243 giorni prima;
Una bambina dai lunghi capelli scurissimi corre giù per il pendio della collina, mentre il sole scende sotto le montagne. Il cielo ha un colore particolare, un misto tra il rossiccio e il blu chiaro, e la bambina è sempre stata attratta dai colori e dalle forme delle cose, come ad esempio delle nuvole.
La bambina continua a correre, mentre il vento le libera i capelli al vento; la corsa dura poco però, visto che la piccola inciampa e finisce per rotolare lungo la distesa verde, fino ad arrivare in una zona piana. Rimane distesa con il volto verso il cielo, chiude gli occhi e cerca di ricordare la canzone che canta sempre sua madre alle feste. Quella canzone le ricorda libertà, felicità, casa.
Quando le viene in mente, si alza e inizia a girare, a girare, il mondo inizia a vorticare e davanti a lei scorrono fasce uniformi di colori diversi. Quando la testa le inizia a dolere si blocca di botto e fissa un punto fermo, la solita quercia.
Ritorna in sé e si avvicina all'albero. Inizia così ad arrampicarsi con facilitá e si siede sul primo ramo robusto; si stiracchia le braccia e resta a contemplare la meraviglia di quel paesaggio.
Non valuta il passare del tempo e si risveglia da quella specie di sogno solo quando il cielo si è già scurito parecchio e si mette a correre verso casa. Rischia di nuovo di inciampare in qualcosa, così si abbassa per controllare cosa sia...
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257 Days Before.
Fanfiction«Non esiste cosa peggiore della morte, se non quella di vivere con i sensi di colpa.» Quella frase gliela aveva detta Theo, in un periodo in cui si trattavano ancora civilmente e forse si volevano bene nel limite del possibile. E quella frase l'avr...