Epilogo

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Molti anni dopo...

-Quindi,tesoro,non preoccuparti del fatto che Matteo ti ha lasciata. Se lo ha fatto vuol dire che non ti merita,e il fatto che sia stato il tuo primo ragazzo non vuol dire che sia l'amore della tua vita. Come vedi,anche io ci ho messo un po' per trovare il mio- sorrisi mentre accarezzavo i capelli della piccola creatura davanti a me. Beh,piccola non si poteva dire,ormai aveva 16 anni,ma io l'avrei sempre vista piccola e innocente come quando la strinsi per la prima volta tra le mie braccia. – Cosa? Vuoi dire che il racconto è finito qui? No mamma stai scherzando! Io voglio sapere tutto!- incrociò le braccia al petto mettendo il broncio. Sorrisi,perché in fondo le avevo fatto dimenticare il motivo per cui poche ore prima stava piangendo. Finalmente i suoi occhi non erano più rossi e avevano lasciato spazio a quel celeste che mi aveva sempre conquistata. – Basta così che domani hai scuola e ti conviene andare a dormire se non vuoi che ti butti giù dal letto alle sette del mattino- le rimboccai le coperte e mi alzai. – Bene,chiederò a zia Nicole e zia Jessica allora. Loro mi diranno di sicuro tutto,con più dettagli- fece un sorriso malefico. Sospirai. – Non ti preoccupare,ti racconterò tutto io- sentii quella voce calda che ancora mi faceva venire i brividi dietro di me,per poi vedere Andrea gettarsi sul letto accanto a Hazel e scompigliarle i capelli. – Vedi? Papà mi vuole più bene di te!- mi fece la linguaccia e iniziò a scherzare con lui. Andrea,l'amore della mia vita e Hazel,nostra figlia. Era così bello vederli vicini,vederli stare insieme e scherzare non come se fossero padre e figlia,ma come se fossero migliori amici. E forse io un po' volevo anche questo. Volevo che Andrea per Hazel fosse quello che fu per me quando avevo 16 anni e la mia vita stava andando in frantumi. Ma sapevo che non sarebbe mai stato così,avrebbe trovato anche lei una persona al di fuori di noi che l'avrebbe amata tantissimo. – Ma non stasera- disse Andrea con tono più autoritario e si alzò dal letto. – Ma papà!- brontolò ancora lei. – Buonanotte bimba- le baciò la fronte e quel soprannome mi riportò alla mente la mia adolescenza. Mi avvicinai alla porta ridacchiando. – Non sono una bimba,ho 16 anni!- si mise meglio sotto le coperte. Andrea si avvicinò a me e appoggiò la mano sulla maniglia della porta. – Alla tua età la tua mamma per me era una bimba- sorrise,spense la luce e chiuse la porta lasciando noi due da soli nel corridoio. Mi afferrò per i fianchi stringendomi a se mentre io continuavo a sorridere. – A volte non so come farei senza te- gli dissi. Sorrise facendo formare le immancabili fossette che toccai, ormai era un vizio. Si avvicinò alle mie labbra e le baciò delicatamente. – Credi che si riprenderà dopo....Matteo?- corrucciai un po' la fronte stringendo tra le mani il colletto della sua camicia. – Certo che si riprenderà. Supererà anche questa come altre milioni di cadute,proprio come te- mi accarezzò i capelli. – Non esageriamo. Sei stato tu a salvarmi- misi le mani dietro la sua nuca giocando con i suoi capelli corti. – Si ma tu sei sempre stata una guerriera,la mia piccola guerriera- sorrise per poi baciarmi,prima lentamente e poi con più trasporto. – Ti amo- sussurrai e ebbi l'impressione di essere di nuovo alla festa di Jessica quando gli dissi per la prima volta che lo amavo. – Ti amo anche io- mi guardò negli occhi e giuro che in quel momento sarebbe potuto accedere qualsiasi cosa ma io sarei rimasta lì a fissarlo. Perché forse aveva davvero ragione il mio libro,L'ombra del vento,ora sul comodino di Hazel. Si ama davvero una sola volta nella vita,anche se non ce ne rendiamo conto.

Fine.



Angolo autrice:

Ringrazio ancora tutti coloro che hanno letto questa storia e hanno vissuto con me la storia d'amore tra Grace e Andrea. Vi voglio bene,un bacio.



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