...Guardo dritta avanti a me, come se lui non ci fosse, poi sono costretta a piegarmi in due per vomitare tutto l'alcol che ero riuscita a mandare giù nell'arco di un'ora...
mentre vomito sento qualcuno che mi tiene su i capelli e si può intuire facilmente chi sia.
-Hai finito?- mi chiede dopo un po' che i coniati finiscono... che schifo.
non rispondo, ho paura ad alzare lo sguardo verso di lui.
Dio non mi sono mai vergognata così tanto in vita mia, e diciamocelo di figure di merda ne ho fatte molte nella vita... ma oggi mi sono proprio superata.
perché cavolo sono andata a bere così tanto sapendo che non reggo?
Rimango lì, china su me stessa, a guardare il mio vomito sopra alle sue scarpe.
Merda! Merda! Merda!
Mi alzo di scatto dopo aver fatto una lunga riflessione: non potevo rimanere così tutta la serata, o peggio, camminare china fino alla macchina per evitare di incontrare il suo sguardo...
Vedo la sua faccia... è abbastanza incazzata.
-Ops...(?)- Riesco a dire, guardandolo con l'aria che ha di solito mio fratello quando sa che ha sbagliato a fare qualcosa, ma cerca di sdrammatizzare il più possibile.
Continua a guardarmi in cagnesco, anzi... se è possibile aumenta d'intensità.
-In macchina.- Ordina a denti stretti, alzando un braccio per indicare la direzione.
-Ma io...-
-Ora!- mi interrompe.
Ok, forse ritrovarsi le scarpe sporche di vomito altrui non è il massimo, ma così sta esagerando. Chi sono io? un cane? Nemmeno a Lady mi permetto di dare ordini in questo modo, ma so anche che se non ubbidissi lo farei arrabbiare ancora di più, ed è meglio evitare.
Mi incammino a testa bassa verso la sua macchina, che ormai ho imparato a conoscerla. Tutti quelli che ci vedono ci guardano in modo sbalordito e sento qualcuno esclamare per lo stupore "hey guarda... ma quello è Alex Smith... che ci fa con quella racchia?"
è così? sono seriamente così brutta?
Arriviamo davanti alla macchina ed io vado in direzione dello sportello anteriore del passeggiero, faccio per aprirlo ma subito una mano lo richiude.
-Ma che cavolo fai?- chiedo
-Tu così non entri nella mia macchina.-
-Perché? che ho?- ed a questa domanda lui mi guarda dall'alto verso il basso, invitandomi a fare lo stesso.
Ho tutta la maglietta sporca.
Lo guardo come per cercare aiuto.
-Ah non guardare me, sei tu che ti sei voluta ubriacare e sei tu che ne paghi le conseguenze-
ritorno a guardarmi.
Beh... la situazione non è tanto grave, magari se ci spruzzo un po' d'acqua...
-Vogliamo andare o continuiamo a guardarci la maglietta? Tanto non è che più la guardi più si pulisce- stronzo.
-E come faccio?- chiedo io ingenuamente.
-Semplice... te la togli-
-Neanche per sogno!- Urlo io.
Non che la maglietta che indosso ora coprisse molto... ma è mancanza di rispetto. Neanche una prostituta si toglie la maglietta così facilmente.
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I've Always been yours
Teen FictionMia è una ragazza normale. Una come tutte le altre. Capelli biondi e lunghi e occhi tendenti al verde. non è mai stata una ragazza popolare a scuola, anzi odiava quel tipo di persone come per esempio Alex e i suoi amici. Odiava il loro atteggiamento...