delle tue avventure di letto...".
"Lei è tutt'altro!"scatto all'istante fulminandolo con lo sguardo.
"Andato...sei andato!"continua a ridacchiare.
Capisco ora quello che vuole dire.
È vero,di solito Clark era il primo a cui facevo il resoconto delle notti di sballo.
Ma questa volta non so se vorrò mai condividere i dettaglo di quello che c'è stato con Jennifer. Voglio tenere per me le parole che le ho sussurrato all'orecchio mentre lei,con gli occhi chiusi,ansimava per me.
"E come fai ad essere così sicuro che è venuta a letto con me...".
Appena dico quelle parole sento quanto siano sbagliate.
Il termine giusto è un altro.
Lei ha fatto l'amore con me. Io le ho dato tutto quello che potevo così da poterci unire.
"Si vede subito...dal suo sguardo nel tuo...nel modo in cui le tue mani la sfiorano delicatamente anche quando tu non te ne accorgi...non sono cieco".
"Già hai interrotto un risveglio paradisiaco questa mattina...non oltrepassare il limite Clark Ross"lo avverto alzando gli occhi al cielo.
Per fortuna l'argomento viene interrotto dal rumore dei pneumatici della macchina di Tom sulla ghiaia.
Lo vedo farmi segno di raggiungerlo dentro la vettura. "Vado io..."dico a Clark prima di aprire la portiera.
So quello che voglio ottenere da Tom,e so come farlo.
Entro e chiudo la portiera prima di guardare il volto di un vecchio amico.
"Ti trovo bene,Saint"mi dice ridacchiando quando alzo gli occhi al cielo.
Non so perché ma negli ultimi tempi tutti mo trovano bene.
"Tu invece sei invecchiato...e non poco"gli rispondo notando i capelli brizzolati e una barba ben curata.
"Come sta Clark?"mi domanda facendo un cenno al ragazzo ora appoggiato alla portiera della mia macchina.
"È stato cacciato di casa per colpa degli sbirri come te..."gli rispondo e subito un cipiglio gli di forma sul volto.
"Passiamo subito al sodo,Tom"gli dico duro tirando fuori i soldi che avevo portato con me.
Non solo la violenza può far parlare un uomo.
Lui li prende e li mette via. "Dopo che avrai parlato avrai il resto...ora...dammi la lista e dimmi cosa hanno intenzione di fare come prossima mossa"gli ordino buttando fuori il fumo dopo aver preso un respiro profondo con la sigaretta fra le labbra.
"La lista...ecco...questi sono tutti i nomi che sono riuscito a recuperare...ce ne sono altri due o tre,ma dei semplici spazzini...e sono certo che l'operazione di ricerca è appena iniziata,verranno nelle case a cercare per la droga...quindi se ne hai ancora,liberatene". Parla velocemente.
Non dobbiamo impiegarci troppo. Anche lui non deve attirare sospetti.
"Hai una qualche idea da chi sia partita questa iniziativa...di solito nessuno tentava di mettersi contro il commercio di Wesley".
"So solo che arriva da uno dei capi...o Rotheberg o l'altro...l'ispettore Fiddenton...ha avuto una soffiata su queste persone"mi spiega indicando il foglio di carta piegato che tengo in mano.
"Speriamo sia solo una cosa del momento..."dico passandomi una mano fra i capelli e poi sul viso.
Al solo sentire nominare Rotherberg tremo dalla rabbia.
"Oppure...potremmo prendere l'occasione"parla mentre si accende una sigaretta a sua volta. "Cosa vorresti dire con questo?".
"Dico che magari potremmo semplicemente lasciare che le cose prendano il loro corso...".
"Mi stai dicendo che dovrei semplicemente stare a guardare mentre mi cercano di arrestare?"gli chiedo ridendo con voce più alta.
"Non finiresti in prigione se aiutassi la polizia..."mi dice con sguardo serio.
Smetto all'istante di ridere.
"Mai...e dico mai...farò da spia alla polizia...mi ha creato solo problemi nella mia breve ma intensa vita"dico stringendo le mani intorno al materiale della mia giacca.
"Riflettici su,Saint...sarebbe l'occasione giusta per a sbarazzarsi una volta per tutte di Wesley".
"Ti chiamerò io per avere nuovi aggiornamenti,ecco i tuoi soldi"mi affretto a dire prima di scendere dall'auto.
"Pensa alle persone a cui tieni,Ethan! Pensa a tenerle al sicuro..."urla mentre mi dirigo verso la mia macchina sotto lo sguardo interrogativo di Clark.
"Entra"gli ordino secco e lui non se lo fa ripetere due volte.
Sento la rabbia raccogliersi tutta nel mio petto.
Non capisco nemmeno il perché quel discorso e quella offerta mi abbia fatto così innervosire.
Sarebbe solo un suicidio.
Wesley lo scoprirebbe subito e tutro sarebbe peggio.
Sto pensando a tenere al sicuro Jennifer,Clark e tutte le persone a cui tengo.
Tuttavia non riesco a togliermi questo senso di vuoto che sento al petto.
Come se sentissi di stare sbagliando.
"Allora? Chi c'è sulla lista?"mi chiede Clark prendendo il pezzo di carta.
Appena legge i primi dieci nomi capisco che nessuno è stato escluso.
Il mio compare per primo.
"Dobbiamo solo stare con gli occhi aperti...non dobbiamo farci cogliere impreparati"parlo più a me stesso che a Clark.
"Cosa ti ha detto che ti ha fatto così innervosire?". Cazzo.
Parlarne mi farebbe solo peggio credo,ma sono sicuro che Clark non la smetterà finché non gliene parlo.
"Quel bastardo crede che potremmo far rinchiudere Wesley...collaborando con la polizia"gli spiego brevemente tenendo lo sguardo dritto sulla strada mentre guido per tornare a casa.
La neve ha smesso di scendere,ma il cielo continua ad essere grigio come il mio umore.
"Potremmo farlo..."dice Clark facendomi quasi perdere il controllo dell'auto.
"Cosa!? Ross ti sei fumato il cervello?!".
"Dico solo che è una possibilità...mai nessun poliziotto aveva mai osato fare qualcosa prima di ora...".
"Ti devo ricordare che hanno distrutto la tua casa?!".
"Pensaci Ethan...Tom potrebbe aiutarci,ormai tutti sanno che lui è in contatto con la merda della droga...solo che pensano che sia la loro talpa e non quella di Wesley...penso che dovremmo prendere in considerazione questa idea"mi dice con fare serio.
Mentre io continuo a scuotere la testa. Non può dire sul serio.
Io non sono disposto a mettere a rischio il mio futuro o quello di Jennifer per fare giustizia.
Non mi interessa la giustizia. Non esiste. È tutta una merdata burocratica.
Alla fine il più delle volte i veri colpevoli riescono a cavarsela grazie ai soldi e alle teste di cazzo che non vedono l'ora di fare altra grana.
"Per adesso dobbiamo solo occuparci di quelli che verranno a controllare me"concludo il discorso accendendo la musica a palla.
Il resto del viaggio lo passo a pensare a dove sarà Jennifer. Spero che non si sia messa nei guai.
Anche se non penso che ci possano essere dei guai nel paese qui vicino.
Eppure non sarò tranquillo finché non la vedrò davanti a me. Arrivati alla casa sul lago noto che c'è anche la macchina di Anne.
Anche Clark la vede e subito un sorriso si fa largo sul suo viso. Dio,dobbiamo proprio sembrare patetici.
Scendiamo in sincronia dalla macchina e entriamo nella vecchia abitazione.
Sento la risata di Jennifer diffondersi dalla cucina.
Ma c'è qualcosa di strano nella sua voce. È a disagio.
Lo sento chiaramente.
Guardo velocemente Clark prima di dirigermi velocemente da lei.
"Signor Saint...".
Quella voce mi è fin troppo familiare.
"Ispettor Rotherberg..."rispondo fermandomi all'istante sulla porta.
"Vi conoscete?"chiede Jennifer avvicinandomisi.
Sono così sconvolto che nemmeno riesco a guardarla negli occhi.
"Già...io e il signorino qui abbiamo dei trascorsi"risponde l'uomo barbuto al mio posto.
"Se così si può definire sbattere in prigione un ragazzo di appena diciotto anni facendolo quasi uccidere a botte dai suoi colleghi"dico col tono più acido che riesco a fare.
Mi pento subito delle mie parole quando lo vedo ridere davanti a tutti noi.
Jennifer cerca di prendermi la mano ma io mi sposto all'indietro.
Mi sento come se stessi perdendo il controllo.
Risentire quella stessa risata. Vedere quel pezzo di merda nella casa di Freddy mi sta facendo perdere ogni controllo.
"Cosa ci fai qui?"chiede Clark vedendomi in difficoltà.
Poggio le mani contro il muro e cerco di calmarmi.
"Mi hanno fatto il tuo nome giù in centrale...sei proprio nella merda fino al collo ragazzo".
Respiro rumorosamente mentre continuo a stringere i denti,sento che sto per scoppiare.
Le mani di Jennifer si poggiano sul mio braccio.
"È stata una coincidenza sai...ero in questo bar...e ad un certo punto ho sentito nominare il tuo nome da queste dolci ragazze,le ho seguite e mi hanno subito accolto...ora,è qui che abiti ora?".
Non riesco a parlare.
I miei nervi sono a fior di pelle.
"Si...è da quasi due mesi"risponde per me Jennifer staccandosi dal mio fianco per avvicinarsi a quell'uomo.
Devo chiudere gli occhi e concentrarmi per non scattare e prenderlo a pugni per solo guardare Jennifer.
So che razza di stronzo è,immagino solo i pensieri che starà facendo proprio adesso vedendola.
"Non vi dispiace se do un'occhiata in giro,signorina?"le parla con voce roca e stridula.
"Assolutamente...si accomodi"dice lei prima di accompagnarlo a fare il giro della casa.
Riapro gli occhi e seguo Jennifer per assicurarmi che lui non la tocchi.
Noto solo ora che ci sono altri due sbirri in soggiorno che al segnale di Rotherberg iniziano a frugare fra le nostre cose.
Non troveranno niente,stanno solo sprecando il loro tempo.

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