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-Chi incomincia?- Chiede uno degli altri ragazzi, che non conosco, seduto insieme a noi. Da quel che ho capito si deve chiamare Riccardo, ma tutti lo chiamano Costa; con il suo cognome.

A me da un terribile fastidio quando la gente che conosco si ostini a chiamarmi per cognome, per quanto sia orribile e inusuale il mio nome, sentirmi chiamare "Williams" mi dà un senso di distanza con quella persona.

-Io- Dice il ragazzo sotto di me, parlando vicino al mio collo, provocandomi brividi e pelle d'oca in tutta la sua lunghezza. Se ne deve essere accorto perché lo sento ridere sotto di me.

In una situazione normale, sarei diventata rossa dalla testa ai piedi, ma l'alcool mi diffonde una totale sensazione di indifferenza alla situazione, mi rende più forte.

-Alex...- Ed egli sentendosi chiamato in casa, presta la sua totale attenzione al biondino che sta parlando. -Alzati e bacia la ragazza più carina del gruppo facendo, ovviamente, eccezione a Natasha.-

Si alza e guardandomi va a baciare gallina1.

Ci rimango male. Davvero male. Perché lo ha fatto? perché prima di avvicinarsi a lei mi ha guardato facendo un ghigno subdolo? Vuole, per caso, dimostrarmi qualcosa? Vuole farmi capire che mi ritiene tra le più brutte le gruppetto?

Si insomma... Siamo solo quattro ragazze in mezzo ad una decina di ragazzi, quindi scarti Natasha di principio, baci gallina1... uno più uno fa due.

So di non essere lontanamente bella come gallina2, perciò ci rimango male.

Mi irrigidisco mentre osservo la scena. Pur facendomi male, mi ostino a guardare. Non mi voglio mai abbastanza male.

Genn se ne accorge e mi avvolge più stretta tra le sue braccia.

-è solo un gioco, stai tranquilla.- Mi rassicura.

Un attimo? perché mi dovrebbe rassicurare? A me non me ne importa nulla di quello che fa Alex, o almeno... non dovrebbe.

Io lo odio, lui odia a me... Punto.

-Sono tranquilla.- Dico sulla difensiva.

-Comunque, la più bella per me rimani tu, Natasha compresa.-

è dolcissimo. è bello. è capace di farti sentire unica... perché mi ostino a pensare a Alex allora?

-Va bene, va bene. Staccatevi ora.- Dice Natasha secca, per poi ricominciare a ridere (noi con lei... sembriamo una collegata all'altra, ride una... ridono anche le altre tre), per poi alzarsi lasciando il posto per far sedere Alex, per poi sedersi sulle sue ginocchia.

-Williams- Incomincia Alex. lui è l'ultimo a cui è toccato l'obbligo, quindi tocca lui scegliere a chi far ricadere le regole del gioco. -Obbligo o verità?- Mi chiede facendo un ghigno.

-Verità- Rispondo convinta, restitugliendoli il ghigno.

-Se potessi andare a letto con uno di noi... chi porteresti in camera?-

O no! E ora? che mi invento?

Dio quanto lo odio!

Vado nel pallone. La quantità di alcool che ho in corpo in questo momento non mi da abbastanza spensieratezza per rispondere con tranquillità a questa domanda.

Nel frattempo all'interno del gruppo i ragazzi hanno incominciato a emettere con la bocca versi simili a quelli che fai quando cadi e ti fai male, e di tanto in tanto si sente "ahi, questa brucia". Uno addirittura si è messo a fischiare come si fischia quando vedi una bella ragazza.

Vado nel pallone.

Natasha ride, ma stavolta io non mi unisco alla risata.

-Obbligo.- Rispondo strizzando gli occhi, per cercare di evitare di rispondere alla domanda appena postami.

-Ti obbligo a rispondere alla domanda.- Risponde alla mia provocazione, strizzando a sua volta gli occhi.

-Che c'è Williams... Hai per caso paura?-

Dio! Lo ucciderei.

A questo punto Mia... hai solo due possibilità: o rispondi alla domanda dimostrando che non hai paura, o prendi e te ne vai dimostrando il contrario.

No, il mio orgoglio mi impedisce di prendere e scappare.

Indugio comunque un po'.

-Dai bellezza... muoviti!- Urla Costa. Se prima mi stava simpatico, ora lo odio.

-Anzi... fai di meglio. Prendilo e portalo direttamente in camera...- Continua a inferire Alex, mostrando un altro ghigno in senso di vittoria, supponendo che non mi sarei mai spinta tanto oltre.

Con tutta me stessa voglio spegnere quel ghigno insopportabile dalla sua faccia da culo, perciò mi alzo impulsivamente, e in men che non si dica, mi ritrovo in piedi al centro del cerchio, con tutta l'attenzione dei membri rivolta verso di me, e un gran mal di testa dovuto a quell'improvviso cambio di pressione.

Ma tutto questo viene ripagato dalla smorfia che fa Alex non appena mi alzo e che si fa sempre più pronunciata quando mi volto e senza dire nulla afferro la mano di un ragazzo dai capelli neri come la notte e occhi azzurri che fino a tre secondi fa mi guardava con aria compiaciuta dandomi siurezza nel fatto che se lo avessi scelto non mi avrebbe di certo derisa.

Esco dal gruppo di sedie seguita da lui, che ancora mi tiene la mano e ci dirigiamo in un'altra stanza.

Così impara quel cretino Ma come si permette di umiliarmi davanti a tutti i suoi amici. Ma che ci faccio io qua? Dovrei starmene a casa che Fede a guardare un film.

Vaffanculo a tutti. TUTTI. 




S.A//


Buona seraaaa

Come state?

Stavo pensando... e se il prossimo capitolo lo facessi dal punto di vista di Alex? o di Genn?

Farebbe tanto schifo?

E quale fra i due? Genn o Alex?

Fatemi sapere dai commenti.

Vi saluto,

Ale


I've Always been yoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora