Stay on these roads

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... Stay on these roads
We shall meet, I know
Stay on...my love
You feel so weak, be strong
Stay on, stay on ...

- Tony aspettami un attimo, mi sono dimenticata una cosa a casa
Salì rapidamente con l'ascensore e dopo pochi minuti fu di nuovo in garage

- Guido io? - Le chiesi sventolando le chiavi ma andando già verso il lato passeggero
- Va bene - mi rispose prendendomi in contropiede e girai velocemente per mettermi alla guida.
- Ok... Sicura eh? Poi non ti cedo il posto...

- Stasera ti devo parlare Tony
- Se mi devi dire qualcosa fallo adesso, con il traffico di questa mattina ci metteremo più del solito ad arrivare
- No, preferisco farlo stasera con calma. E' una cosa importante. - Mi disse seria
- Va bene amore - Vidi una smorfia, non amava che la chiamassi così, però a me spesso veniva naturale.
Mentre guidavo di tanto in tanto mi voltavo a guardarla, non sapevo se dovevo preoccuparmi o no, ma se fosse stato qualcosa di grave me l'avrebbe detto subito, o almeno così speravo.
- Tutto bene? Le chiesi mentre appoggiavo la mia mano sulla sua gamba.
- Certo Tony tutto bene - rispose prendendomi la mano e le nostre dita si incrociarono stringendosi in una cosa sola.
- Di cosa mi devi parlare stasera? Lo sai che sono curioso! - Ci riprovai non avrei resistito fino alla sera, glielo avrei chiesto fino a quando non me l'avrebbe detto
- Dovrai tenerti la curiosità fino a questa sera Agente Di Nozzo! - Ora mi parlava in modo più disteso
- Mi devo preoccupare?
- Ti devi sempre preoccupare con me! - Rise e lo feci anche io
- Lo so... E tu lo sai che te lo chiederò ancora?
- Sì. E tu lo sai che non ti dirò niente fino a stasera? - Mi sorrise, presi la sua mano e gliela baciai.

La vidi chiudersi la giacca fino al collo
- Hai freddo?
- Un po'

Accesi il condizionatore e in poco tempo l'abitacolo della macchina si riempì di tepore. Novembre aveva già lasciato il posto a dicembre ed erano già caduti i primi fiocchi di neve qualche notte fa.

Erano già passate varie settimane da quando Dale Brooks era sparito e di lui non avevamo più nessuna traccia. Ci avevano già fatto un paio di soffiate ma nessuna aveva portato a nulla. Avevamo seguito una pista che portava fino al confine con il Messico per un traffico di stupefacenti ma un altro buco nell'acqua. Gibbs odiava questa situazione, soprattutto perché Vance ci stava col fiato sul collo.
Ero alla mia scrivania abbastanza infastidito da non riuscire a trovare nessuna pista e ascoltavo Ziva che chiacchierava allegramente al telefono

- Ma certo Mike... no, no, hai fatto benissimo a chiamarmi... eh dispiace anche a me che non possiamo più vederci la mattina... no, mi sono trasferita proprio in un altra zona... sì, mi ricordo era veramente una fatica starti dietro... ah sei anche migliorato? Allora bisogna che un giorno mi organizzo e vengo a provare di persona, non so però se adesso riesco a tenere il tuo ritmo... ma certo, segnati il numero, così mi puoi chiamare direttamente sul cellulare...

Uscii a prendere un caffè e quando passai davanti a lei le lanciai un'occhiataccia e scossi la testa in segno di disappunto.
La macchinetta non aveva ancora finito di erogare il mio caffè e lei era già lì.
- Allora che c'è Tony?
- Nulla, dovrebbe esserci qualcosa
- Falla finita. Non posso nemmeno chiacchierare con un amico al telefono?
- Un amico che devi provare di persona...
- Vive vicino a dove abitavo io prima, ha saputo da Warren della sicurezza che ero tornata e mi ha cercato. Spesso andavamo a correre insieme la mattina. Ma non capisco perché ti devo tutte queste spiegazioni adesso. Come se avessi fatto chissà che.
- Io non te l'ho chieste sei tu che me le stai dando.
- Ti stai comportando come un ragazzino. Ti vedo, aspetti che mi giustifico per un nulla e non capisco perché dovrei farlo.
- Perché stiamo insieme Ziva. Ecco perché. Se sento la mia donna che dice che deve provare di persona se riesce a stare dietro a qualcuno a me da fastidio.
- Non tutti gli uomini sono come te Tony, non tutti se parlano con una pensano solo a portarsela a letto.
- Grazie Ziva. Che bella considerazione che hai di me.
- No, Tony scusa... non volevo dirti così.
- No, no... Se l'hai detto evidentemente pensi ancora questo di me, va bene...
- No Tony, non è così, non volevo dire quello - provò ad accarezzarmi il viso ma mi scostai
- Lascia stare. Non ne possiamo parlare qui.
Tornai alla mia scrivania senza nemmeno bere il caffè. Mi si era chiuso lo stomaco.

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