26. Calamita per ragazzi degenerati

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-Ehi, Jade tutto a posto?

Mi voltai, infastidita, dando un altro calcio al mio dannato armadietto(tanto era abituato, no?).
Bella, più raggiante del solito, se ne stava appoggiata al muro di fianco, giocherellando con qualcosa che aveva al collo. Sembrava un lucchetto un po' ammaccato che avevo già visto da qualche parte.
I suoi capelli ricci erano come al solito semi-raccolti e indossava una maglia dei Ramones sopra dei jeans.
Un sorriso raggiante si era impadronito del suo viso e dei suoi occhi.

- Qualcuno mi sembra appena uscita dal paradiso, eh?

- Invece tu da una camera a gas! Hai una faccia...- ribattè lei, scrutandomi con i suoi grandi occhi -Ti è successo qualcosa ieri sera? Lo sapevo che ti dovevo seguire, ma Michael mi ha bloccata sollevandomi di peso e...-

-Ah-ah! E bravo il nostro bassista!- le feci l'occhiolino, facendola arrossire tutta -Ti ha fatto la festa, ecco perché oggi sei la dea dell'amore con quel sorriso!-

-Sì, certo, solo perché ho passato un momento meraviglioso, anzi più di uno perché lui è davvero così dol... Ehi! Stai cercando di cambiare discorso! - e mi puntò contro un dito minaccioso, anche se i suoi occhi erano ancora tra le nuvole o, meglio, nei ricordi di quella notte di fuoco con il suo fidanzato - Slash mi ha trascinato fuori da scuola nel bel mezzo di una lezione per farmi certe domande! E scommetto anche che sai di chi era il soggetto!-

- Che domande?

- Pensa che tu sia andata a letto con Axl! E crede che io stia mentendo per difenderti e anche perché non mi è mai piaciuto Axl... Non ci posso credere! Quel ragazzo è persino più cocciuto di me ed è tutto dire!- si passò una mano sulla faccia per poi guardare oltre le mie spalle e sbuffare -A proposito di tipi cocciuti...-

- Noi due dobbiamo parlare -

Merda. Non avevo detto che volevo evitarli? Invece nel giro di tre ore mi ero imbattuta in entrambi! Solo che Axl era venuto apposta a cercarmi, non era stata una coincidenza come quella di prima che mi aveva fatto sbattere proprio contro il riccio. E tutta questa faccenda iniziava a farmi arrabbiare!

Che avevo, la calamita per ragazzi degenerati che non accettavano un NO come risposta e non credevano a una sola parola che dicevo?
Mi voltai ad osservarlo. Capelli rossi perfetti, due braccia pallide che spuntavano da sotto una giacca di jeans senza maniche, pantaloni di pelle attillati e occhi di ghiaccio fissi sul mio viso.

- Se vuoi delle scuse, sappi che da me non otterrai niente!- mi sbrigai a chiarire, mentre Bella l'osservava attentamente con i suoi occhi vigili.

- Non voglio le tue scuse, per quelle c'è tempo. Voglio altro!- continuò il rosso, studiandomi come se cercasse qualcosa.
Ero sempre più nervosa e infastidita.

- Cosa vuoi?

- Voglio sapere cos'hai fatto ieri sera dopo che te ne sei andata.

Inarcai un sopracciglio, pensando di aver capito male. Cos'è che voleva? Non poteva essere serio. Non aveva detto davvero quello che le mie orecchie avevano sentito...ma uno sguardo di Bella mi fece capire che sì, aveva osato farmi una domanda del genere. E mi guardava come se si aspettasse una risposta. Ma chi era lui per pretendere di sapere che facevo? Non aveva fatto altro che tormentarmi da quando avevo messo piede in quella maledetta scuola e ora vantava diritti che non aveva!

Lo fissai con uno sguardo di fuoco che se avesse potuto l'avrebbe incenerito: - Dove sono stata, con che sono stata, cosa ho fatto sono affari miei! Io non devo tenere conto a nessuno, figuriamoci ad uno come te che conosco a mala pena! Sai che ti dico? Fottiti rossino!

E così dicendo diedi un ultimo calcio al mio armadietto e mi allontanai il più velocemente possibile, sperando che nessuno mi seguisse.
Non ne potevo più.
Non sopportavo l'idea di scappare, ma lo facevo sempre da quando ero arrivata a Seattle.
Ormai avevo iniziato a fuggire da tutti, forse perché la vera persona dalla quale volevo allontanarmi era anche l'unica da cui non mi potevo staccare: me stessa.
E non sarei mai potuta scappare da Jade Lighter e dalla sua pazza vita.

Mai...


§§§


Slash

- Ehi, man! Cos'ha la tua faccia?

- Che cazzo dovrebbe avere?? Lasciami in pace Duff...

- Ah! Ecco cos'hai! Sembri il mio cane quando dobbiamo lavarlo...che hai combinato?- e così dicendo si sedette di fianco a me, sul muretto davanti alla scuola, buttando a terra lo zaino e accendendosi una sigaretta.

- Perché pensate sempre che sia io a fare casino? Magari questa volta centra qualcun altro e io sono la vittima!- sbuffai una nuvola di fumo grigia e densa come il mio umore -E che cazzo!-

- Saul, ti conosco troppo bene e so che sei il primo a cercare rogne, ad attaccar briga e a scatenare risse con gente più grossa di te!- ribattè lui, scuotendo la testa e tornando ad osservarmi -Sei il mio migliore amico da quella volta in cui hai cercato di rompermi una bottiglia in testa!-

Scoppiai a ridere al ricordo.

Avevo avuto circa dieci anni ed era stata la prima volta in cui la vecchia Ola mi aveva portato a Seattle per le vacanze. Ero davvero incazzato, perché i miei amici avrebbero potuto partecipare a delle gare di BMX,
mentre io ero tappato in quel buco. E mia nonna mi aveva portato a casa della vecchia signora McKagan per presentarmi e i suoi mille nipoti con cui avrei potuto passare il tempo.
Tra tutta quella massa di spilungoni mi avevano presentato quello
più vicino alla mia età, ma lo stesso molto alto, con una faccia simpatica in cui la mia bottiglietta di succo andò a schiantarsi in pocho tempo. Rimasi deluso quando mi accorsi che non si era rotta.
Né la bottiglietta né la sua faccia.
Ovviamente avevo aspettato che le due nonnine si allontanassero.
Duff mi aveva sollevato di peso e stava per darmi un pugno, quando era arrivata una ragazzina tutta riccia come me, ma dalla pelle rosata e gli occhi brillanti. Bella era stata la mia prima cotta estiva ed era anche quella che da più di tre anni stava con
il mio migliore amico. E con cui ero stato a letto una volta, ma eravamo entrambi ubriachi e non l'avrei mai più rifatto.
Le volevo bene, ma la persona che l'amava davvero era Duff.
Era sempre stato solo lui, il solito romanticone e un po' coglione. Io non ero fatto per la monogamia, e questo era risaputo.
Bastava vedere come avevo trascorso la notte precedente!

- Mi vuoi dire che ti è successo?

- Axl e Jade hanno fatto sesso.

- Cosa? E come fai a saperlo?

- Li ho visti ieri notte! Axl continuava a ronzarle intorno e lei ha ceduto...

- Come ieri notte?

- Nel camerino, mentre tu eri impegnato con Bells, li ho visti!

- Ma credevo se ne fosse andata...- vidi il bassista, grattarsi la testa, pensieroso.
- Ma dai! Era tutta una scusa, no? In realtà le piaceva...si vedeva da come si faceva toccare..- e senza volerlo, strinsi tra le dita il muretto facendo diventare le nocche tutte bianche. E aggiunsi più a bassa voce, tra me e me - Le piaceva, cazzo... -

Duff mi osservò, per un attimo, continuando a grattarsi la testa, poi sbuffò e scrollò la spalle:
- E tu come ti senti?

- Cosa centro? Mi rode solo di aver perso quella merda di scommessa...

- Slash...- gli lanciai un occhiataccia infastidita e lui sospirò - Ok, che ne dici se ce ne andiamo da questa merda di posto che ci vuole schiavizzare con l'istruzione?

- Da Sam?- gli lanciai un occhiata piena di speranza.

- Sì, facciamoci qualche birra!- concordò, alzandosi e mettendosi lo zaino in spalla -Tanto non avevo studiato per la verifica di biologia...-

Sorrisi, buttando a terra il mozzicone della mia sigaretta e seguendolo, pregustando già una sbronza mattutina niente male grazie al mio compagno di bevute e ai poche spiccioli che avevamo preso per lo spettacolo della sera prima.




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