23. Fuoco

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- Ci sai davvero fare, Jade - mi sorrise Dave, passandomi una bottiglia di vodka, mentre io afferravo un bicchiere e lo davo ad un ragazzo seduto proprio di fronte a me, che mi fece l'occhiolino.
Mi sforzai di non ridere.
Avevo visto ragazzi provarci in tutt'altra maniera con me e un semplice occhiolino non mi faceva niente.

- Te lo dicevo che non ti saresti pentito!- ribattei, per poi voltarmi a guardare i ragazzi che entravano sul palco seguiti dalle urla di tutta quella gente venuta apposta per sentire quelle cinque bestie. Sorrisi, ammirando Duff che si chinava verso la folla per intrecciare le proprie dita con quelle di Bella, che si trovava esattamente sotto al palco, davanti al bassista.

"Dovrebbero essere eletti la coppia dell'anno! Duff è davvero così dolce con lei!" pensai, prima di incrociare il mio sguardo con quello freddo del rosso che mi rivolse un sorriso accattivante. Un brivido mi corse lungo la schiena, mentre i suoi occhi parevano dirmi che quella sera sarebbero successe molte cose.
E mi preoccupai di non sapere se sarebbero state brutte o bruttissime.
Presi un boccale e lo riempii di birra, mentre uno Slash piuttosto alticcio prendeva la parola annunciando che quella sera erano carichi e che avrebbero fatto divertire tutti, in particolare la nuova ragazza sexy dietro il bancone... Mi fermai con il secondo boccale tra le mani e alzai lo sguardo notando che parecchi occhi si erano posati su di me.

Bastardo.

Quanto mai gli avevo dato una bottiglia di Jack Daniel's prima e maledizione a quegli occhi da cucciolo che avevano fatto lui e Steven per convincermi! Non avrei mai più ceduto alle loro richieste, anzi!, gli avrei strappato via gli occhi con le mie stesse mani!
Slash e Steven si misero a ridere vedendo la mia faccia, mentre Axl ghignava tra sè e sè, riprendendosi il microfono per gridare:

- Quindi diamo inizio a questa cazzo di musica baby!

E che musica! Era Rock allo stato puro, con la R maiuscola! Tutto il locale fu percosso dalle urla del pubblico che si girava e sgomitava per avvicinarsi al palco. Non credevo che tutta quella gente fosse lì solo per loro, ok era un ritrovo per rockers ma quelle persone li chiamavano e battevano le mani a ritmo come se fossero venuti lì solo per loro! Dave mi sorrise, appoggiandosi al bancone e ridendo della mia faccia.

- Sono bravi, vero?

- Sì, ma non capisco...

- Questi - indicò con un ampio gesto le persone - Vengono soprattutto per sentirli! E pensa che hanno ottenuto un posto su quel palco da appena due mesi! Sanno proprio come prendere le persone! E suonano davvero bene! Sanno far alzare la temperatura nel vero senso della parola!

Mi passai una mano sulla fronte, non riuscendo a non sorridere davanti a quello spettacolo e a quella musica che mi entrava in testa e non se ne andava più.
E successe ancora.
Come quel pomeriggi, sentii le gambe molle e mi appoggia al bancone, sotto lo sguardo preoccupato di Dave, che mi prese subito per la vita.

- Che succede, Jade?

- Niente, ho bisogno di...sedermi..- risposi appena, mentre lui mi alzava e mi portava nei camerini, l'unico posto libero dove c'era un divanetto sul quale mi fece sdraiare. Chiusi gli occhi, mentre tornavo a respirare in modo normale. Non mi era mai successo prima e non sapevo perchè mi stesse succedendo in quel momento.

- Senti io dovrei andare...c'è della birra qui, se vuoi...

- Grazie Dave, ma mi sento già meglio. Vengo con te!- tornai ad alzarmi, padrona di me stessa.
Lo seguii di nuovo verso il bancone lasciando che mi tenesse vicina per evitare di cadere di nuovo, mentre mi sentivo osservata. Automaticamente strinsi di più la presa sulla sua mano grande e forte, che mi fece pensare a John.
Anche lui aveva avuto due mani così, che facevano la sessa cosa, ma migliori, più vecchie, più saggie, più adulte...
Come quelle di un padre.
Erano state le sue mani a tirarmi su, a darmi la mia prima carezza e a insegnare alle mie tutto ciò che sapevano.
Una mano chiara afferrò la mia, facendomi distogliere dai miei pensieri.
Bella mi sorrise.
Avevamo ripreso a lavorare, mentre i ragazzi avevano finito il loro concerto mandando a fanculo due tipi che li avevano provocati e che prontamente erano stati buttati fuori.

