Pov. Jade- Chi è? Jade! Jade sei tu?
Chiusi la porta alle mie spalle, sospirando e passandomi una mano tra i capelli, cercando di elaborare tutto quello che era successo negli ultimi due giorni.
Era stato un vero casino.
La scomparsa di Duff, le lacrime di Slash e Bella, poi quella dannata macchina dove avevo finto di dormire con Izzy e Axl che parlavano di me, le mani del rosso che gira e rigira me le trovavo sempre addosso, insieme alle sue labbra... e quelle lacrime schifose.Lacrime senza senso, sgorgate da un sentimento o qualcos'altro che non riuscivo a capire.
E poi l'ospedale, il viso emaciato di Duff, il ragazzo dagli occhi di gatto che si era presentato assumendosi la colpa della scomparsa della mia amica e del mio momentaneo abbandono, il bassista dalle mani grandi e il cuore caldo...
Il Re della Birra.
Era stato come ricevere un pugno nello stomaco, e di nuovo le lacrime sul viso di Bella, quel viso che aveva sempre portato un sorriso e che in quegli ultimi giorni era stato continuamente rigato da due strisce salate. La faccia stanca di Slash, la sua testa posata nel mio grembo, i ricci selvaggi che mi si ingrovigliavano tra le dita a ogni carezza, la sua mano grande e ambrata sotto quel viso finalmente rilassato.Aveva sussurrato "angelo".
Un momento di quiete prima dell'arrivo del solito tsunami.
La rabbia di Axl, i suoi occhi che mi trafiggevano, i suoi muscoli tesi, gli stessi che avevo accarezzato quella mattina e che si erano stretti intorno al mio corpo.
E poi la mia rabbia, la mia frustrazione, il mio disappunto e, infine, la mia stanchezza.Il bacio di Izzy lieve che sapeva di sigarette artigianali, di dolcezza, un profumo diverso da chiunque avessi mai conosciuto.
Mi sfiorai la fronte, nel punto in cui le sue labbra si erano congiunte alla mia pelle fredda, poi la mia mano scivolò fino al collo, toccando i segni che Axl mi aveva lasciato impressi.- Jade? Jade, sei tu?- Ripeté ancora la voce di Sara e udii il rumore di una sedia che strisciava sul pavimento e passi affrettati che dalla cucina si dirigevano verso di me, ancora ferma con le spalle appoggiate alla porta e gli occhi persi a fissare il vuoto.
Mi affrettai a far ricadere i capelli in una mossa strategica per nascondere i segni del rosso.- Jade! Perché l'hai fatto? Dove sei stata? Che hai fatto? Con chi eri?
Rimasi un attimo immobile a fissare la donna di fronte a me, con i capelli scompigliati, senza un velo di trucco a parte un po' di mascara, un maglione largo su dei jeans stretti e con negli occhi un misto tra sollievo, paura, preoccupazione, ansia e altro che non avevo voglia di identificare.
- Ah...
Mi ero completamente dimenticata di avvisarla, non le avevo lasciato neppure un biglietto, ero scomparsa per due giorni, saltando scuola e scomparendo dalla circolazione senza dire niente a nessuno... Eppure non riuscivo a sentirmi in colpa.
-Ora sono qui, non c'è bisogno di agitarsi tanto...- Sbuffai, incrociando le braccia al seno e distogliendo lo sguardo.Non si era mai preoccupata per me in diciassette anni, non mi aveva mai cercata, non si era mai degnata di sapere che fine avessi fatto, con chi fossi, cosa facessi. Prima della chiamata del tribunale io non sapevo neppure se la donna che mi aveva messa al mondo fosse viva o morta. Come non le ero mai interessata io in quegli anni, non poteva credere che a me interessassero le sue improvvise attenzioni per quelle poche settimane.
E io non ero mai stata abituata con John a quel genere di interrogatori, lui sarebbe stato in silenzio, avrebbe aspettato che fossi io a parlargliene.
Non mi avrebbe mai aggredita in quel modo, conoscendo il mio carattere...
Ah, vero, lei non si era mai presa la briga di conoscermi.
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Tears Enchanted
FanfictionJade Lighter. Un angelo caduto che non ha ancora pianto le sue lacrime incantate. Cinque demoni che possono innalzarla alla luce o inabbissarla nelle tenebre... Unico strumento: la MUSICA. (Fanfiction sui Guns'n'Roses)