Il suono della sveglia mi riporta sulla realtà.
Sono esausta... Ieri, dopo tutto quello che è successo non sono riuscita a chiudere occhio perché proprio con tutto quello che è successo... Mi sono andata a complicare la vita più del dovuto.
Cosa siamo ora io e Alex? Cosa succederà oggi?Decido che sia meglio sbrigarmi, perché se c'è una cosa di cui sono sicura è che se arrivo in ritardo il prof di matematica non me la farà passare liscia.
Prendo il cambio con la roba pulita e vado a farmi una doccia fresca e rigenerante.
Quando sento l'acqua fredda scivolare sulla mia pelle vengo scossa da brividi che si propagano in tutto il corpo e insistivamemte mi ritrovo a toccare le mia labbra con le punte della dita e a sorridere come un'ebete.
Che mi stessi innamorando? No impossibile. Non posso innamorarmi di uno stronzo come lui. Non voglio. Di ragazzi come lui ne ho già avuti abbastanza e uno mi ha ferito particolarmente e non voglio più soffrire.-MIAAAAAAAA- urla mia madre dalla cucina.
Oh cazzo.
Ero talmente presa dai miei pensieri e mi sono bagnata anche la testa. E ora?
O li asciugo e arrivo in ritardo o li lascio bagnati, rischiando di prendermi una polmonite, ma arriverei in orario.
Opto per la seconda. Una polmonite non è Niente in confronto al prof di matematica.Mi asciugo in fretta per poi vestirmi con dei leggins e una felpa enorme di Fede e scendo velocemente le scale.
Corro in camera mia per prendere lo zaino e il cellulare, lo controllo un attimo è noto un messaggio
*da Lexy:
Tesoro, oggi non posso venirti a prendere perché entro due ore dopo.
Fanculo.
Mi precipito con i capelli bagnati fuori dalla porta di casa.
Noto che sta piovendo. E anche forte.
Che giornata di merda.Incomincio a correre sotto l'acqua infradiciandomi i piedi... Non sono stata Molto furba a mettermi le all star adesso che ci penso.
Corro più veloce che posso fino al prossimo semaforo è una volta arrivata mi fermo per riprendere aria.
Purtroppo, oggi non è per niente la mia giornata e una macchina c'entra in piedi un'enorme pozzanghera bagnandomi tutta ancora di più, se possibile.
L'uomo alla guida apre il finestrino e mi chiede scusa.
-Mia!- esclama non appena mi vede
-Max- lo saluto.È il padre di Fede, anche lui lavora nella mia scuola come segretario.
-come mai in ritardo? E perché sei tutta bagnata? Dai salta su!- entro in macchina e lui accende subito il riscaldamento.Non mi stupisco nel notare che Fede non c'è perché conoscendolo bene, e sono sicura che lo conosca bene, si sarà fatto dare uno strappo da suo cugino che va all'università poco distante dalla nostra scuola.
Secondo lui con suo padre arriverebbe in ritardo, per me invece va benissimo perché tanto in macchina potrei solo arrivate prima che correndo.
-perché sei così bagnata? Ti ammalerai...- si preoccupa.Per i genitore di Fede sono come una figlia. Io e loro figlio passiamo tutti i pomeriggi, o quasi, insieme quindi sono molte le volte che gironzolo per casa loro. Ormai mi sento più a casa mia in casa di Fede che nella mia vera casa.
Arriviamo presto a scuola.
-corri- dice facendomi l'occhiolino mentre scendo dalla macchina.Sono in ritardo di solo 5 minuti. Ce la posso ancora fare... Forse il prof è in ritardo.
Le miei speranze si riducono fino a scomparire del tutto quando arrivo davanti alla porta della mia classe chiusa.
Mi guardo e noto che dai miei capelli gocciola Acqua, i vestiti sono fradici così come le scarpe.
Che giornata di merda.
Mi faccio coraggio e busso alla porta.-avanti- risponde una voce femminile tranquillizzandomi.
Entro e noto che non è quello di matematica... Per di più nella nostra classe c'è anche Alex e i suoi amichetti... Ma che sta succedendo?
-Sono in supplenza per questa 'ora e dato che dovevo tenere anche la mia classe l'ho unita alla vostra, tanto siete in pochi. Lei è la signorina...?- mi spiega come se dalla mia faccia avesse intuito la mia sorpresa.
-Williams... Sono la signorina Williams- rispondo balbettando, mentre raggiungo il mio posto nel penultimo banco accanto alla finestra vicino ad Ilaria.
-che ti è successo?- mi guarda preoccupata e con gli occhi a forma di punti interrogativi.
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I've Always been yours
Teen FictionMia è una ragazza normale. Una come tutte le altre. Capelli biondi e lunghi e occhi tendenti al verde. non è mai stata una ragazza popolare a scuola, anzi odiava quel tipo di persone come per esempio Alex e i suoi amici. Odiava il loro atteggiamento...