quando mi ritrassi dal suo bacio fu come atterrare sulla Terra dopo un viaggio sulla Luna.
Harry mi aiutò ad alzarmi dal morbido divano della mia Sala Comune e mi accompagnò nella mia stanza, dove ripulimmo ciò che era il mio sangue.«Merlino quanto sangue, probabilmente sarei morto, grazie Potter.» affermai lanciandogli una dolce occhiata.
«ora che mi sei saltato addosso puoi anche chiamarmi Harry eh.» disse il moro facendomi l'occhiolino.
stai calmo Draco, non impazzire.
terminato di asciugare il pavimento, ci sedemmo sul mio letto, uno di fronte l'altro.
«mh...Harry, devi venire con me ad Hogmeade la prossima settimana.»
dissi con un tono autoritario degno di un Malfoy.«devo venire? è un obbligo questo Malfoy? eppure a me suona più come un invito ad un appuntamento.» esclamò rivolgendomi un sorrisetto sghembo.
«non chiamarmi Malfoy! e poi non è un appuntamento, ti pare che inviti un lurido Mezzosangue come te? io sono di sangue regale!»
a quel punto Harry mi lanciò un cuscino scoppiando in una risata fragorosa che influenzò anche me.
guardarlo sorridere era meraviglioso, scorgere quelle piccole rughe che si formavano ai bordi delle labbra mentre le sollevava, penetrare occhi che avevano vissuto numerose battaglie e pianto numerose lacrime, che adesso straboccavano di gioia. mentre mi guardava non potei mantenere l'impulso di abbracciarlo.
dopo pochi minuti il ragazzo si allontanò dal mio busto ma tenne le mani avvolte alle mie, e guardandomi nelle iridi argentee sussurrò:
«ovvio che vengo ad Hogsmeade con te.»senza neanche aver finito di pronunciare la frase Harry mi stampò un rapido bacio sulle labbra. come incantato rimasi ad osservarlo in quella posizione per diversi secondi, quasi fossi in trance ed il ragazzo fu costretto a tirarmi un'altra botta con il cuscino per risvegliarmi dallo scorrimento delle mie emozioni.
«hey! smettila Harry!» esclamai divertito dopo aver ricevuto parecchie cuscinate.
«e difenditi Dracuccio.»
«non lo faccio solo perché le donne non si picchiano.» pronunciai le seguenti parole con una voce simile a quella della Granger durante il primo anno ad Hogwarts.
una saputella unica.«la verità è che sei una checca.» disse ironico Harry.
«tu sei una checca! ti faccio vedere io!»
mi catapultai sul suo fisico muscoloso
facendolo appoggiare al lenzuolo del mio letto, e introdussi le mani sotto la sua maglietta per fargli il solletico.come un bimbo di cinque anni Harry rideva fino alle lacrime e non riusciva a calmarsi, il suono della sua risata era come una dolce melodia che danzava nelle mie orecchie.
mi inondava di allegria, ero un folle che traeva piacimento dai piccoli gesti, un sorriso, una mano che viene sfiorata dalla persona che ami, una frase sussurrata, un bacio incastrato tra il silenzio e l'oscurità.«basta, basta Draco, ti scongiuro!» strillò Harry afferrandomi le mani e continuando a ridere.
improvvisamente mi bloccai al tatto del calore delle sue dita.
eravamo come lo Yin e lo Yang: lui il lato soleggiato della collina, io quello in ombra.
lui caldo, io freddo.
lui il sole, io la luna.
lui il bene, io il male.
ritengo sia stato proprio questo a farmi innamorare di quella capigliatura disordinata e di quella voce sicura di se.
il fatto che lui sia per me la tessera mancante di un puzzle, senza la quale non potrei sopravvivere, un pezzo della mia anima necessario al proprio completamento. eravamo un contrasto tanto evidente, ma era proprio questo a creare quell'infatuazione, quell'amore...adesso senza che me ne fossi reso conto mi ero steso sul letto con la figura di un ragazzo appoggiato al mio torace, mentre accarezzavo la sua nuca scura.
e me ne innamorai
per quanto fosse dura ammetterlo
a me stesso
per quanto dovessi combattere
con me stesso
me ne innamorai
perché il sospiro delle sue labbra sulle mie
era come il respiro della vita
che non avevo mai vissuto.«ti muovi Harry?!» domandai sull'uscio della porta della casa di Hagrid, mentre il mio ragazzo stava salutando quell'omone dopo una lunga conversazione, -spero solo non gli abbia narrato della nostra storia-.
