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-Mia forse è meglio che rimani a casa per oggi.- esclama mia madre quando ormai io e Fede siamo pronti per uscire di casa.
-no mamma-
-si Mia forse tua madre ha ragione- te pareva che quei due non si coalizzassero contro di me. Fanno sempre così...Fede invece di stare dalla mia parte sta sempre dalla parte di mia madre.Sbuffo e esco di casa seguita a ruota da Fede che sghignazza.

Arriviamo velocemente a scuola e raggiungiamo Chiara che come solito ci aspetta davanti al bar.
Quando entriamo vado subito a salutare Lexy saltandogli addosso per poi chiacchierare anche con Giorgia, la barista. è da tanto che non vede più Lexy, che essendo i quinta preferisce passare i pomeriggi a studiare... Giustamente.
Mancano ancora 15 minuti al suono della campanella, e infatti la scuola è ancora mezza vuota, però si sa che con Fede... Non si arriva mai in ritardo. Lui odia il ritardo. Dice sempre che è meglio aspettare perché si fa troppo anticipo che correre per un ritardo.
Dopo raggiungo il giardino con Fede e Chiara per prendere un ultima boccata d'aria prima di entrare.
Ci incamminiamo verso una panchina e loro due si mettono a sedere mente io per riuscire a guardarlo in faccia entrambi rimango in piedi... Tanto avrei avuto 6 ore per stare seduta.

-MIAAAA- mi sento chiamare da dietro e appena mi volto una cascata di capelli troppo biondi mi investe.
Cadiamo ovviamente.
No Okey.... Devo assolutamente fare qualcosa per migliorare il mio equilibrio.
-ciao anche a te- dico ironicamente e tutti scoppiano a ridere.
Poco dopo ci raggiungono anche Genn, Leo, Luca, Jessica, Natasha e Bampi.
Saluto tutti con un abbraccio e un bacio sulla guancia e li presento a Chiara e Fede.

Mentre parliamo del più e del meno mi avvicino un attimo ad Ila.
-Hai per caso visto Alex?- chiedo preoccupata dal fatto che ancora non si è visto. Di solito gira sempre con i suoi amici e l'idea che gli abbia attaccato la febbre incomincia a farsi sempre più vivida.
Lei incomincia a sorridere come un'ebete e io le lancio un'occhiata come per dirle "ma che cazzo ridi, rispondi!".

Dopo poco mi sento abbracciare da dietro.
Un profumo mi invade le narici. Quel profumo. Lo distinguerei tra tutti.
Appoggia il mento tra l'incavo del mio collo.
-chi stavi cercando?- chiede con una nota divertita avendo ascoltato quello avevo appena chiesto alla mia amica.
-oh... un'idiota-
Sghignazza lasciandomi l'aria calda del suo respiro solleticarmi il collo, e provocandomi brividi.
-un'idiota bellissimo- dice iniziando a baciarmi il collo.
Subito Fede e Chiara mi guardano con due occhi spalancati per la sorpresa.
-contaci- dico allontanandolo con una spinta amichevole per cercare di rimediare con i miei amici.

Non gli avevo detto nulla di quello che è successo l'altra sera perché non lo so nemmeno io ancora... Insomma, lui si comporta in modo strano e finché non sono sicura non voglio illudermi.

La campanella suona e rientriamo tutti insieme per poi dividerci in base allo posizione della nostra classe.

Io ed Ila ci avviamo verso la nostra pronte per una bella lezione di economia internazionale.
Ci sediamo vicine al nostro banco e tiriamo fuori il libro, diario e astuccio poi io tiro fuori i miei occhiali. Non li avevo mai utilizzati a scuola preferisco le lenti, solo quando sono a casa da sola metto gli occhiali, ma stamattina mi sono accorta di averle finite, o meglio... ne aveva solo una, sarebbe andata bene alla figlia di Polifemo ma dal momento che io ho due occhi...No.

Ila si volta verso di me per poi scoppiare a ridere.
-Noooooo- dice ridendo.
-che vuoi?- rispondo non riuscendo a capire il motivo della sua risata contagiosa, perciò mi ritrovo a ridere anch'io.
-tu porti gli occhiali- dice continuando a ridere.
La mia compagna di banco non poteva avere una risata silenziosa e femminile... No lei quando ride di gusto ovviamente deve ridere come se avesse ancorato un microfono alla bocca, e ovviamente tutta la classe compresa la prof si deve voltare verso di me, e io ovviamente non riesco ancora a smettere di ridere dalla sua risata e ovviamente tutta la classe incomincia a sghignazzare.
-Cosa c'è Mia?- chiede la prof curiosa ma comunque un po' divertita.
Questa prof me la porto dietro dalla prima e ha sempre avuto un buon rapporto con i suoi studenti perciò posso parlare tranquillamente con lei.
-Ah prof... Verrei tanto sapendo anch'io- dico tornando seria.
La prof ci sorride.
-sono contenta che riusciate a trovare il tempo per divertivi anche a scuola- dice tutta soddisfatta. Lo so, è strana ma mi piace.

Tutti tornano seri e un'istante dopo aver incominciato a fare l'appello bussano alla porta.
Dopo che la prof ha dato il permesso entrano Leo e Luca.
La prof li fa accomodare. Stiamo cercando di organizzare una gita insieme, in modo da partire con tutti i miei amici, e dato che Leo e Luca sono i rappresentanti della loro classe (non so come mai loro li abbiano eletti i anticipo... forse per motivi di mancanza di tempi), stanno cercando di smuovere un po' le acque.