-Ehi! Io vado nei camerini per fare i complimenti ai ragazzi! Vieni con me??

- Sto lavorando, il mio turno finisce tra un'ora e mezza...

- Ma dai! Dave, non puoi farle uno strappo per una volta?

- Bella! Sarebbe anche il mio primo giorno di lavoro, per altro sono in prova, non credo proprio che...

- Ok.- m'interruppe Dave, pulendo un bicchiere - Ce la faccio da solo e tu sta sera è meglio se stacchi, prima non eri al tuo meglio..-

Rimasi un'attimo ad osservarlo pensierosa e provai a protestare, mentre lui mi dava in mano delle bottiglie di Jack e di vodka da portare ai miei nuovi amici e mi spingeva via, aiutato da una sorridente Bella.
Non mi sembrava giusto, ma acconsentii.
Entrammo nei camerini dove alleggiava un'odore misto di sigarette, alcol e sudore. Slash e Steven si erano levati le magliette, tutti sudati. Il batterista stava già facendo conoscensa con una tpa sul divanetto dove poco prima mi ero sdraiata io, mi venne da storcere la bocca.

Nota: non sedersi prima di aver controllato se c'erano macchie strane o odore di sesso...

- Ehi piccola, te ne sei ricordata!- fece un mezzo sorriso Izzy, prendendo una bottiglia di Jack e tracannandone un lungo sorso.

- Ehi! Ehi! Passa qua! Sto morendo di sete! - saltò immediatamente su Steven, afferrando la vodka e sorridendo alla ragazza sotto di lui - Tranquilla piccola, te la passo anche a te...-

- Steven! Cazzo, non voglio che la mia ragazza veda il tuo culo!- sbottò Duff, abbracciando Bella e facendola voltare verso di sè per baciarla.

Io sospirai, posando il resto delle bottiglie su un tavolino lì vicino. Certo che quei ragazzi erano proprio delle belve...e non potei non sorridere, divertita.

- Ehi, honey! Passami una bottiglia di jack! - mi chiamò la voce inconfondibile del rosso.

Afferrai la bottiglia e andai verso di lui che stava stravaccato su una sedia con i suoi pantaloncini bianchi superaderenti e basta. I lunghi capelli rossi scompigliati che ricadevano sulle sue spalle bianchissime e su quel fisico snello e sexy. Aveva un modo così sensuale di far scorrere il suo pollice su su quelle labbra.
Appena gli fui vicina mi prese per un braccio e mi fece sedere sulle sue gambe, affondando il viso nei miei capelli e attirandomi a sè: - Piaciuto lo spettacolo?

- Sì...non era male.- risposi cercando di allontanarm, ma la sua presa era troppo forte sul mio braccio.
Così forte da farmi male, ma non riuscivo a dirglielo.

- Siamo stati grandi, piccola! E là fuori ci sono molte ragazze che vorrebbero essere te in questo istante...

- Ah sì? E perchè?

- Perchè sta notte ci divertiremo molto, noi due...- mi accarezzò una guancia, con gli occhi puntati nei miei e l'altra mano che mi accarezzava la schiena nuda sotto al corpetto.
Un'altro brivido e un'altro ancora, mentre mi baciava l'incavo del collo con le sue labbra fresche che allo stesso tempo mi bruciavano la pelle per quel desiderio, che sentivo forte in lui. Mi allentò i lacci del corpetto con mani abili e mi strinse di più a sè, risalendo verso la bocca con piccoli morsi e facendomi chinare la testa all'indietro.
Le mie mani si aggrapparono ai suoi capelli morbidi come seta, che mi scivolavano fra le dita come fiammelle, volevano bruciarmi corrodere la mia anima e ardere il mio cuore, facendo scomparire in me ogni volontà.

Ma io davvero mi volevo lasciar bruciare da Axl?


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