Quando rientro in classe la prof non dice nulla, neanche se ne è accorta del mio rientro, probabilmente.
Finalmente l'ora finisce e rientro nella mia vera classe per affrontare l'ultima ora.
Mentre entro la metà di classe che fa francese esce e tra questi intravedo Alex.
Mi saluta con un'occhiolino, e come risposta io gli sorrido.
Quando entro vedo Ila che mi tiene occupato il posto e mi incita a camminare più veloce.
-Allora da oggi sei fidanzata?- mi chiede Ila senza nemmeno darmi il tempo di sedermi.Ovvio, loro sono migliori amici e lei lo sa già, come sicuramente lo saprà Luca.
Ho scoperto da poco che loro due sono fidanzati, si insomma... Si comportano più come amici che fidanzati.
-A quanto pare lo sei anche te...-
-cosa? Non lo sapevi?- chiede stupita.
-già-
-Lo sa tutta la scuola e te no?-
-Già-
-Oh cristo Mia!-
-okok va bene, scusa se non mi sono mai interessata al gruppo dei "Vip"- dico facendo le virgolette con le mani sulla parola VIP.
Tiro fuori la roba compreso gli occhiali.
-Oh no ti prego non metterli che se no scoppio a ridere ancora-
-Va bene... È che mi sono dimenticata le lenti- dico rimettendolo via.
Voglio proprio vedere come riuscirò a vedere ciò che la prof proietta alla lavagna, ma piuttosto che far ripartire Ila a ridere va bene. Per un giorno posso fare a meno.Finalmente anche l'ultima ora finisce e ci avviamo fuori per raggiungere il giardino.
Oggi Ila deve venire a casa mia per finire un progetto "incominciato" prima in classe.
Ovviamente incominciato in classe si intende -abbiamo parlato dei fatti nostri facendo finta di scrivere-Quando siamo fuori raggiungiamo il gruppetto dei nostri amici lì fuori.
Oggi non ho allenamento, manca l'allenatore perciò farò qualche vasca stasera in casa.
-abbiamo saputo cosa avete combinato oggi in classe- esclama Genn divertito appena li raggiungiamo.
Tutti si voltano verso di noi.
-La mia piccola peste- incomincia Alex -le nostre- corregge Luca - piccole pesti-Sono quasi del tutto sicura che Alex abbia incominciato quella frase non per trasmettere dolcezza... Questo è poco ma sicuro. Secondo me era più un modo per prendere per il culo... Non cambierà mai, che io sia o non sia la sua fidanzata.
-ci state paragonando ad un parassita?- chiedo incrociando le braccia al petto, facendo la finta offesa.
-Si amore... Ci state paragonando ad un parassita?- mi tiene il gioco Ila.
-qui non si mette bene, ti ha appena chiamato amore- ride Alex.
Oh non ti conviene ridere.
Nota la mia espressione sulla faccia e torna subito serio, sembra quasi impaurito. E lo deve essere.-Mia mi sono accorta di una cosa...- mi volto verso di lei e capisco che devo tenerle il gioco.
-Sono completamente pazza di te- dice mettendomi un braccio intorno al mio collo.
-Oh Ila, vuoi essere la mia nuova fidanzata?- chiedo mettendo anche il mio braccio come il suo.
-Ne sarei onorata.- dice facendo finta di avere la voce incrinata.
-Andiamo a casa- dico guardando i ragazzi trattenendomi dal ridere per le loro facce sconvolte da ciò che hanno appena visto.
-Non tanto in fretta bionda- esclama Alex -Lei è mia-
Ha sicuramente capito che stiamo scherzando, ma vuole renderci le cose più difficili.
Guardo Ila, lei si volta verso il parcheggio che vede mia madre in macchina che ci fa segno di muoverci con la mano. Poi si rivolta verso di me.
-3...- dice a bassa voce in modo che possa sentire solo io.
Mi volto dietro è noto che Alex si sta avvicinando.
-2...
Davvero, non capisco cosa stia succedendo.
-1...
Alex è quasi vicino.
-scappa!- esclama e incomciamo a correre verso mia madre.
Quando siamo arrivate e sto per salire sulla macchina, con un piede dentro e un piede fuori, mi sporgo e gli faccio l'occhiolino e il segno di chiamarmi.
Scoppia a ridere e io mi metto composta sul sedile della macchina.
- che cosa avete combinato voi due?- chiede incuriosita e divertita mia madre.
-Nulla- rispondiamo in coro.Arrivate a casa, mia madre ci scarica e torna a lavoro.
Ancora è fissata con il fatto che non debba prendere i mezzi pubblici, e ancora non la capisco.Mangiamo, studiamo e dopo due ore ininterrotte di ricerche su Carlo magno ci stendiamo sul divano della sala e guardiamo Teen mom, non c'è nulla per TV.
-Allora... Tu e Alex...- incomincia.
-Io e Alex cosa, Ila?-
-Senti Mia, lui è il mio migliore amico... Tu sei la mia migliore amica... Fate in modo che questo rimanga così.-
-Ehi Ehi Ehi. Frena. Che vuoi dire con questo?-
-voglio dire che se litigate io... Non saprei come comportarmi...-
-tranquilla- cerco di tagliare corto.
Non voglio parlare di litigate ora che abbiamo appena incominciato a stare insieme.dopo due ore passate ad immergerci nella storia, decidiamo di andare a fare un giro e andarci a prendere un gelato alla baracchina del parco, quindi finche ci sono mi porto dietro Lady.
