30. 4 pm, biblioteca

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Harry non parlò, si limitò a sollevarsi in piedi e a consegnare a me e a Blaise un'occhiata confusa.
una parte di me desiderava che avesse riconosciuto la mia voce mentre pronunciavo l'incantesimo e gli salvavo la spina dorsale, un'altra invece, non voleva mostrare ad Harry quanto lui mi importasse, soprattutto dopo il discorso nel mio dormitorio. apparire fragile e sentimentale non apparteneva al mio vocabolario.
Harry si stirò con le mani da divisa e si posizionò al mio fianco; per un secondo i dorsi delle nostre mani si sfiorarono ed ebbi un piccolo sussulto, quel contatto, seppur minimo, risvegliava in me ricordi riguardanti le notti trascorse avvinghiati come conchiglie, ricordi di quando una semplice carezza era il gesto più elementare e normale tra noi.
adesso era come fossimo sconosciuti.
o meglio, come se fossimo tornati ad uno stato sterile della nostra amicizia, il nostro rapporto non era costruito su una base di odio, ma neanche di amore.
un terreno arido.

pronunciai nuovamente l'incantesimo quando arrivò il mio turno e riponendo la bacchetta nella tasca interna della divisa, sentii la voce profonda e gutturale di Blaise.

«Potter eri bellissimo mentre precipitavi dalla Torre, sembravi proprio una principessa.»

«Blaise, non mi va di perdere tempo con i tuoi stupidi giochetti. cresci un po', mi sembra di ascoltare Malfoy ad undici anni.» rispose Harry dimostrandosi superiore.

quando udii il mio nome mi voltai di scatto nella loro direzione, di fatto i due ragazzi mi stavano fissando con espressione indecifrabili.

«non provare mai più a parlare male di Draco.» gli intimò il mio compagno riducendo gli occhi a due spilli neri come la pece.

«cosa sta succedendo?» intervenne Lenticchia seguito dalla Granger che squadrò dalla testa ai piedi Blaise e parlò con tono altezzoso:
«Harry ignorali. vogliono solo provocarti. andiamocene.»

il moro condivise la sua idea e accompagnò il gruppo nella serra di Erbologia, lezione alla quale partecipavano anche i Serpeverde.

presi posto su uno sgabello di legno grezzo e logoro ed eseguii le mansioni assegnate dalla professoressa Sprite; prelevai un po' di terra da un contenitore al centro del tavolo e lo riposi nel mio vaso, versai due pozioni dall'odore nauseabondo, sminuzzai delle erbe, mescolai gli ingredienti e così via. avrei preferito mille volte un Bolide nello stomaco.
sfogliai il manuale ancora nuovo di zecca di Erbologia -tenevo molto ai miei libri- e notai un paragrafo interessante...
"herba interfectrix: erba dal potere altamente pericoloso, si rivela mortale se se ne digerisse la giusta quantità."

interessante, da utilizzare contro i nemici sicuramente.

«bene ragazzi, per dopodomani vorrei che lavoraste in coppia.» un boato di dissenso si levò dalla classe, tutti detestavano svolgere i compiti in compagnia, per quanto possa sembrare strano, ma ciò comportava un calo della concentrazione e di conseguenza un brutto voto.

«vediamo un po'...» mormorò la Professoressa posando gli occhi sugli studenti come analizzandoli.
la maggior parte dei miei compagni di classe erano studenti che lo scorso anno frequentavano il sesto anno ad Hogwarts, dunque solo Harry, Granger, Weasley, Blaise, Tiger, Pensy ed io avevamo scelto di ripetere l'anno per i M.A.G.O; gli altri li conoscevamo a malapena.

«Granger con Weasley...Blaise con Potter...»

«scusi professoressa, le sarei grato se mi mettesse in coppia con Weasley...» disse Blaise tranendo a stento un ghigno perfido. senza dubbio stava tramando qualcosa.

Malfoy, il ragazzo che non aveva scelta. (Drarry ff)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora