10. Tra vodka e offerte

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Il locale era pieno come ogni sera.

Quando entrarono furono assaliti dall'odore di alcool e fumo che impregnava quel posto. Un odore a loro molto conosciuto e familiare.
Sul palco quella sera stavano suonando quattro ragazzi dall'aria tormentata e dal nome della propria band sconosciuta e destinata a rimanere tale.
Duff lo vedeva nei loro occhi, mancava quella scintilla, quell'energia che invece lui e i suoi amici avevano. Un energia quasi animalesca che coinvolgeva e incitava i loro spettatori a dare di più. E loro a fare di più.

Si avvicinarono al bancone salutando il barista che ormai li conosceva e aveva già preparato da bere per loro:
- Ehi ragazzi! Avete già adocchiato le tipe per la serata?

- Ciao Daaaaaave!- si sedette su uno sgabello Steven, girando su sé stesso - Wooooow!!! Dov'è la mia vooooodkaaaaa?

- Non ti sembra di aver bevuto già abbastanza prima di venire qua?- si accigliò l'omone dalle braccia ricoperta da tatuaggi di serpenti.

- Ah, no! Non ho toccato nieeeeente! Eheheh...- sorrise smagliante il batterista con i grossi occhi che si guardavano in torno alla ricerca di tipe d'abbordarre il prima possibile.

Dave si voltò a guardare gli altri e Izzy scrollò le spalle versandosi un bicchiere di Jack e mandandolo giù in un solo sorso. Axl intanto si era appoggiato con le spalle al bancone e sorrideva ad una tipa che gli si era avvicinata in modo provocante.

- Dovresti esserne abituato, Steven è così di natura - lo tranquillizzò Duff, prendendo in mano la sua birra.

- Non ha il cervello- aggiunse Slash a bassa voce.

- Guaaaardaaaa che ti ho sentitoooo, razza di bel l'amico che sei! - gli diede una spinta Steven, prima di afferrare la bottiglia di Jack vicino a Izzy e dirigersi verso tre ragazze che gli amicavano ridacchiando.

Duff sorrise squotendo le testa mentre Slash constatava con rammarico: - Ma cazzo siamo appena arrivati e io non ho ancora trovato una che mi soddisfi come vorrei!

- Appunto, Slash, siamo appena arrivati! Guardati intorno prima di scegliere, ma sbrigati se no rischi di andare in bianco!- ridacchiò il bassista, osservando l'espressione buffa che aveva assunto il suo amico prima di tracannare una lunga sorsata di vodka.

- Non se ne parla! Sai con chi stai parlando? Io se voglio me ne posso fare 10 in una sera, ma non voglio sciuparle e poi ho i miei standard!

- Che si limitano a questo: due grosse tette e un buco tra le gambe, giusto?- lo punzecchiò Axl, mentre la tipa che gli si era avvicinata beveva dalla sua bottiglia di Jack.

- Ehi! Così mi offendi, usignolo!- mormorò tra i denti il riccio, dandogli le spalle e bevendo un altro sorso di vodka.

Certo, non si offendeva per così poco, lui era Slash cazzo! Ma allora perché non riusciva a lasciarsi andare quella dannata sera? Cosa c'era che non andava? Si passò una mano tra i ricci mentre Izzy lo chiamava indicando una che pareva essere la tipa che rientrava di più nei suoi standard... Una rossa dal seno abbondante, un sorriso smagliante e un minivestitino che le lasciava scoperte le gambe. Una bomba che gli stava venendo incontro proprio in quel momento: - Ehi, hai qualcosa da offrire a una donna come me?

- Per te dolcezza ho più di una cosa da offrire - le sorrise, allungando una mano per toccarle le gambe, lei rise maliziosa e gli venne più vicino.

- Perché non inizi con un drink?

- E tu cosa offri in cambio?- aveva gli occhi incollati allo scollo enorme che le lasciava scoperto un generoso pezzo del seno con il pizzo nero del reggiseno.

- Tutto quello che vuoi...

- Attenta, che questo qua ti prende in parola- sorrise Duff, dando una gomitata ad Izzy che ghignò appena.

- Beh... Non mi dispiacerebbe...- rispose lei sporgendosi di più verso il riccio e baciandogli la bocca.

Slash sorrise e si scostò ridendo, ma poi si bloccò con gli occhi fissi sull'entrata del locale.
Duff seguì il suo sguardo e gli sfuggì un:

- Cazzo....

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