Quando arriviamo ci sono tutti. Compresi Fede e Chiara. Sono contenta che siano riusciti a fare parte di questo gruppo.
-Hey!- ci salutano appena ci vedono.
-ciao- li salutiamo noi mentre li raggiungiamo.
Alex viene incontro a me e prendendomi per la vita mi bacia davanti alla mia amica.
-Lei è mia, bionda!- dice voltandosi poi verso Ila.
-Oh tranquillo, abbiamo scoperto di non essere fatte l'una per l'altra- risponde a tono lei facendogli un occhiolino.
Poi lei raggiunge gli altri mentre Alex si rivolta verso di me e mi ribacia come si deve.
-sei mia- dice abbracciandomi e tenendomi bella stretta, come se potessi scappare da un momento all'altro, il problema è che non ho nessuna intenzione di voler scappare.
-Sempre stata- dico imitandolo con la voce, per prenderlo in giro.
Ride, poi si volta e guarda Lady che ha ringhiato tutte le volte che mi ha baciato e che ci sta fissando seduta composta.
-Vedo che ti sei portata la guardia- dice scherzando.
-Già, non si sa mai chi possa incontrare in giro- dico dandogli una pacca sulla spalla e andando verso gli altri.-di cosa si parla- chiedo quando li ho raggiunti.
-di cosa fare per Halloween- risponde Fede.
Di solito lo passavo in casa mia con Fedd e Chiara.; andiamo a fare "dolcetto o scherzetto", ci troviamo con altri amici a questa baracchina poi torniamo a casa mia e guardiamo un horror, per poi andare a letto tutti abbracciati per la paura.
Non voglio passarlo diversamente, ormai è diventato una specie di rito o abitudine, come quella del 15 agosto; con i miei vado nella casa in montagna e pranziamo con tutti i vicini.
E penso proprio che Fede mi stia guardando proprio per cercare di capire cosa voglio fare.
-Pensavamo di andare ad una festa- continua Luca mentre Ila si siede sulla sue gambe.
Alex mi raggiunge e mi abbraccia dal dietro, appoggiando il mento sulla mia spalla.
-So che ce n'è una nella casa infondo... Tutti gli anni la organizzando e dicono che sia spettacolare- continua eccitato Bampi.
Tutti approvano tranne io Fede e Chiara che continuiamo a guardarci per capire cosa pensa l'altro.-Io passo- dico infine prendendo coraggio.
-come?- chiede Alex, sollevando la testa dalla mia spalla.
Anche se gli do le spalle, so benissimo che mi sta guardando accigliato.
-Si, ho altri impegni- dico non distogliendo lo sguardo dai miei migliori amici.
Loro mi fanno un cenno, facendomi capire che ci stanno.
-Tipo quali?- continua Alex con il suo interrogatorio.
-Tipo...- chiedo aiuto con lo sguardo ai miei amici -Tipo che non sono affari tuoi-
-Mia...-
-No Alex, sono già impegnata- lo fermo subito.
-dai Mia, sarà divertente...- cerca di convincermi Genn.
-No ragazzi, seriamente- insisto.
Se c'è una cosa che ormai dovrebbero sapere è che quando prendo una decisione, è difficile farmi cambiare idea, se non impossibile.
-e voi?- continua Alex riferendosi a Chiara e fede.Penso che abbia capito. Non è stupido.
-Ah no, noi siamo impegnati-
-come mai?-
Ha capito.
-Dai Alex lasciali in pace...- incomincio tirandogli il braccio per portarlo via.
-No- dice verso di me per poi tornare a concentrarsi su di loro -che dovete fare di tanto importante?- chiede.
Loro si guardano per cercare di capire cosa dire.
-Vengono a casa mia- rispondo io.
Sono stanca di questa situazione. Se non vogliamo andare ad una festa non ci andiamo, non mi può obbligare a fare ciò che non voglio fare, se per lui essere il mio fidanzato significa comandarmi a bacchetta e pensare che io gli ubbidisca senza battere ciglio, si sbaglia di grosso.-Okey va bene- si intromette Ila per cercare di far finire questo discorso.
-Fede, Chiara andiamo?- dico rivolgendomi ai miei amici.
Oggi vengono a mangiare a casa mia insieme alle famiglie perché devono organizzare il viaggio delle vacanze natalizie che faremo insieme, come ogni anno.
Loro si alzano e io faccio per voltarmi, sapendo che tanto mi seguiranno.
-Dove andate?- chiede Alex.
-A casa mia- rispondo senza nemmeno voltarmi.
-Vengo anche io, tanto ci sarei dovuto venire comunque.-
Cosa?
-cosa?- chiedo voltandomi infastidita.
-Wow sono contento che la MIA fidanzata sia felice di avermi in casa stasera- dice in modo ironico, sottolineando MIA.
-stasera ci sono anche i miei-
-Oh Okey.- dico rivoltandomi e incamminandosi verso casa mia con i miei migliori amici e con colui che dovrebbe essere il mio fidanzato.
Ho fatto la cosa giusta ad accettare la sua proposta?
O forse non ero ancora pronta?
O forse non lo sarò mai?
È solo colpa mia? O colpa di James?
STAI LEGGENDO
I've Always been yours
Teen FictionMia è una ragazza normale. Una come tutte le altre. Capelli biondi e lunghi e occhi tendenti al verde. non è mai stata una ragazza popolare a scuola, anzi odiava quel tipo di persone come per esempio Alex e i suoi amici. Odiava il loro atteggiamento...