Wicked Game

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... What a wicked game to play
To make me feel this way
What a wicked thing to do ...

- "Hey, Ziva, is it cold In your little corner of the world?" - Tony canticchiava in macchina mentre andavamo a lavoro.
- Eh? -
- Niente, una canzone di Sir Elton John che mi ricordava te... Sei molto silenziosa e pensierosa, ti stai pentendo di avermi detto sì?
- Quella è l'unica cosa giusta che ti ho detto in realtà - quasi mi pentii di quella frase uscita troppo velocemente.
- Uhm... non so se essere felice o preoccupato allora! - Lui però sorrise e non ci pensò. Era di buonumore da ieri sera, da quando gli avevo detto che volevo sposarlo. Io invece nonostante fossi felicissima di avere vicino una persona come lui, dopo aver sentito mio figlio non riuscivo più ad essere così felice e mi dispiaceva perchè avrei voluto condividere con lui questo momento in maniera diversa.

Appena arrivati in ufficio cominciammo a studiare qualcosa in più sulla BSL Bank per capire come muoversi per trovare il conto o la cassetta di sicurezza o quello che doveva essere.
Ripresi tutti gli appunti di quando ero a Tel Aviv. L'unica cosa che mi rimaneva in mente era la frase di mio padre "La lealtà è la chiave di tutto" e fino ad allora era l'unica chiave che aveva aperto qualcosa.
Presi il codice che aveva aperto la cassaforte "4 333 4 44 2 7" e i fogli con la filastrocca. Foglio 4 terza cifra, foglio 3, terza cifra.. E così via... 1 666 9 99 7 3

Mentre che ero tutta presa dai miei ragionamenti non potei non sentire i discorsi di McGee e Bishop mentre Tony parlava con l'amante di Dale Brooks appena rintracciata da McGee e convocata

- Ellie, guarda Tony!
- Che cosa c'ha di particolare McGee?
- Guarda, sta parlando con quella bella biondina da 5 minuti e non le ha ancora chiesto il numero di telefono.
- Ehm... - Ero dietro Tim e Bishop mi aveva visto.
- C'è Gibbs qua dietro? - Le chiese lui
- Peggio McGee...
- Ciao Tim - Gli dissi con un sorriso forzato e voce squillante
- Ehm... Ciao Ziva
- Tony ci tiene alla vita, più di te a quanto pare... - Gli dissi ridendo mentre giochicchavo con una graffetta che poi posai sulla sua scrivania lasciandola aperta e con la punta metallica ben in vista.
- Scusa Ziva.

- Allora bella gente di cosa state parlando? - Disse Tony che ci aveva raggiunti dopo aver congedato la ragazza
- Uhm... nulla Tony - disse McGee
- Novità su Brooks dalla ragazza? - Chiese Bishop
- No, non lo vede o sente da un paio di settimane, o almeno così dice. - Rispose Tony
- In ogni caso abbiamo il suo telefono sotto controllo, se mente lo sapremo - Concluse Ellie
- Voi novità?
- Io forse una ce l'ho. - Mi guardarono tutti - Però McGee mi servirebbe una conferma. Dovrei sapere i codici dei conti o delle cassette di sicurezza della banca di quante cifre sono. Pensi di riuscirci Tim?
- Posso vedere se trovo qualche informazione forzando i loro sistemi ma ci vorrà un po' - Mi rispose
- Hai l'idea di un numero Ziva?
- Sì Tony
- E se intanto andiamo e proviamo? Al massimo non sarà così... Ma Gibbs dov'è?

- Eccomi Di Nozzo, problemi?
- No Capo, mi preoccupavo.
- Ero da Vance, Ziva che voleva da te il Mossad ieri sera?
- Erano contenti che avevamo fatto dei progressi. Immagino che qualcuno glielo abbia detto, quindi.
- Il Direttore dell'NCIS ha parlato ieri sera con quello del Mossad che premeva per avere aggiornamenti.
- Alcune volte non capisco chi sta di qua e chi di là... E chi sta dalla parte nostra - E così dicendo andai a prendere un caffè

Gibbs mi raggiunse
- Qual'è la parte tua, Ziva?
- Quella di chi vuole trovare rapidamente quello che stiamo cercando senza mettere in pericolo le persone.
- Io sono dalla tua.
- E Vance?
- Anche, a modo suo.
- E' questo che mi preoccupa. Tieni bevilo tu il caffè io sono già abbastanza nervosa. - Dissi dandogli il bicchiere in modo un po' rude, ma lui fece finta di non accorgersi, lo prese e lo sorseggiò
- Ho sentito che hai un idea per il numero della cassetta di sicurezza.
- Sei certo che sia una cassetta di sicurezza quello che cerchiamo?
- A meno che tuo padre non ci ha fatto fare tutto questo per regalarci un tesoro in Shekel direi di sì.
- C'è dell'altro Gibbs. Ieri c'ho parlato.
- Con lui?
- Sì, quando mi hanno chiamato. E' stata dura. Molto.
- Lo riporteremo a casa. Ah, congratulazioni!
- Per cosa?
Mi guardò l'anello alla mano ammiccando. Non gli sfuggiva nulla.

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