When the evening shadows and the stars appear,
and there is no one there to dry your tears,
I could hold you for a million years
to make you feel my love.La settimana dopo, di domenica mattina, andai ad aprire la porta e mi trovai di nuovo davanti mio padre, la tentazione di sbattergli la porta in faccia era troppo forte ma mi trattenni dal farlo.
- Ciao Junior
- Ciao Papà
- Sono venuto per scusarmi per la settimana scorsa e per portare un regalo al mio nipotino.
- Perché tanto tu sai mettere a posto la coscienza solo così. Pensi che con i soldi puoi comprarti l'affetto.
- Non ricominciamo Junior. Lo posso vedere?
- Sta dormendo.
Ma proprio in quel momento la mano di Ziva mi toccò la spalla e girandomi vidi che aveva Nathan in braccio. Diedi un bacio tra i suoi boccoli. Lasciai mio padre entrare portando con se il suo enorme regalo.
Scossi la testa e sorrisi infastidito. Non cambiava mai.
Mentre chiudevo la porta loro erano già seduti sul divano. Ziva teneva in braccio nostro figlio e parlava con Senior che provava a catturare la simpatia di Nathan.
- Dai piccolo scarta il tuo regalo. - ma lui sembrava intimorito sia dalla dimensione del pacco che da mio padre.
Fu Ziva ad aiutarlo ad aprirlo e lui vedendo quello che faceva la mamma prese coraggio. Ero innamorato di mio figlio ed ero innamorato dell'amore che lui provava per sua madre: la adorava totalmente, assolutamente, si vedeva da come si affidava a lei per ogni cosa. Vederli insieme era la cosa più bella, la dolcezza di lei in ogni suo gesto, anche il più piccolo nei suoi confronti, come gli spostava i capelli dagli occhi a come gli girava i polsini troppo lunghi della maglietta, era tutto così carico d'amore.
Rimasi a guardare dal corridoio la scena. Mio padre si compiaceva più del regalo che aveva comprato che del far felice il bambino ne ero sicuro.
Dalla scatola uscì una di quelle minicar per bambini, la riproduzione di una Ferrari 599: evidentemente pensava che a mio figlio piacessero le mie stesse cose.
Nathan guardò incuriosito quel regalo insolito, poi Ziva lo mise dentro e lui sembrò gradire la cosa. Non si muoveva ma si divertiva a girare le manine sul volante.
- Poi ci giochi con papà - gli disse Ziva.
- Beh io ora devo andare
- Sicuro Senior che non vuoi rimanere un po'?
- No, grazie ho un pranzo di lavoro tra poco. Grazie di tutto Ziva. Sei sempre così gentile, mio figlio è un uomo fortunato ad averti.
Si diresse alla porta passandomi davanti.
- Ciao Junior, se vuoi mi trovi qui ancora per qualche giorno.
Mi diede un biglietto da visita dell'Hay Adams House, lo guardai e sorrisi amaro
- Devo venire a pagare il conto anche questa volta?
- No Junior, non ci sarà bisogno. Anzi ti devo anche restituire quel prestito.
- Non c'è bisogno papà. Consideralo un regalo. Io ho tutto quello di cui ho bisogno ora.
- Beh, se vuoi sai dove trovarmi.
Chiusi la porta alle sue spalle, misi il biglietto sul mobile all'ingresso. Ma non mi sarei fatto rovinare quel giorno libero che potevamo trascorrere insieme per nessun motivo al mondo.
Andai da Ziva, la abbracciai e la baciai con passione sotto lo sguardo perplesso di nostro figlio.
- Ti amo - le dissi
- Anche io, ma perché questo slancio? - mi disse sorridendo
- Perché mi andava di farlo.
- Spero che ti vada spesso perché mi piace quando fai così
Presi in braccio Nathan
- Allora cosa dovevamo fare oggi?
- Pizza e festa!
- E allora andiamoci a preparare. Andiamo a mangiare una pizza gigante e poi alla festa di Brandon!————————
Quelle visite del padre turbavano Tony più di quanto volesse far vedere, perchè confrontandosi con suo figlio lo mettevano nella spiacevole posizione di ricordarsi quando era un bambino e nello stesso tempo si faceva venire mille dubbi se quello che faceva lui per Nathan era giusto o meno. Ma si stava comportando da ottimo papà ed oramai i miei due uomini si amavano a vicenda dopo un inizio tormentato.
Per Nathan avere un papà era ancora una cosa nuova e ci teneva a dirlo a tutti che lui, adesso, aveva anche un papà, creando spesso non pochi imbarazzi per noi a dover spiegare con poche parole la nostra situazione.

STAI LEGGENDO
The Memory Remains
FanfictionZiva è a Tel Aviv, Tony a Washington con il resto della squadra. Sono passati 3 anni da quando lei decise di rimanere in Israele, ma un evento inatteso sconvolge le loro vite e le loro decisioni: Tony viene rapito e portato a Tel Aviv e solo Ziva ch...