32. Guai e tradimenti

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Pov. Duff

- Duff... credo che ci siano guai in vista - richiamò la mia attenzione Izzy, facendomi allontanare da Steven.
- Cosa vuoi dire?- ma non ebbi bisogno di una risposta, mi limitai a seguire il suo sguardo e a notare la mia ragazza dalle forme esili avvolte in dei stretti pantaloni di pelle e una giacca rossa avvicinarsi come una furia al bancone, facendosi largo a gomitate nella folla. E lì davanti erano fermi tre ragazzi.

Jade continuava a far scorrere il suo sguardo da Bella alla tipa che le stava vicino e che aveva incrociato le braccia in una posizione da persona superiore.
- Oh merda... quella è Betty...- soffiai fuori dalle labbra, continuando a suonare.
Non potevo fare niente, sapevo che stava per succedere un casino, ma io dovevo stare lì e suonare. Axl mi avrebbe ucciso e poi non potevo piantare tutto in asso, avevamo bisogno di quei dannati soldi.
Axl e Izzy campavano con quelli.

Strinsi più saldamente il mio basso e lanciai un'occhiata agli altri.
Izzy era l'unico che si fosse accorto della situazione, Steven era troppo preso dalla sua batteria che non badava a niente che non fossero le tette delle ragazze sotto al palco, Slash si era fuso completamente con la sua chitarra, mentre Axl...
Axl era Axl Rose, e se si metteva a cantare il mondo poteva anche bruciare, esigeva il meglio da sé stesso e non solo da noi. E per dare il massimo, dava tutto se stesso alla folla.

Tornai a guardare la mia ragazza che si era piazzata proprio di fronte a Betty e avevano iniziato a scambiarsi qualche battuta, entrambe serissime. Bella era più bassa ed esile, teneva i ricci scuri raccolti in una crocchia fermata con una penna... la sua inseparabile biro, quella con cui scriveva i suoi capolavori che faceva leggere solo a me... Non era molto truccata come suo solito, al contrario dell'altra.

Betty sbuffò qualcosa, storcendo le sue labbra rosse e sensuali, per poi ridere e scuotere la testa a una nuova affermazione di Bella. Allungò una mano verso il seno della mia ragazza a attorcigliò con le sue dita una collana con un lucchetto.

Il mio lucchetto.

Bella si irrigidì, mentre Sam cercava di mettersi di mezzo e Jade mi lanciava un'occhiata stranita coi suoi occhi gialli. La mia ragazza strinse i pugni e contrasse la mascella, voltando la testa verso di me, ma senza guardarmi, mentre Jade le si avvicinava posandole una mano sulla spalla e rispondendo male a Betty.
Bella levò lo sguardo e lo incrociò con il mio, per poi mordersi un labbro.
Aveva gli occhi lucidi.

Avrei voluto abbandonare il palco e correre da lei per stringerla, ma non potevo.
Avrei voluto dire che non era vero qualunque cosa le avesse detto quella puttana, ma non ero sicuro di poterlo fare...

***

Pov. Bella

Cosa ci faceva lei qui?
Cosa diavolo ci faceva nella MIA città dopo essere scappata senza dire niente a nessuno? E dove aveva trovato il coraggio di presentarsi qui, sapendo che era il mio locale preferito? Poteva andare direttamente a casa di Sam, no?, visto che era anche l'unico con cui non avesse tagliato i ponti in questa città, che lei aveva sempre definito "dannata".

Invece se ne stava lì, davanti al bancone, vicino alla mia migliore amica che coincideva anche con l'unica persona del mio stesso sesso con cui ero riuscita a legarmi dopo tutto quello che era successo e sembrava Miss Raggio di sole! Avevo le mani che prudevano, mentre finalmente Sam si accorgeva della mia presenza e sbiancava. Il suo sguardo fu seguito anche dagli occhi di Jade e dell'altra.

La osservai cercando di sembrare impassibile e di ignorare la voce che mi diceva di correre lì e tempestarla di domande.
La verità era che volevo sapere perché. Ero arrabbiata, anzi furiosa, ma prima di ucciderla e finire in prigione volevo scoprire perché se ne fosse andata così.

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