20- Fede

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Anche oggi è lunedì.
Che palle, seriamente. Una vita più monotona di quella di uno studente penso che non possa esistere; ti alzi, ti lavi (purtroppo non tutti), fai colazione, ti vesti, vai a scuola, esci, pranzi, studi e vai a dormire.
Una volta tra il pranzo e lo studio c'era "cazzeggiare/spettegolare con Mia" ma non so cosa le sia preso... Non ci rivolgiamo più la parola.
È incominciato tutto da quando nel nostro due si è inserita Chaira. Non mi sta molto simpatica ma l'ho accettata comunque perché Mia le voleva bene.
Poi è arrivata Benedetta, la mia ex ragazza, e penso che li si sia rotto quel qualcosa che rideva magico il legame che ci univa.
Questo non vuol dire che abbia smesso di volerle bene, anzi quando la vedo passare per i corridoi sofferente... Soffro anch'io, perché lei è seriamente una delle persone più importanti della mia vita, lei viene prima dei miei genitori, viene prima di mio fratello maggiore, viene prima del mio cane... Gatto.
Se ripenso che ho preferito mettere quella troi* davanti a lei... Mi viene da vomitare. Come ho potuto? Sono un mostro!
Tutto è successo perché una delle ragazze più belle della scuola mi aveva chiesto di uscire e io immediatamente ho accettato, Mia fin da subito era un po restia a questa cosa, sapeva che c'era qualcosa che non andava, ma ovviamente non l'ho ascoltata.
Man mano che ci uscivo mi legavo sempre di più a lei ed ero diventato praticamente la sua marionetta, tanto da incominciare a trascurare Mia.
Li lei ha conosciuto chiara e sono diventate abbastanza unite, ma a me non importava... Io avevo occhi solo per Benedetta.
Uscivo sempre con lei, ogni volta che Mia mi chiedeva di uscire io mi portavo dietro Benedetta, quindi lei per non sentirsi il "terzo in comodo" ha incominciato a chiamare anche Chiara, poi ha smesso proprio di uscire con me.
Quando sono arrivate le vacanze di Natale, ho chiesto di uscire con lei e le ho promesso che saremmo stati solo noi due, come i vecchi tempi.
Le ho comprato il mio regalo di Natale: due anelli, glieli ho pure infilati al dito, poi quando stavamo per prendere l'autobus per tornare a casa, era già buio e dovevo andare a casa sua a bere una cioccolata calda e poi non mi andava che tornasse a casa da sola, abbiamo incontrato Benedetta che stava uscendo da un bar, mi ha chiesto cosa stessi facendo con Mia e io le ho risposto tranquillamente che eravamo usciti insieme. Lei subito mi ha fatto una scenata, e Mia da buona amica ha preferito andarsene per non mettermi ulteriormente nei casini, e tranquillizzandomi che non era successo nulla di grave e che la cioccolata-time sarebbe stata un'altra volta.
Mi è dispiaciuto lasciarla andare a casa, tutta da sola, ma poi ci ha pensato Benedetta a farmi passare i sensi di colpa; quella sera lo facemmo, e vi giuro... Mi sentii al settimo cielo. Le cose tra di noi funzionavano alla grande, ogni sera lo facevamo, ho dei genitori che sono abbastanza assenti e questo mi permetteva di chiamarla spesso a casa mia. Pensavo di essermi innamorato, e pensavo che Mia non mi sarebbe più servita... Anzi era di intralcio per la mia relazione.
Un giorno a scuola, non chiedetemi come, Benedetta venne a sapere che avevo regalato i due anelli a Mia e fece un piagnisteo davanti a mezza scuola.
Mia stava passando per di lì, per salutarmi suppongo, e si ritrovò più che coinvolta.
Benedetta continuava a urlarle contro dicendole che gli anelli erano suoi di diritto e Mia le rideva in faccia chiedendole se fosse seria. Ha sempre avuto questo carattere da menefreghista, ma in quel momento stava offendendo la mia ragazza.
Benedetta scoppio a piangere vedendo che lei non cedeva, quindi mia mi guardò per chiedere di difenderla... Non scorderò mai quello sguardo. Uno sguardo che ti implora aiuto, uno di quelli che ti può rivolgere solo una persona che si fida totalmente di te, perché sa che non la deluderai mai... E invece io l'ho delusa.
"Dai Mia... In fondo ha ragione. Dalle quegli anelli".
E dopo questa frase... Ho visto qualcosa rompersi. E qualcosa si è rotto in me.
I suoi occhi si sono riempiti di lacrime e le ha lanciato contro gli anelli.
Anche questa volta i sensi di colpa vennero colmati da Benedetta, così decisi che dovevo seriamente troncare ogni rapporto con Mia... Mi stava solo distraendo.
Smisi di cercarla, di salutarla, quando vedevo che a scuola veniva verso di me per abbracciarmi e salutarmi... La ignoravo passandole accanto e non degnandola di uno sguardo. Poi ha smesso anche lei. E ora io soffro, perché ho capito ciò che ho perso per una stupida che da me voleva solo il sesso.
Ed ora mi ritrovo davanti all'armadietto con una busta in mano, con su scritto "da Mia" e ho paura ad aprirla. Mi tremano le mani.
Ho paura di non aver più la possibilità di rimediare.
Mi faccio coraggio e iniziò a leggere.
Caro Fede,
Spero che tu legga questa lettera è che non la butti direttamente nel cestino... Comunque se leggi queste parole è perché hai deciso di fare la cosa giusta ... Tipico di Mia; perdersi in cose che non c'entrano nulla. Sorrido a questo pensiero
...comunque volevo solo dirti che mi manchi, mi manchi un casino.
Io non so in che modo ti possa aver stregato quella strega... Ma io continuo a volerti bene... Nonostante tutto.
Mi mancano le risate davanti ad una cioccolata calda, mi manca poter dormire abbracciati come due fratelli, mi mancano le cene davanti un film, mi manca litigare con te, mi mancano i tuoi rimproveri per il fatto che sono una maniaca dell'ordine, mi manca rimproverarti perché sei troppo disordinato incominciando a riordinare camera tua, mi manca passare giornate al parco a chiacchierare, mi manca quando mi accompagni in piscina e mi aspetti sempre sulla tribuna di mezzo nel secondo posto ( che diciamocelo... Ormai ha preso forma delle tue chiappe) sorrido un'altra volta come un'ebete
Insomma... Mi manchi tu.
Com'è possibile che un'amicizia così si sia spezzata nell'arco di un mese?
Perché ci è successo questa cosa?
Non puoi nemmeno immaginare quanto soffra non potendomi più rifugiate nelle tue braccia sentendomi al sicuro... Quelle braccia che mi hanno accolto quando alle elementari tutti mi prendevano in giro perché ero "quella nuova", quelle braccia che spero che in un futuro mi riaccoglieranno e mi trasmetteranno un'altra volta la sicurezza, la sensazione di sicuro... Che ora non mi danno.
Ora.. Tu sai quanto io possa essere orgogliosa... Ma sto mettendo il mio orgoglio da perte per te.
Tu sei stato il mio primo bacio perché non sapevo come si desse un bacio e volevo che tu mi insegnassi, ricordi?
Tu sei stato quello da cui sono corsa appena è successo quello che è successo con Jams, non mio padre, non mia madre... Ma ho scelto TE.
E risceglierei altre 100 volte te.
Fede, lo sai... Ma te lo ripeto... Sei e sarai l'unico uomo della mia vita, qualsiasi cosa accada.
Spero di poter riaddormentarmi tra le tue braccia molto presto,
La TUA Mia.
Mi sento una merda.
Devo trovarla.
Devo immediatamente, assolutamente trovarla.
Perché ha ragione, lei è la mia MIA.
E io sono l'unico uomo della sua vita.
Suona la campanella e mi riprometto di salutarla appena posso.

Una volta iniziata la lezione, non riesco a stare attento. Tutto mi fa pensare a lei e a come l'ho trattata di merda, ma nonostante questo... Lei è pronta a perdonarmi. È questo le fa solo onore.
Conosco ogni suo movimento, ogni a una abitudine; nella prima metà della prima ora va a prendersi un caffè al bar, poi nella seconda ora va in bagno così non ci deve andare durante la ricreazione;" è solo uno spreco di tempo prezioso" mi ripeteva sempre per giustificarsi, alla terza va in segreteria a fare due chiacchiere con la Marta, la segretaria della scuola, alla quarta va a farsi un giro, alla quinta va al terzo piano che c'è una grande vetrata e guarda il "panorama" e alla sesta stranamente sta in classe.
Anni e anni di sopportazione.
Adesso che è alla prima ora, so già dove posso incontrarla e mi preparo ad uscire mettendomi il cellulare nella tasca, per poi chiedere alla prof se posso andare in bagno.
Mia, ti riprenderò e ti ridarò l'amore che due fratelli diversi possono trasmettersi.

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