38. Niente amore, solo desiderio

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Capitolo aggiornato solo per la passione di @FlolvyRose62, perdona la brevità, ma il prossimo sarà un po' più denso...

Le lancette dell'orologio continuavano a scivolare all'interno del quadrante, scandendo il tempo con i loro rintocchi.
Tempo, composto da giorni, ore, minuti, secondi, millesimi di secondi...
Si stava facendo l'alba quando un uomo sulla cinquantina con i capelli chiari e arruffati spuntò nella sala d'aspetto con in mano delle cartellette:
-McKagan?

Una donna bionda si alzò subito, seguita da Bella e da due assonnati ragazzi. La madre di Duff era giunta poco dopo Slash e Bella con due dei suoi figli maggiori, Helen e Kevin, che in quel momento erano appena andati a recuperare altre scorte di caffè. Era una bella donna, snella, con i tratti del viso molto simili al giovane bassista e gli occhi pieni di agitazione mentre rispondeva alla chiamata.
- Gli abbiamo fatto una lavanda gastrica, dato dei punti alla tempia destra e alla mano. Ha perso molto sangue... Purtroppo non ha ancora ripreso coscienza e quindi non sappiamo quanto sia grave...- li informò il medico, esaminando alcuni fogli.
- Ha detto che è grave?- sgranò i suoi grandi occhi Steven, trattenendo a fatica le lacrime e stringendo la mano a Bella.
- Non lo sappiamo... ma...- fece per iniziare un discorso ma fu bruscamente interrotto.

- COME CAZZO FATE A NON SAPERLO?!? NOI SIAMO QUI AD ASPETTARE DA SETTE ORE! SETTE FOTTUTISSIME ORE! E VOI CI VENITE A DIRE CHE NON SAPETE QUANTO SIA GRAVE! QUANTO! SA DOVE PUÒ METTERSI LA SUA LAUREA E IL SUO DOTTORATO DEL CAZZO?!? LO SA?!? SE LI FICCHI SU PER IL CULO E SI DIA AL GIARDINAGGIO, VA BENE?!?!?!?-
- Bella, calmati...- le si avvicinò Steven, sgomento.
- COL CAZZO CHE MI CALMO! DOVE LE HANNO DATO LA LICENZA, STRONZO??? VOI DOVRESTE DARE DELLE CERTEZZE ALLE PERSONE CHE VENGONO QUI E NON LIMITARVI A CREARE DUBBI! DOVRESTE SAPERE COSA HANNO E COME STANNO I VOSTRI PAZIENTI! LEI È UN...- ma non riuscì a continuare, poiché Slash l'afferrò tappandole la bocca e buttandosela in spalla si allontanò.
- SAUL! LASCIAMI IMMEDIATAMENTE GIÙ!- riecheggiò la voce della ragazza per il corridoio prima che il riccio uscisse sulle scale antincendio.
- Ferma, piccola selvaggia, così ti farai male- sorrise sentendola tirare diversi pugni sulla sua spalla -Non ti mollo finché non la smetti di strillare come una checca isterica.-
Per tutta risposta la ragazza iniziò a tirare calci, mancando per poco il cavallo dei pantaloni (e la relativa parte intima) e beccandolo su una gamba.
- Dannazione Annabell! Capisco che sei furiosa, lo sono anch'io, ma le mie palle non ti hanno fatto niente! E datti una regolata!- appena Bella sentì l'ultima parola tacque per qualche secondo e poi scoppiò a ridere.
Slash si spazientì, corrugando la fronte e la lasciò andare, facendole posare di nuovo i piedi a terra e osservandola, sbigottito. 


Bella si appoggiò alla ringhiera per riprendere fiato:
- Hudson...mi hai detto seriamente di darmi una regolata, TU???
Il chitarrista sbuffò e si accese una sigaretta, portandosela alle labbra carnose: -Fottiti Bells...
- Scusa...certo che è assurda questa situazione! Sto dando di matto...- mormorò, tornando nervosa e strappandogli via la sigaretta per farsi un tiro.
-Tu... fumi?
-Solo se sono nervosa - si liberò di una nuvola di fumo e corrugò la fronte -Non posso credere che
ci siano dei medici così idioti...-
-Lo so, piccola selvaggia... Anche la vecchia Ola la pensa alla stessa maniera...-
-Voglio solo vederlo e sapere come sta...
-Lo voglio anch'io. Steven era sconvolto...
-Slash...
-Mmm?
-Ho una paura fottuta...- a quelle parole il chitarrista l'abbracciò, baciandole i capelli.
-Non sei sola, piccola... siamo in due-

§§§

Mi svegliai intorpidita, con la gola secca e i capelli scompigliati.
La luce che veniva da fuori annunciava che il sole stava sorgendo all'orizzonte, caldo e luminoso.
Le tende si muovevano appena, gonfiandosi per il vento freddo.
Eppure sotto alle coperte stavo così bene, anzi era così caldo come un'altra pelle al contatto con la mia... non mi ricordavo che ci fosse questo profumo la sera precedente...

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