Harry chiuse la porta alle sue spalle e ci dirigemmo all'uscita di Hogwarts per recarci ad Hogsmeade.
il sole splendeva alto nella vasta distesa azzurra, i suoi raggi filtravano nell'aria tiepida di novembre mentre le ruvide foglie rosse e scure fungevano da rivestimento per il suolo privo di vita.
stranamente non aveva ancora iniziato a nevicare nonostante fossimo al principio di dicembre, ma ciò non faceva che migliorare l'umore della gente che solitamente in questo periodo è più scorbutica del normale.giunti da Madame Rosmerta ci staccammo dal gruppo di studenti ed entrammo nel locale, ma a quanto pare non fu affatto una buona idea.
all'istante una miriade di streghe e giornalisti, tra cui scorsi anche quell'acida di Rita Skeeter, si catapultarono su Harry, asfissiandoci.
gli rivolgevano domande che si accatastavano una sull'altra, riuscivo a scorgere solo frammenti di parole.
«adesso non posso rispondere.»
«fatemi passare per favore.»
«non rilascerò nessuna intervista per lei signora Skeeter.» si ribellava il moro con scarsi risultati.«HA DETTO CHE NON RILASCERÀ INTERVISTE. adesso, se non vi dispiace, vorremmo uscire dal locale.» intervenni io per placare la situazione, non sopportavo vedere Harry soggetto di tanta attenzione altrui.
«oh il signor Malfoy! cosa ci fa lei qui con Harry Potter? siete amici? oppure c'è qualcosa sotto? potremmo scambiare una chiacchierata...» enunciò con tono seducente Rita Skeeter.
«andiamo via Harry.» borbottai prendendolo per un braccio e trascinandolo fuori dal bar.
con i pugni serrati mi diressi verso un locale di mia conoscenza non molto gettonato, così da non destare sospetti.
mi inserii in una via secondaria ed entrai in un piccolo pub denominato "Always" dalle vetrine azzurre e dai piccoli tavolini bianchi posti ai lati del locale per niente affollato.
Harry si sedette e io lo imitai, poggiai i gomiti sul tavolo, lo guardai sorridente e lui mi prese la mano intrecciando le dita con le sue.
ordinammo due burrobirre, quando Harry si sporcò la bocca di schiuma, passai il pollice sulle sua labbra e le ripulii, portando il dito alla mia bocca e mangiando la schiuma con fare provocante.
«oh Draco! cosa ci fai qui? mio dio non ci vediamo da... secoli!» esclamò con voce squittente, alzai lo sguardo e mi ritrovai di fronte una ragazza bionda, alta e magra, con un cappotto scollato sul petto dove le si poteva vedere...beh, tutto.
«ciao Joe.» la salutai roteando gli occhi con fare annoiato.
di nuovo lei.ciao a tutti! finalmente Draco ed Harry sono fidanzati, adesso ci resta solo scoprire chi sarà la nuova arrivata!
se avete dei dubbi scrivetemi!
kiss xx
❤️❤️❤️🎈
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Malfoy, il ragazzo che non aveva scelta. (Drarry ff)
FanfictionSTORIA COMPLETATA. Non ho deciso io di diventare un mangiamorte, non ho preso volontariamente la decisione di schierarmi dalla parte del Signore Oscuro, non ho mai desiderato assumere il volto di serpe malvagia, e non ho deciso io di odiare Potter. ...