Drunken hearts

3K 201 350
                                    

Without you all the colours fade to gray,
I’ve got no more reasons to stay,
I think I’m gonna leave it all,
I wrote a letter just to say goodbye
to those who still believe that I
wasn’t cut out to fall in love

Maledì ancora una volta l'eyeliner che ora creava una linea discontinua sulla palpebra. Era la decima volta che si ritrovava a doverla cancellare.

Afferrò il cotone sporco tra le mani, passandolo sulla macchia nera che aveva attorno l'occhio.

Se le avessero detto prima che avrebbe passato il Natale a farsi bella per una cena con un ragazzo che conosceva appena, non ci avrebbe mai creduto.

Sospirò, facendo cadere la mano stretta attorno al dischetto accanto al fianco spigoloso.
Piegò appena la testa di lato, stanca, la notte insonne non le aveva lasciato possibilità di riprendersi.

Aveva persino pensato di annullare il suo impegno, ma l'entusiasmo di Michele non glielo aveva permesso.

Era così carino, l'aveva riempita di messaggi tutta la settimana.
Le faceva compagnia, la faceva sorridere con foto di sue boccacce ed aneddoti su quanto la sua vita fosse 'disagiata'.
Sorrise appena, pensando a quando le aveva detto di essersi slogato un dito schioccando le dita.

Aveva qualcosa che la faceva stare bene.
Qualcosa che Lorenzo non aveva.
Michele la faceva sentire leggera, felice.
Lorenzo si piazzava nella sua mente come un macigno, non le dava spazio per pensare a qualcosa che non fosse lui.

Soffiò a labbra dischiuse, decise di non voler pensare alle differenze tra i due e godersi la giornata, mentre probabilmente lui a quest'ora stava festeggiando il Natale con la sua famiglia.
Lei una famiglia non l'aveva più.

Fece scorrere le mani tra i capelli blu, li mise su una sola spalla per facilitare i suoi movimenti impacciati.

Prese ancora tra le mani il pennello nero, lo avvicinò alla palpebra tremante.
Lo poggiò sulla pelle, lasciò scorrere la punta accanto alle ciglia lunghe.

Sentii una vibrazione riscuotere la ceramica del lavandino, facendola sussultare e sbagliare sulla parte finale.
Riaprì l'occhio e guardò allo specchio, imprecando sottovoce contro chiunque l'avesse disturbata.

Abbassò gli occhi appena per riuscire a vedere lo schermo distrutto essersi acceso.
Allungò un dito verso la notifica, lo fece scorrere verso il basso per leggere l'anteprima.

'Sono qui sotto, scendi.'

I suoi occhi si mossero verso l'orario, imprecò ancora una volta.
Afferrò il cellulare tra le mani, cominciando a scrivere sulla tastiera.

'No caro, mi hai fatto sbagliare la linea del l'eyeliner e ora aspetti.'

-Ah e sarebbe colpa mia?! Mezz'ora Alison, mezz'ora ad aspettarti in macchina.-

Sorrise, guardandola come se non ci fossero speranze per descrivere quanto fosse imbranata.

-Ringrazia che non è stata un'ora, un'altra ragazza ti avrebbe fatto aspettare molto di più.-

Prese tra le mani la cintura, facendola scorrere tra le dita per adattarla al suo corpo, fece coincidere la fibia di metallo nella plastica.

Poggiò il gomito accanto al finestrino, adagiò la testa sul palmo.
Inspirò l'aria, si chiese se Michele fosse consapevole del profumo di lavanda che avesse ogni cosa che gli appartenesse.

Ice Heart || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora