Tears

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... Memory you never let me cry
and you, you never said good-bye
Sometimes our tears
blinded the love
We lost our dreams along the way...

- Dai Tony alzati o facciamo tardi!
- 5 minuti ancora...
- Sbrigati Tony! E' mezz'ora che mi dici 5 minuti!

Mi ero già fatta una doccia e vestita e lui era ancora lì a rigirarsi nelle coperte.

- Ma fai tutte le mattine così? Ecco perché a lavoro arrivi sempre tardi - sbuffai
- No, non sempre... solo quando la sera prima sono stato parecchio occupato occhioni belli - mi disse mentre finalmente si stava alzando. Passando per andare in bagno mi diede una pacca sul sedere sghignazzando

- Di Nozzo, tieni a posto le mani che è tardi
- Eppure stanotte non volevi che le tenessi a posto
- Stanotte non era tardi

Ero in piedi appoggiata al bancone della cucina e stavo controllando che avessi preso tutto. Allacciai la fondina e inserii la pistola. Una sensazione tanto strana quanto normale.

- Ferma così David... Non. Ti. Muovere.
- Tony dai... è tardi
- Solo un momento, ferma così.

Era dietro di me, sentivo il suo sguardo. Mi passò le mani sulle spalle, scendendo lungo il profilo della schiena fino alla vita e poi sui fianchi.

- Però David, dopo 3 anni sei sempre in splendida forma, esattamente come mi ricordavo
- Tony hai "esaminato" la mia forma fisica anche in passato?
- Oh sì, tante, tante volte... - Mi fece un occhiolino mentre con le mani faceva come a tracciare la sagoma in aria - Però così dal vivo è molto meglio e molto più divertente
- Di Nozzo, sono armata. - Gli dissi indicando la pistola
- Ma non è quella la tua arma più pericolosa con me...

Sospirai rassegnata. Aspettai che fu pronto e andammo insieme a lavoro.

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- Ziva, Tony, abbiamo l'autorizzazione. - Ci disse McGee venendoci incontro con un foglio stampato. - Aspettavamo solo voi.
- Bravo Pivello! Mi piace quando la mattina mi dai buone notizie - Dissi dando uno scappellotto a McGee.
- Ehy Ziva, tieni. - Gibbs le stava porgendo distintivo e tesserino - Bentornata, ufficialmente.
- Grazie Gibbs.
Si sistemò il distintivo sul bordo dei pantaloni, mise via il tesserino andammo verso il magazzino.

Per essere un magazzino era un posto veramente particolare. Il palazzo sembrava tutto tranne che quello di un luogo di smercio ed anche la zona era inusuale.
Non sapevamo cosa aspettarci là dentro, poteva esserci di tutto e chiunque.
Gibbs ci fece un cenno. Io e lui andammo verso l'entrata, Ziva, McGee e Bishop rimasero dietro armati.

La massiccia porta di legno non lasciava vedere nulla dell'interno e i vetri delle finestre erano oscurati con dei pannelli adesivi con i nomi della società.
Bussai, mi venne ad aprire un signore sulla cinquantina vestito in maniera molto distinta, sembrava più un dipendente di un'azienda che di un magazzino
- Buongiorno, NCIS Agente Speciale Gibbs e Agente Speciale Di Nozzo. - Si identificò Gibbs
- Buongiorno, cosa posso fare per voi.
- Ad esempio potrebbe dire a tutte le persone che sono all'interno di uscire, perché tutto lo stabile è sotto sequestro. - Aprii la porta completamente mentre lui incredulo guardava la copia dell'autorizzazione che gli avevo appena dato. Gibbs fece cenno agli altri di seguirlo dentro.
- Ma, ma io non capisco... Per quale motivo?
- Troverà tutto scritto lì. Dov'è il signor Samuel Roche?
- Glielo vado a chiamare.
- No, non c'è bisogno di scomodarlo, andiamo noi da lui adesso... E' qui?
- Certo nel suo ufficio

Raggiunsi Gibbs insieme all'impiegato.
- Capo, il signor Roche è nel suo ufficio.
- Ok DiNozzo vado io, tu e gli altri finite di identificare tutti i dipendenti e poi cominciate sigillare tutto per farlo portare all'NCIS
- Cosa? Portare tutto via? Voi siete matti.
- Signor... come si chiama lei? - Chiesi all'impiegato
- Salomon Freser
- Bene signor Freser, forse non le è chiaro. Tutto quello che è qui e tutto lo stabile è sequestrato da noi. Il che vuol dire che noi possiamo prendere, togliere, portare via quello che vogliamo. E se vogliamo possiamo smontare apparecchiature, pavimenti, muri fino a quando non siamo proprio proprio sicuri che abbiamo tutto quello che cerchiamo. Facile no?
E così dicendo raggiunsi gli altri.

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