You can't save me

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Me lo ripeto in testa giusto per non dormire,
resta sveglio perché il meglio deve ancora svanire,
per poi sognare un altro modo per potersi rialzare

Erano giorni che sulla loro piccola città non spuntava il sole.
Ora poteva vedersi un accenno di luce che trapelava leggermente dall'ammasso di nuvole che interferiva con la propagazione del calore.
Il vento aveva smesso di soffiare con prepotenza e ora carezza lentamente i capelli di Alison.

Faceva comunque freddo, era ormai novembre inoltrato e quella luce fioca non era abbastanza per scaldare l'aria.
Erano seduti sulle aiuole dei giardini del comune, mentre aspettavano l'arrivo di Cecilia.
Alison teneva le gambe incrociate e con le mani torturava un filo d'erba verde, ascoltando Lorenzo parlare. In realtà, non lo stava ascoltando.
Lo osservava e più si soffermava su di lui, più si perdeva negli occhi scuri e nel sorriso ampio dipinto sulle labbra.
Non smetteva di seguire i suoi movimenti, ogni piccolo dettaglio finiva sotto i suoi occhi verdi.
Si stava facendo ossessionare dalle piccole cose, aveva bisogno di tenere sotto controllo ogni suo movimento per fissare nella sua mente il ricordo del momento.
Come ad esempio il modo in cui il suo pomo d'Adamo si muoveva contro la pelle della gola mentre parlava, o come la labbra si muovevano suadenti e le sue mani che gesticolavano accompagnando ogni singola parola.
Si chiedeva come una persona del genere potesse essere attratta da un disastro come lei, era un controsenso assurdo vederli assieme.
Se ne rendeva conto, sapeva che non meritava di stare con lui.
Ma loro stavano assieme?

-Lory!-

Si riscosse improvvisamente, sentendo una voce provenire da dietro di loro.
Si voltò e nella sua visuale si catapultò Lorenzo in piedi con le braccia aperte per accogliere la bionda sorridente.
Il piccolo corpo di Cecilia si mise a correre nella sua direzione e quando fu abbastanza vicina, gli saltò tra le braccia stringendolo forte al collo.

Alison sentì una morsa al petto nel vederli così felici, si chiese se Lorenzo provasse lo stesso quando guardava lei.
Per una volta l'aveva la risposta ed era sicura che fosse no.
Squadrò il vestitino a fiori di Cecilia e osservò i capelli biondi ricaderle sulla schiena, era davvero carina.
Si sentì nuovamente a disagio nei suoi skinny strappati e la maglia dei Nirvana, lei non aveva i capelli così fluenti e delicati.
Era inferiore, ogni volta che la guardava se ne accorgeva.

-Cecilia, mi stai soffocando.-

Li sentì ridere e nonostante lo sguardo fosse su di loro, lei era altrove con la testa, alla ricerca di un ricordo in cui anche lei abbracciava così qualcuno.
Niente. Non aveva mai abbracciato nemmeno Lorenzo così.

Se li ritrovò davanti, seduti mentre facevano a gara a chi avesse il sorriso più ampio.
Parlavano, ma le voci le arrivavano soffuse mentre era persa in sè stessa.

Perchè era lì? Come ci era finita?
Non c'entrava niente con loro, non avrebbe dovuto accettare e non riusciva a comprendere perchè Lorenzo l'avesse invitata.
Erano perfetti assieme, lei era di troppo nel quadretto degli amici senza difetti e tutte dolcezze.

Si ritrovò a strappare i fili d'erba sotto le sue mani con lo sguardo perso nel vuoto, fino a sentire le unghie grattare il terreno umido.

-Mi piacciono i tuoi capelli, davvero tanto.-

Alzò la testa ed incontrò gli occhi azzurri di Cecilia, mentre teneva la testa poggiata al petto di Lorenzo.
Il posto dove le sue mani erano state fino a qualche ora prima, il posto in cui aveva sentito battere qualcosa che credeva fosse suo.

-Amh, non mi piacciono i complimenti.- disse Alison risultando più acida di quanto avesse voluto.

Era vero, non le piacevano e non li sopportava perchè non sapeva mai come rispondere.
Talvolta le sembravano anche una presa per i fondelli, quindi preferiva che non le fossero fatti.
Li aveva sempre e solo accettati da Lorenzo, era l'unico che quando le faceva dei complimenti sembrava sincero.
Cecilia rimase quasi delusa dalla sua risposta, ma non ci fece troppo caso e nemmeno Alison.
Lorenzo le lanciò un'occhiataccia invitandola ad essere gentile, ma Alison lo ignorò completamente.

Ice Heart || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora