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-aspetta tu cosa?- sento gridare dall'altra parte del telefono.
-Fede... Ma mi ascolti quando parlo?-
Le cose tra noi sono tornate praticamente come prima, penso di essere la ragazza più felice della terra.
-ti stavo dicendo che mi ha accompagnato a nuoto e io ovviamente dovevo fare la mia figura di merda cadendo per terra...-
Sento ridere dall'altra parte dell'aggeggio elettronico. Okey... Ora basta, è la quinta vola che mi fa ripetere sta' storia con la scusa di non aver capito bene, e ogni volta ride più di prima.
-Scem metti giù che sono davanti a casa tua-
Faccio come mi dice e non mi scomodo nemmeno ad andare ad aprirgli la porta perché tanto so che scavalcherà il muretto del giardino e busserà direttamente alla porta finestra della mia camera.
Guardo l'orario: 20:15.
L'ho invitato a dormire a casa mia primo perché era da tanto che non facevamo una serata tra di noi, secondo perché tanto domani a scuola abbiamo le votazioni per i rappresentanti sia d'istituto, che di classe... Ergo non faremo nulla.
Ho deciso di candidarmi, con la mia cocciutaggine ho ottime possibilità di convincere i prof a farci fare una gita degna di nota.
Come avevo previsto, sento bussare al vetro di camera mia.
Mi viene da ridere perché subito dietro di lui spunta Lady che lo annusa ovunque.
Gli apro e lui si getta sul mio letto.
-

prego... Fai come fossi a casa tua- dico appoggiata con la schiena alla portafinestra, con un tono sarcastico, ovviamente.
-ripetimi ciò che è successo- mi chiede mentre mi avvio alla porta del bagno difronte al mio letto.
Mi volto di scatto verso di lui
-No!- dico in tono secco, e questo lo fa sbellicare dalla risate.
Vado in bagno per risciacquare il costume di nuoto usato poche ore prima, cosa che se entrasse mia madre in questo preciso istante mi ucciderebbe con le sue stesse mani "dovevi farlo appena arrivata" mi direbbe.
Suona il mio telefono, che è sul comodino.
-chi è?- chiedo, spuntando con la testa fuori dal bagno, a Fede , che si sbilancia dal letto per sbirciare il nome che compare sullo schermo della chiamata.
-numero sconosciuto- mi urla.
-guarda che ci sento- dico entrando in camera, con un asciugamano per spazzarmi via l'acqua dalle mani e avviandomi verso il comodino.
-pronto(?)- il mio tono di voce a quanto pare fa molto ridere ad una persona poco matura che mi è seduta affianco.
-Mia disturbo?- mi chiede la voce.
-no ma... Chi sei?- e questo aggiunto alla mia smorfia fa sbottare dalle risate Fede, che non riuscendosi più a trattenere inizia a ridere rumorosamente.
-sono Alex, sicura che non disturbo?-
-zitto scemo, è Alex!- gli sussurro, ma con una venatura nella voce di rimprovero, portandomi il cellulare sul petto e coprendo il microfono così che lui non senti.
-oddio. È Alex! È ora che dico- gli domandò preoccupata appena realizzo di chi si tratti al telefono, ma lui non sembra volerla smettere di ridere perciò prendo un cuscino e glielo metto sulla bocca.
-si sicurissima- dico con il fiatone.
-okey(?)... Senti volevo dirti che la prossima settimana c'è una festa. Ti passo a prendere alle 22:00.-
Tipico di Alex... Neanche chiedermi se ne ho voglia.
-va bene, e si grazie per avermelo chiesto.-
-si spiritosa...- mi risponde
-mamma mia ed ecco il re e la regina del sarcasmo!- urla Fede.
Cazzo!
-Mia chi c'è lì con te?-
Guardo fede preoccupata.
-nessuno... È che... È che...- gesticolo cercando una soluzione, e fede corre in mio aiuto. cerco di interpretare i gesti che mi sta facendo per riuscire ad aiutarmi e uscire da questa situazione.
-Ah sì! È che sono in giardino... E mio fratello... Che sta facendo mio fratello? Ah sì, urla e mangia...è uno scoiattolo quello?- chiedo conferma a fede, ma lui si mette una mano in faccia e si lascia cadere a terra...
Io ovviamente che devo assolutamente fare la mia figura di merda, lo interpreto come un indizio.
- si sta mangiando uno scoiattolo che è caduto dall'albero.- dico convinta, rendendomi conto solo dopo dell'assurdità   che è appena uscita dalla mia bocca.
-si Okey... Ci vediamo sabato- e così dicendo riattacca.
Io e fede ci lanciamo un'occhiata poi scoppiamo entrambi in una fragorosa risata.



È passata una settimana. Mi hanno eletta rappresentante di classe è già sto smuovendo le acque per sta maledetta gita.
Stasera è la sera della festa, e io non so decisamente cosa mettermi.
Dopo un po, opto per una gonna un po larga, che mi nascondi i fianconi, ma comunque corta e un top.
Infilo un paio di scarpe coi tacchi, pregando di non farmi riconoscere subito inciampando, traccio una linea di eye-liner su entrambi gli occhi e sono pronta.

I've Always been yoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora