45. Gesti inaspettati

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*** 21 gennaio 2021,  
Sto lavorando di nuovo su questi capitoli perchè mi sono accorta di aver tagliato l'arco narrativo di Steve e Kelly che invece dovevo approfondire. Abbiate pazienza! Grazie e a presto xx J.  ***

Pov. Izzy

Continuava a piovere incessantemente da ore.

Il sole si era ritirato dietro a nubi plumbee che non permettevano neppure a un esile raggio di luce di accarezzare le strade sporche di Seattle.

Sotto un paesaggio del genere, con il vento che mi spettinava i capelli e il mozzicone di sigaretta consumato quasi fino al filtro, parcheggiai il mio vecchio fuoristrada in un vicolo laterale, vicino al garage che avevamo adottato come "casa".

Mi domandai se Axl fosse già tornato o se avesse intenzione di dormire fuori, vagabondando per le strade buie, immerso come al suo solito nei propri pensieri.
Tuttavia speravo di trovarlo sulla branda ad aspettarmi.

Avevo fato un giro lungo, sostando un attimo per procurarmi un po' di erba e qualcosa da mangiare. Ma in realtà avevo cercato di chiarire ciò che stava succedendo intorno a me, pensando a tutto e a tutti.

Ero l'unico che poteva almeno tentare di mediare tra due teste di cazzo quali erano Slash e Axl,
ma la situazione si stava complicando. Axl non era una persona capace di controllarsi e con cui era davvero difficile concludere una discussione in modo civile se aveva già deciso.

Slash ci teneva davvero troppo alla propria virilità per darmi retta, anche se fino a quel momento non aveva ancora dato molti grattacapi a nessuno (a parte la scomparsa di Duff, ma ora l'avevamo trovato e dovevamo solo aspettare che si svegliasse). 

La possibilità di impedire a Jade di incontrarli era un fatto improbabile e da escludere subito, sapendo dove lavorava. Non potevo aiutarla più di quanto non facessi già.

Sbuffai, facendo cadere il mozzicone in una pozzanghera ed entrai in "casa".
Mi scrollai dalle spalle il chiodo e mi passai una mano tra i capelli bagnati e appiccicati alla  mia fronte a causa della pioggia. Controllai che l'erba fosse ancora tutta asciutta e la posai sul tavolino traballante, mentre la testa del rosso faceva capolinea dalla sua branda, dissipando ogni mio possibile dubbio.

- Cena! - Esclamai, gettandogli tra le mani il sacchetto contenente il cibo messicano che avevo preso a buon prezzo.

- Hai visite!- ribatté lui, avvicinandosi al divano e scrollando qualcuno per una spalla – Ehi! Sveglia, bella addormentata!

Un volto pallido si fece avanti dal divano scuro e logoro e mi osservò con i suoi grandi occhi gialli
assonnati: - IZZY!

- Jade? Che succede?- Le chiesi, avvicinandomi, mentre lei si stringeva le braccia intorno al fisico esile, per poi appoggiarsi con il capo al mio petto, appena le fui di fronte. Aveva i capelli mezzi umidi tutti scompigliati, una maglia con su Topolino le arrivava a metà coscia insieme con la giacca di pelle di Axl, lasciando scoperte le gambe lisce e magre e i piedi scalzi.

Le accarezzai i capelli e la schiena fredda, sapendo che così conciata, con la pioggia che turbinava là fuori non poteva andare da nessuna parte. Ma poi... Perché era vestita in quel modo? 

Levai lo sguardo e notai i suoi vestiti appesi ad asciugare, capendo che se lei era corsa nel nostro garage senza ombrello ne niente e ora si stava comportando in quella maniera era perché c'era assolutamente un motivo. Jade era, sì, impulsiva come Axl, ma non era tipa da andare allo sbaraglio senza un minimo di ragione.

- Hai fame?- Le chiesi, pensieroso, mentre Axl continuava a guardarci, seduto sulla branda con fare circospetto.

- Mmm...- annuì lievemente, scostandosi un poco per fissarmi negli occhi.

Tears EnchantedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora