Non so perché l'ho fatto.
Forse era per dimostrare che non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno... Tanto meno da Alex. O forse perché il mio orgoglio, e la mia determinazione nel dimostrare sembra qualcosa agli altri, o comunque a me stessa, me lo hanno imposto.
"Il tuo coraggio e il tuo orgoglio sono il tuo miglior pregio ma anche il tuo peggior difetto, Mia." Mi disse un giorno Fede. Chi meglio di lui mi conosce?
è inutile che ci rimugini tanto, Mia. Le cose che hai fatto non si possono cambiare, le scelte impulsive che hai fatto non si possono cambiare. Ora sei in questa stanza, da sola con questo ragazzo, il quale nome ti è oltretutto ignoto... che vuoi fare?
Perché il tuo grandissimo coraggio non spunta fuori ora?
Zitta.
-Allora... Perché hai scelto proprio me?- Chiede il ragazzo per spezzare il momento d'imbarazzo.
Siamo in una stanza, sembrerebbe una biblioteca. L'odore accogliente delle pagine innonda tutta la stanza. Ho sempre amato quell'odore.
Io sono seduta su una poltrona al lato di una grossa libreria, ora mi sta seriamente scoppiando la testa, ma non posso comunque fare a meno di essere... allegra!
Lui è dall'altra parte della stanza.
-Sembravi il più disposto...Volevo essere sicura che chi scegliessi non mi rifiutasse-
Cazzo Mia! Ma che ti prende, brutta rincoglionita che non sei altro.Gli hai appena detto, senza mezzi termini, che lo hai scelto solo come scorta.
Non è colpa mia! Penso sia l'alcool
-Non che tu non sia bello...- Cerco di togliermi da questa situazione di merd*- Cioè... Sei bellissimo a dire la verità, ma non so perché... temevo di essere rifiutata.- Perché mi ostino ancora a parlare che vado solo a peggiorare la situazione?
In una situazione normale sarei tranquillamente arrossita mettendo in gabbia il mio cuor di leone.
-Quindi... sarei bellissimo?- Chiede abbozzando un ghigno e incamminandosi verso di me lentamente ma con determinazione.
O no! E ora?
Mi alzo velocemente dalla sedia, e quando noto che lui è pericolosamente vicino a me, incomincio a indietreggiare, fino a che, con le spalle al muro, e ormai intrappolata dalle sue braccia che si sono poggiate ai lati della mia testa, mi ritrovo a guardarlo dritto negli occhi.
-No.. Cioè si..- Dico balbettando.
Questa vicinanza tra di noi, mi mette in soggezione, fino a che non si annulla del tutto quando sento le sue labbra appoggiarsi alle mie e il suo bacino spingere contro il mio, facendomi sbattere ulteriormente contro il muro.
Rilassati Mia, è un bellissimo ragazzo... in fondo non fai nulla di male. Non ti devi preoccupare di quello che penserà Alex. è lui che te lo ha indirettamente obbligato facendoti andare in una stanza da sola con un ragazzo.
Sento le sue labbra spingere forti contro le mie per farle socchiudere e quando riesci nell'intento, sento la sua calda lingua attorcigliarsi con la mia, in quello che sembra un bacio timido, pieno di insicurezza. Non da parte sua, che anzi... sembrerebbe molto convinto, ma da parte mia, che nonostante tutto l'alcool che ho in corpo, continuo comunque a pensare che sia... sbagliato.
Ci stacchiamo un attimo per riprendere fiato, poi ci riavventiamo sulle nostre labbra.
Lui è semplicemente meraviglioso. Le lentiggini sotto gli occhi lo fanno sembrare ancora più perfetto.
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I've Always been yours
Teen FictionMia è una ragazza normale. Una come tutte le altre. Capelli biondi e lunghi e occhi tendenti al verde. non è mai stata una ragazza popolare a scuola, anzi odiava quel tipo di persone come per esempio Alex e i suoi amici. Odiava il loro atteggiamento...