When will I learn the words to say?
How do I teach him? What do we play?
If I did, I'd realize
That's when I need him, that's when I need my father's eyes.
Ci eravamo goduti quei due giorni di pausa natalizia, resi ancora più belli dalla notizia che potevamo andare a riprendere nostro figlio. Certo, ora più si avvicinava il momento più ero agitato. Mi chiedevo se i papà si sentivano così anche prima del parto. In fondo per me era un po' come se lo fosse, fino ad ora avevo conosciuto mio figlio solo dai racconti di Ziva, presto lo avrei abbracciato per la prima volta.
In quei giorni mi rendevo conto che il bambino sembravo io, passavo da un negozio all'altro prendendo tutto quello che pensavo potesse servire, anzi due di tutto, per sicurezza e per esasperare Ziva.
Mi preoccupavo che a mio figlio non mancasse nulla una volta qua, dai giocattoli ai vestiti a tutti gli oggetti di uso quotidiano. Non avendo mai visto Nathan avevo enormi problemi con i vestiti, secondo Ziva non ne azzeccavo uno nemmeno per sbaglio, sempre troppo grandi o troppo piccoli.- Ma non ti sembra esagerato voler comprare un vestito con la cravatta ad un bambino così piccolo? - Mi chiese perplessa quando avevo scelto un bellissimo completo grigio con camicia e cravatta abbinata
- Dai Ziva è bellissimo! E' uguale a quello che ho comprato io il mese scorso! - E forse vide la felicità nei miei occhi, ma me lo lasciò comprare, dopo aver controllato la taglia varie volte.
- Poi voglio vedere dove lo porterai vestito così eh!
Nei negozi di abbigliamento per bambini ci dividevamo per reparti: le andava a cercare tutte cose pratiche e comode: tute, pigiami, felpe, jeans, piumini il tutto ovviamente con pupazzi e personaggi dei cartoni animati.
Io invece giravo per le grandi firme: cardigan, polo, maglioni, pantaloni di velluto, cappottini, giacche, camice... Nathan non aveva niente di adatto al clima di Washington, aveva bisogno di tutto il necessario per l'inverno ed io non volevo che gli mancasse nulla, per ogni occasione.
- Tony, stai spendendo una fortuna in vestiti per un bambino che la prossima stagione sarà cresciuto di svariati centimetri e non li porterà più.
- Mi concedi di viziare mio figlio e comprargli tutto quello che avrei sempre voluto comprare?
Era stranamente accondiscendente quel giorno ed io che me ne ero accorto approfittai per prendere le cose più particolari e sfiziose per Nathan e alla fine cominciò a divertirsi anche lei a scegliere con me.
- Sai cosa mi preoccupa Tony? - Mi disse mentre tornavamo in auto a mettere le buste di tutto quello che avevamo comprato, prima di andare a fare un altro giro?
- Cosa amore? - Chiesi preoccupato a mia volta
- Che se tu continui così, io dovrò occuparmi di due bambini per casa... - Lei ora rideva ed io mi ero preoccupato realmente!
- Non mi dire più così, che mi spavento! - Le dissi mettendo il broncio, ma bastò un suo bacio per farmi dimenticare tutto.
- Pronta per il secondo round David? - Prendendola per mano tornammo dentro il centro commerciale.Il giorno che tornammo tutti a lavoro, volevamo dare la notizia a tutti, ma la notizia era arrivata prima di noi.
- Tony, Ziva, ci aspetta Vance nel suo ufficio. - Gibbs non ci aveva nemmeno salutati, era già in piedi che ci aspettava per salire dal direttore.- David, Di Nozzo... So quanto è successo il giorno di Natale, immagino sia stato un bel regalo.
- Splendido direttore - gli risposi
- Bene, avrei gradito comunque essere informato immediatamente - ci rimproverò
- Scusami Vance, ma in quel momento sei stato l'ultimo dei miei pensieri. - La voce di Ziva era tagliente come una katana e lei era la mia ninja che la brandiva per difesa.
- Capisco la situazione David, ma oltre il lato emotivo c'è anche uno pratico da considerare.
Temevo che Ziva rispondesse ancora scatenando una guerra dialettica infinita di quelle che le piacevano tanto e nelle quali voleva sempre avere l'ultima parola, ma non rispose, anche perchè Gibbs parlò prima di lei.
- Leon, possiamo andare avanti e superare quello che non è stato due giorni fa, non un mese, e venire al punto? - Lui le perdite di tempo in chiacchiere inutili proprio non le tollerava, soprattutto se dovevano essere delle stupide accuse per Ziva
- Va bene, oggi mi è arrivata una mail dal Mossad ed una dalla nostra ambasciata a Tel Aviv.
- E quindi Leon? - Chiese ancora Gibbs
- Quindi nei prossimi giorni arriverà il passaporto di Nathan e con quello l'agente David e l'agente Di Nozzo potranno andare a riprendere loro figlio.
- Io non andrò - disse Ziva suscitando lo stupore degli altri due
- Cosa vuol dire che tu non andrai Ziva? - Chiese Gibbs perplesso
- Una parte della telefonata che ho ricevuto aveva un contenuto diciamo non ufficiale, nel quale mi veniva consigliato di non rientrare in Israele per non mettere in pericolo la vita mia e soprattutto di mio figlio. Non so se le minacce siano vere o no, ma non voglio rischiare.
- Abbiamo tutto il tempo per verificarle Ziva - disse Vance con tono più morbido
- No Vance, non mi interessa. Non voglio in alcun modo mettere in pericolo Nathan.
- Cosa altro ti hanno detto? - Chiese Gibbs più preoccupato. Evidentemente anche lui aveva la stessa considerazione di Orli Elbaz di Ziva e non si fidava.
- Che era meglio se andasse Tony accompagnato da qualcuno.
- Bene, si farà accompagnare da McGee - disse Vance.
- No, Leon - lo fermò Gibbs - Vado io con lui.
- Gibbs, tu mi servi qui.
- Allora prenderò dei giorni di ferie, ne ho tanti da usare...
- Gibbs, so già che non ti farò cambiare idea, vero?
- In alcun modo.
- Va bene - disse alla fine Vance rassegnato - appena ci daranno l'ok da Israele farò organizzare un volo per Tel Aviv. Non voglio che rimaniate giù più del tempo strettamente necessario e voglio che questa storia si chiuda al più presto.
- E' quello che vogliamo tutti Direttore - dissi.
- Presto e bene - concluse Gibbs.
- Grazie Vance - disse Ziva prima di uscire per ultima dalla stanza.
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The Memory Remains
Fiksi PenggemarZiva è a Tel Aviv, Tony a Washington con il resto della squadra. Sono passati 3 anni da quando lei decise di rimanere in Israele, ma un evento inatteso sconvolge le loro vite e le loro decisioni: Tony viene rapito e portato a Tel Aviv e solo Ziva ch...