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Ma perché?

Perché con tutte le persone al mondo che ci sono, proprio lui?

Ha per caso deciso di volermi rovinare la vita? O magari sono io che ho deciso di umiliarmi completamente.

Vedo che per una volta ragione con la testa e non con il culo.

Ma che ti sopporta più te?

Sono nel mio bagno da circa mezz'ora con la scusa che dovevo farmi la doccia e cambiarmi, ma non ho alcuna voglio di uscire.

Che vergogna. Che. Vergogna.

Forza Mia, ce la puoi fare, infondo non ti è mai importato tanto del giudizio degli altri, no?

Faccio un grosso respiro... Mi guardo un'ultima volta allo specchio e faccio per uscire dal bagno, quando mi accorgo che non mi sono ancora vestita e che mi sono dimenticata i miei indumenti di là... in camera.

Uffa! Una persona più sbadata di me non poteva esistere.

Pensa a me che sono costretta a stare in questo corpo...

Mi avvolgo in un telo da bagno ed esco.

Appena uscita dal bagno, mi chiudo la porta alle spalle e alzando lo sguardo noto che non sono da sola in questa stanza.

-Che ci fai in camera mia?- Chiedo stupita del fatto che lui sia seduto sul mio letto.

-Tua madre mi ha mandato a controllare se stessi bene. è da un'ora che sei lì dentro e stiamo aspettando tutti te per mangiare- Risponde come se trovarsi in una camera da letto, con una ragazza vestita di un solo telo da bagno fosse la cosa più normale del mondo.

Comunque anche mia madre non è normale a mandarmelo in camera, cosciente del fatto  che mi stessi facendo la doccia.

-Okey, va bene. Ho capito. Mi devo dare una mossa. Ora però potresti uscire così mi vesto?-

-Ah, non hai bisogna che ti assista? Non so... magari cadi come prima...- Dice facendo un sorrisetto malizioso.

-Stronzo!- Dico secca e incamminandomi verso l'armadio per tirare fuori l'intimo.

Stronzo ma giusto.

-Guarda che finche non esci io non mi vesto, ergo non si mangia- Dico lanciandogli un'occhiata d'avvertimento, ma mi esce più come una sfida.

Speriamo non se ne accorga

-Ah sì? La vuoi mettere così? Mi stai sfidando per caso?- Dice venendo verso di me.

Porca puttana.

-Assolutamente no!- Dico indietreggiando, fino a quando non sento l'armadio contro le mie spalle nude.

Mi ha messa all'angolo. Non so più dove scappare, e lui avanza... avanza... avanza, fino a che non ci ritroviamo a meno di due centimetri di distanza.

-Se non ti sbrighi a vestirti da sola, lo faccio io.- Dice sempre con quel sorrisetto malizioso e fissando intensamente le mie labbra.

-Non mi vesto fino a che tu non esci dalla mia stanza- Tengo duro e non mollo.

Rimaniamo lì. Immobili per trenta secondi. Io fisso lui. Lui fissa me.

Io lo fisso negli occhi. Lui mi fissa le labbra.

So cosa vuole, ma non glielo permetterò.

Se glielo permettessi, domani sarei lo zimbello della scuola.

No, non posso.

-Mia ti devo parlare!- Qualcuno irrompe nella stanza, ritrascinandoci alla realtà.

I've Always been yoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora