Andate a leggere La ragazza di plastica sul mio profilo, se vi va.❤❄️
Please have mercy on me,
take it easy on my heart,
even though you don't mean to hurt me,
you keep tearing me apartLo sentì vivo sulla sua pelle.
Una scarica elettrica che le bloccava la circolazione, le toglieva il respiro.
Dargli un nome avrebbe fatto solo più male.Forse avrebbe dovuto notare per primo i suoi occhi o le sue spalle grandi, ma il suo sguardo cadde sulle sue guance.
Dio, le sue guance, pensò. Le sue guance e il modo in cui riflettevano la luce artificiale dell'aula mentre stava poggiato ai tasti bianchi.
L'aria si contorceva attorno a lui, la sua pelle faceva tremare le ginocchia.Pensó, ma in realtà non le venne niente in mente.
Stette a guardarlo come si guardando le cose tremendamente belle ed intoccabili, come se ci fosse qualcosa di spettacolare in lui.Chiunque avrebbe detto il contrario, ma ai suoi occhi appariva diverso da come lo vedevano gli altri. Aveva quel qualcosa che faceva mancare il fiato alla ragazza.
-Alison...-
La sua voce era il diabason più stonato che avesse mai udito.
Eppure la vibrazione la percepì in ogni fibra del suo corpo, emise un tremitio lieve.Era lui che le faceva quell'effetto. Che pur essendo tanto sbagliato, riusciva ad accordarla.
Percepiva le sue corde che venivano tirate. Fili impercettibili che le partivano nei muscoli ed erano collegati chissà dove, controllati da lui, senza che avesse nemmeno il bisogno di muoversi.
Raddrizzò le spalle, le gambe, il collo. Si sentiva una marionetta sotto le sue mani esperte.
E la spaventava. Era impotente, dipendente.-Lorenzo, che fai qui?-
-Io.. Non lo so, il pianoforte..-
Allungó una mano indicando l'infinita tastiera davanti a lui.
Sembrava stanco, sorpreso.
Aveva qualcosa che lo faceva sembrare un quadro dai contorni sbiaditi.-Voglio provare a suonare. Per Cecilia.-
Uno, due, tre.
Poi tornò a respirare. Il modo in cui aveva pronunciato le ultime due parole, come ad accentuare il fatto che ora lui fosse parte di lei, l'aveva lasciata senza fiato.
Come a convincere se stesso, prima ancora di lei.-Non puoi imparare da un minuto all'altro.-
La tensione era palpabile, l'aria si era fatta talmente densa nei polmoni di Alison che presto avrebbe smesso completamente di respirare.
Avanzó piano sul pavimento, passi brevi e lenti, quasi non fosse lei a muoversi, ma avesse sotto ai piedi un nastro trasportatore.-No ma se.. Se imparo la posizione dei tasti dell canzone, magari.-
Giró sullo sgabello e rivolse le gambe lunghe contro il pianoforte, battendoci con le ginocchia.
-Non é come conoscere le note. Non hai confidenza col piano. Non puoi viverti la musica fino in fondo.-
-Ma andrebbe bene anche solo provare. Magari non é così male.-
Poggió il dito su un tasto e lo fece suonare, come se avesse potuto tagliare in quel modo la tensione.
-Oppure finisce talmente male da fare schifo.-
Stavano ancora parlando del pianoforte?
Si scambiarono uno sguardo, breve, uno di quelli per darsi una risposta, ma Alison non voleva discutere.
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Ice Heart || Lorenzo Ostuni
FanfictionQuando una ragazza ha il cuore frantumato, é inevitabile che un pezzo di ghiaccio ne prenda il posto, creando una barriera per tenere lontano chiunque. Niente può entrare e niente può uscire... Ma se arrivasse una persona che volesse abbatterla? ❄ ...