3. Occhi da gatto e una nuova amicizia

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La musica scorreva forte e nitida nella mia testa, facendomi battere un piede a tempo.
Era la mia passione, la mia ragione di vita da quando John era scomparso andavo avanti a forza di Led Zeppelin e AC/DC...e non ero esagerata, era davvero così.

Un vento improvviso mi sferzò il viso, facendomi ondeggiare davanti alla faccia i capelli e facendomi aprire gli occhi. Il cielo si stava rannuvolando sopra la mia testa e, di conseguenza, il mio umore stava facendo lo stesso. Trattenni con una mano i capelli e mi guardai intorno, di Bella neppure l'ombra. Stavo iniziando a stancarmi di aspettare lì, inoltre il culo mi stava diventando quadrato. Mi alzai e controllai l'orologio e come sospettavo la pausa pranzo era già passata da un pezzo.

- Ma porca puttana..- sbottai, cerando l'orario nella borsa a tracolla - Sono nella merda.. Già io e la matematica non andiamo d'accordo se poi inizio con il piede sbagliato il proff mi classificherà pure come una menefreghista!-

Lanciai un'ultima occhiata al parcheggio per poi rientrare nell'istituto e trovare l'aula. Il proff, come avevo previsto era un uomo, mi guardò entrare e si limitò a dirmi di sedermi davanti perchè così avrei seguito meglio la lezione. Ben presto capii pure che erano molto più avanti del programma che io avevo fatto e mi trovai a pensare che ero davvero nella merda.
Scuola nuova e nuovi problemi.
Appena suonò la campanella mi alzai ritirando le mie cose che avevo sparpagliato in modo disordinato dappertutto.

- Vuoi una mano?

Mi voltai incrociando il mio sguardo con uno ancora più felino del mio, verde smeraldo. Appartenevano ad un ragazzo molto più alto di me con un grosso lucchetto al collo e un sorriso gentile sulle belle labbra rosee. In poche parole un gran bel figo! Mi tese una penna che con tutta probabilità era rotolata giù dal banco mentre mi compiangevo. Lo fissai in silenzio, corrugando la fronte, mentre lui senza aspettare la mia risposta infilava la penna nel mio astuccio e lo chiudeva porgendomelo: - Fatto. Ora sei a posto. Mi chiamo Michael McKagan, tu sei Jade, giusto? Vedo che il la lezione di mate ti ha stesa, eh?

- A-abbastanza- cercai di ricompormi, perchè mi aveva fatto quello strano effetto? Maledizione, Jade, non è Tom, ci assomiglia ma non è lui!

- Non ti preoccupare il proff cerca sempre di spaventare quelli nuovi, ma se non capisci qualcosa puoi sempre chiedere e lui non ti dirà di no - cercò di rassicurarmi lui, seguendomi fuori dall'aula e guardandosi intorno - Senti, è colpa mia se Bella ha fatto tardi a pranzo. Voleva scusarsi, ma aveva lezione dall'altra parte dell'edificio. Fortuna che tu avevi lezione con me! Così abbiamo risolto tutto, no?-

- Bella voleva che ci presentassimo?- lo guardai, alzando un sopracciglio dubbiosa.

- Io sono il suo ragazzo - mi rivelò abbasando la voce - Comunque ora devo andare a fumarmi una sigaretta, non dire niente a Bella, ok?

- Va bene - ricambiai il sorriso.

- È stato un piacere conoscerti Jade!- mi salutò ancora, prima di uscire dall'uscita di sicurezza.

Quel tipo con i capelli ossigenata e gli occhi magnetici mi stava simpatico e non centrava niente se somigliava a Tom... Anzi era l'opposto di lui per mia fortuna. Decisi di ritentare con il mio armadietto "vintage". Se non ricordavo male doveva essere da qualche parte in fondo al corridoio sulla destre... In mezzo ad altri due conciati forse anche peggio del mio.

Il corridoio era vuoto quando arrivai. Avevo visto che avevo un'ora buca e ne volevo approfittare in qualche maniera, magari trovando un modo per aprire quel dannato coso!

Buttai a terra la borsa e tentai con tutte la mie forze, ma non ottenni alcun risultato se non che le mie mani divennere tutte rosse e il mio umore si fece nero: - Non finisce qui, dannato aggeggio! Giuro che ti aprirò in un modo o in un altro!

Alla fine della scuola mi ritrovai una Bella tutta sorridente che mi aspettava seduta sul muretto con Michael che mi dava le spalle. La ragazza appena mi vide cacciò via il ragazzo dicendogli qualcosa all'orecchio che lo fece ridere. Mi avvicinai mentre lui si allontanava e lasciai che Bella finisse di ridere: - Che succede?

Lei scosse la testa senza spiaccicare una parola, poi mi guardò attentamente e mi disse:
- Tu sei una tipa simpatica, con un ottimo sarcasmo e sicura... Sai io non ho mai avuto amiche femmine prima di te, ma oggi quando ti ho vista ho sentito qualcosa...

- Cavolo, pensavo di aver imprecato solo mentalmente!- mi battei una mano in testa e lei rise, scuotendo la testa.

- No, no, Jade, ascolta. Io riesco a sentire i legami tra due persone.. Ok, è strano da spiegare, ma...

- Sei una specie di sensitiva?

- No, riesco a capire le persone e... Beh, tu ed io andremmo molto lontano, te lo assicuro! - mi strinse le mani per poi abbracciarmi.

- Ti hanno mai detto che sei strana?

- Sì, anche spesso...

- Bene, anche a me l'hanno detto e sai cosa gli ho risposo?

- Che le persone strane conquisteranno il mondo?

- Adesso che ci penso anche questa è una bella risposta, ma io non sono così profonda... Le ho mandate affanculo!

Scoppiammo a ridere e seppi che quello che mi aveva appena detto era vero.
Noi due saremmo andate lontano!

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