Mentre Luca sta per aprire bocca per spiegare il motivo dell'interruzione sento ila agitarsi, perciò mi volta nella sua direzione.
-Non ci riesco- dice per poi scoppiare in una rumorosa risata.
Io abbasso la testa sul banco per l'imbarazzo.
Rialzo la testa e incomincio a ridere anch'io per la sua risata.
Anche il resto della classe sembra incominciate a sghignazzare metre Luca e Leo ci guardano male.
-Scusate stamattina sono un po allegre- dice la prof rivolta verso ai ragazzi notando la loro faccia.
Ila si calma, forse per riposare un po' i muscoli della bocca e per riprendere fiato.

La prof riprende a parlare con i ragazzi e loro le prestano la più totale attenzione.
Sento Ila prendere fuori la bottiglietta dell'acqua.
Io nel frattempo decido di togliermi gli occhiali e di pulirli un pò.
Mossa sbagliata. Completamente sbagliata.
Sento un'ondata d'acqua calda bagnarmi tutta  e subito dopo Ila ricominciare a ridere.
Rimango immobile per un po colta alla sprovvista con gli occhiali tra le mani insieme al loro panno.
Non ci posso credere.
-Scusatee- dice Ila tra una risata e l'altra e a questo punto tutti compresa la prof si cacciano a ridere.
Anch'io, dopo essermi ripresa, ricomincio.
-I suoi occhiali- dice tra una risata e l'altra Ila.
Sta piangendo dal ridere.
-Ma cosa mi combini Ilaria- esclama la prof asciugandosi le lacrime ai lati degli occhi.
Leo e Luca continuano a guardarci male.
Mi rimetto gli occhiali e Ila comincia a ridere ancora più forte battendo le mani come una foca.
Ormai ho capito che tutti, come me, ridono solo per la sua risata.
-Okey forse è meglio non mettermi gli occhiali oggi- dico ad alta voce mettendoli via.
-Mia che cos'ha?- chiede la prof riferendosi alla bionda seduta accanto a me che continua a ridere.
-mi creda prof... Non ho la più pallida idea- dico guardando la mia amica preoccupata.
-ma voi due fate sempre così?- chiede stupita la prof.
-Si- rispondono Luca a Leo con decisione.
-le conoscete?-
-purtroppo- rispondo sempre in coro guadagnandosi un'occhiataccia da parte mie e di Ila che è tornata subito seria.

Il resto della lezione procede bene e le ore passano più velocemente del previsto.
Durante l'ora di tedesco mi arriva un messaggio da parte di Alex:
*esci.
Faccio come dice, chiedendo il permesso di uscire.
Tanto in classe mi annoiavo dato che sono da sola in banco, perché Ila segue il corso di francese quindi durante le ore di lingue ci separiamo.
Esco dalla classe  e vado verso il bagno per non destare sospetti dato che la nostra prof esce dalla classe con noi e controlla dove andiamo.
Appena volta l'angolo sento qualcosa prendermi per il braccio. Prendo subito paura ma appena apro gli occhi mi ritrovo un Alex che mi tiene incollata al muro.
-perché mi hai detto di uscire?- chiedo dopo che riprendo controllo di me stessa. Insomma... Non capita tutti i giorni di stare così vicino al più bel ragazzo che abbiate mai visto in tutta la vostra vita.
-avevo solo voglia di vederti- risponde tranquillamente per poi avventarsi sulle mie labbra.
Con la lingua chiede l'accesso alla mia bocca che io ovviamente non nego.
Si stacca e appoggia la fronte sulla mia.
-vieni con me- dice continuando a guardarmi negli occhi e sorridendo.
Gli sorrido anch'io e poi si stacca completamente da me e prendendomi per mano mi porta in giardino, cosa che se ci beccano ci espellono.
-di cosa volevi parlarmi?- chiedo mentre camminiamo nel giardino sul retro... Dove stranamente non ,c'è nessuno.
-ti ho detto che volevo solo vederti- sorride.
-bugiardo- contesto
-Okey si in realtà...- si passa la mano fra i capelli, sembra nervoso -si insomma... Ho parlato con Ilaria- ovviamente. Entrambi seguono francese e la parte di classe di Alex che fa tedesco si unisce alla mia, mentre la mia parte che fa francese si unisce a quella di Alex, quindi Ilaria e Alex sono in classe insieme.
-Si...?- chiedo incitandolo ad andare avanti.
- mi ha spiegato che per voi ragazze è importante- si blocca, non sa come dirmelo probabilmente.
-si insomma è poi solo un titolo...-
-Alex vai al punto...- chiedo incominciando ad innervosirmi.
-Mia vuoi essere la mia fidanzata?- mi blocco.
Lui si volta verso di me e io cerco di capire se è serio.

Ha ragione Ila. Per una ragazza è importante sentirsi sicura, perder comportarsi e avere una relazione con un ragazzo senza doversi fare troppo pare della serie "ma siamo fidanzati ora?" "Faccio il primo passo io o aspetto lui"
-si. Si. Certo che sì- esclamo abbracciandolo.
Lui mi solleva facendomi fare un giro e io mentalmente ringrazio Ila.
Mi fa scendere e mi bacia con passione.
Quando ci stacchiamo mi fissa intensamente negli occhi per poi riappoggia re le sue labbra sulle mie.
-sei mia- dice ad un centimetro dalle mie labbra.
-e tu mio-
-sempre stato- dice sorridendomi e ricominciando a baciarmi.

I've Always been yoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora