40. Lacrime, angeli e chitarre

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Pov. Slash

Quella stanza era fottutamente bianca.
Tutto in quel dannato ospedale era fottutamente bianco, non aveva neppure una spruzzata di colore a dargli vita. Ed era terribile.

Come era terribile rimanere lì fermo sulla soglia ad osservare l'interno di quella stanza bianca, dove la luce faceva sembra ancora più abbacinante tutto quel ambiente incolore, e risaltavano solo due cose: i capelli di Bella scuri sul lenzuolo accanto a Duff e l'argento del lettino.

Vedere il mio migliore amico sdraiato su quel dannato lettino, così pallido, con dei tubicini conficcati nelle braccia e i capelli così stranamente flosci era devastante. Avrei voluto andare lì e scuoterlo per farlo rinvenire, ma sarebbe stato inutile e pericoloso... Era terribile vedere una persona a cui tieni così tanto ridotto in quello stato.

Bella se ne stava sdraiata a suo fianco, tenendo la testa sul suo petto e ascoltando il rumore consolatorio e rassicurante del cuore di Duff. Ma non sapevo come facesse a stare in quel posto. Non mi erano mai piaciuti gli ospedali e mai mi sarebbero piaciuti.

Erano troppo sobri, con quella puzza di disinfettante che impregnava l'aria fino a farmi soffocare... Ma rimanevo lì lo stesso.

Una sigaretta, avrei voluto fumarmi una dannata sigaretta, una sola, ma non potevo... E di andare fuori non se ne parla nemmeno! Bella aveva bisogno di me. E anche Duff.

O ero io ad aver bisogno di vederli per essere sicuro che stessero bene?

Qualcuno mi toccò lievemente una spalla, mi voltai, scostandomi appena e fissai lo sguardo in quello d'orato di una ragazza dai capelli tutti scombinati e le guance in fiamme per la corsa.

- Jade...- Mi lasciai sfuggire dalle labbra prima che quella si precipitasse nella stanza,
rimanendo imbambolata in un secondo momento di fronte al lettino.
Si passò una mano sul viso, prendendo fiato, un'istante prima che Bella l'avvolgesse in un abbraccio caloroso.

- Bella...- La sentii mormorare, ricambiando la stretta.
- Sono così contenta che tu sia qui!- rispose quella con voce tremante, mentre le lacrime le scendevano copiose lungo le guance piene e si impigliavano nei suoi ricci morbidi - Non si è ancora svegliato e ha le mani così fredde...-

- Tranquilla, vedrai che starà meglio...- la strinse di più ed osservai il suo sguardo spaventosamente serio - So che non ti lascerebbe mai qua da sola. Ti ama troppo.-
Bella si asciugò le lacrime con le mani e le sorrise debolmente:- Grazie...

Lei annuì e l'abbraccio di nuovo.
Forse sarebbe stato meglio andarmene e lasciarle sole, ma non volevo allontanarmi, perché in quella dannata stanza c'era anche il mio migliore amico ancora incosciente. Ma almeno distolsi lo sguardo, mentre Bella si raggomitolava di nuovo sul lettino, scostando un ciuffo ribelle dalla fronte di un Duff inerme.
Mi faceva davvero male vederlo così, ma volevo esserci quando si sarebbe svegliato.

Dovevo esserci.
Lui c'era sempre stato per me.

Una mano pallida si posò sul mio braccio, accarezzandomi lievemente.
- Slash è meglio se li lasciamo soli...- soffiò piano Jade, conducendomi di nuovo in sala
d'aspetto, dove Steven stava raccontando tutto a Izzy, senza l'ombra di Axl.

- Ma Pel di Carota?
- Ha detto che andava al locale per annullare le nostre serate dopo aver saputo che Duff è ferito a una mano...- rispose Izzy, studiandomi per un lungo istante e aggiungendo subito - Slash da quanto non dormi?

Sbuffai, grattandomi la testa:- Sarà due giorni più o meno...
- Ok, tu devi tornare a casa - sentenzionò Izzy - Muoviti. Ti chiamiamo appena si sveglia.-
- No! - mi opposi categorico - Io devo rimanere qua. Sentite, è colpa mia se Duff è in quella cazzo di stanza, in quelle fottute condizioni! Io devo rimanere qui!-

Izzy fece per aprire bocca per poi scuotere la testa e allontanarsi, tirandosi dietro uno Steven protestante.
- Sarà che devi rimanere qui, ma tu devi anche dormire.

Solo sentendo la sua voce mi accorsi che Jade era ancora lì e mi stringeva un braccio.
Il suo tocco era lieve, ma caldo e rassicurante. Sapevo che aveva ragione, era ormai da ore che le palpebre si erano fatte pesantissime, ma io continuavo a lottare contro la stanchezza.

- Appoggia la testa qui -

Disorientato mi guardai intorno alla ricerca della ragazza per poi notare che si era seduta e batteva le mani sulle sue gambe fasciate da dei jeans scuri.

- La mia testa?
- Ti sdrai sulla panca, posi la testa qui e dormi - mi sorrise rassicurante.
- C'è qualcosa sotto...?- quel modo di fare non era da lei, insomma...non era mai stata così gentile con me a parte quella volta al bar e, lo ammetto, aveva avuto i suoi motivi.

- No, sei stanco e io voglio solo aiutarti...- si strinse nelle spalle con aria innocente.
- Ok - cedetti, facendo ciò che mi aveva suggerito - Cazzo, che gambe morbide hai...-

- Slash!

- Oh merda... L'ho detto ad alta voce?

- Già...- sorrise, scuotendo la testa.
- Ma è vero. Ti giuro che hai delle gambe morbidissime e...
- Slash!
- Ok, ok...dormo - sbuffai, osservandola ridere di nascosto.

Era così bella quando sorrideva, aveva un sorriso così perfetto, così dolce...
Avrei voluto continuare a guardarla, ma avevo le palpebre pesanti e la mano di Jade che mi accarezzava i capelli dolcemente non mi aiutava...

Mi lasciai cullare dalle dita di quell'angelo, sognando di suonare per lei la mia chitarra e di vederla sorridere...




Ciao!
Piccolo anticipo prima del capitolo più lungo che posterò settimana prossima!
Spero vi piaccia💕

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