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Non è possibile.

Non può essere lui.

Cosa ci fa qui?

Cosa vuole dalla mia vita?

E stato lui a bloccare l'ascensore?

Se lo ha fatto... perché?

No, non ce la faccio.

Troppe domande senza alcuna risposta, continuano a brullicarmi nella mente, rischio di impazzire.

Continua a guardare le porte dell'ascensore chiudersi troppo lentamente, come se mi invitassero a fare ciò che da cinque minuti a questa parte mi passa per la mente.

Sarebbe una cosa troppo avventata, lo ammetto... ma Mia Williams non è conosciuta per la sua razionalità, ed oggi non è il giorno adatto per diventarlo, non se ho quasi rischiato la vita per quell'uomo. Me le merito delle risposte.

-Mia che hai?- chiede FEde notando che non sto ricambiando il sul caloroso abbraccio.

Continuo a guardare quelle porte che si stanno chiudendo, sempre più vicine alla loro metà, e quell'uomo al suo interno che mantiene lo sguardo nei miei occhi, quase volesse sfidarmi.

Alex e Micheal continuano a guardarmi scrupolosi di tentare di campire il motivo di quel mio astio verso qualcosa, a loro, indefinito.

Basta, devodare delle risposte a me stessa, l'ho visto due volte quell'uomo; in una stava cercando di rapire mio fratello, e nell'altra cercava di malmettere l'ascensore sul quale "stranammete" c'ero io.

Finché si tratta di me... lascio passare, ma nessuno deve azzardarsi a mettere le  ani sulla mia famiglia.

Con uno scatto mi alzo, facendo nascere una faccia sorpresa e preoccupata sul volte di Alex che continua a guardarmi, e inizio a correre verso l'uomo che sta ghignando nella mia direzione, come se se lo aspettasse.

-Hey!-  incomincio ad urlare mentre continuo a correre.

Ho già superato la figura di Alex, che ovviamnete ha tentato di fermarmi.

-Aspetta!- urlo aumentando la velocità dellamia  corsa.

Inutile, le porte si sono chiuse. Comincio a battere i pugni sulle porte di legno nel tentativo di farle aprire, ma niente.

Mi volto e vedo Alex e Fede che stanno per taggiungermi. Forse vogliono fermarmi, o meglio... sicuramente vogliono fermarmi, ma stavolta no. Non ci riusciranno.

-3- leggo e ripeto sussarrando a me stessa, il numero del piano indicato dall'ascensore.

Giro l'angolo e comincio a salire le scale di fretta.

-Dannazione Mia!- sento imprecare Fede dietro di me.

Mi hanno quasi raggiunta.

Alex è il doppio di me, come altezza, due suoi passi sono cinque dei miei.

Mi prenderà ne sono sicura.

Arrivo ad un piano. 1 c'è scritto sulla targhetta del muro.

Dannazione.

Ci sto mettendo troppo.

Mentre mi guardo attorno per decidere sul da farsi, un ascensore si libera.

È quello guasto, quello che prima mi ha tenuta improgionata al suo interno per troppo tempo.

Non sono sicura di volerci rientrare, ma devo. 

Lo devo per Harry, Lo devo per me.

Faccio uno scatto e comincio a correre verso le porte dell'ascensore, e quando sto per entrarci, due forti braccia mi prendono per la vita e mi tengono salda.

I've Always been yoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora