All I want for Christmas is you

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... Oh, I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just want to see my baby
Standing right outside my door
Oh I just want him for my own
More than you could ever know ...

Il periodo delle feste si stava avvicinando mancavano pochi giorni a Natale. Washington era già da tempo tutta addobbata a festa con le luci, gli alberi scintillanti multicolori, i Babbo Natale nei centri commerciali, nelle strade e nei locali il profumo di dolci, di cannella e zenzero. Le persone come sempre affollavano i negozi alla ricerca dei regali da fare. Nonostante Ziva non celebrasse il Natale, avevamo sempre avuto tra noi colleghi l'abitudine di scambiarci un regalo per le feste, quest'anno non sarebbe stato diverso. Avevo chiesto a lei di occuparsi dei regali per i ragazzi dell'NCIS, avevamo deciso anche per ringraziarli della loro disponibilità nei nostri confronti di fare un regalo ad ognuno di loro, e mi aveva accontentato anche se non molto contenta, non perchè non volesse fare i regali a loro, piuttosto perchè faticava a lasciarsi andare. Era una festa strana quest'anno, il giorno di Natale coincideva con l'inizio dell'Hanukkah e la distanza da Nathan, in un giorno di festa, le pesava molto.

Giravo per Georgetown per trovare qualcosa da regalarle, cercavo qualcosa di particolare, per farle capire quanto era importante per me, ma non trovavo niente che riuscisse a colpirmi realmente, fino a quando non vidi un negozio diverso dagli altri ed entrai...

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In un altro momento mi sarebbe piaciuto andare in giro a fare regali, girare tra negozi per cercare la cosa giusta, quella particolare per rendere felice un amico. Ora invece no. Non avevo idee e tutta quell'atmosfera di festa, di genitori che facevano regali ai figli erano in completo contrasto con la mia nostalgia. Nathan non aveva mai festeggiato il Natale, quest'anno però mi sarebbe piaciuto averlo qui e fargli vivere anche a lui l'atmosfera, per lui tutta nuova, di questa festa che ero sicura, gli sarebbe piaciuta tantissimo. Mi ritrovai così a comprare il mio unico regalo di quel giorno a lui.

Con il mio unico pacchetto per un destinatario che non lo avrebbe ricevuto, mi imbattei in un negozio che sembrava uscito da un libro di favole, pieno di addobbi, alberi, ghirlande, statue del presepe, luci... Entrai attratta dal calore che emanava, rimasi estasiata a guardare dentro quella piccola bottega quanto amore ci poteva essere, in ogni luce, in ogni addobbo, nell'espressione di ogni statuina.

Sapevo quanto Tony amasse il Natale. Pensai alla nostra casa che era ancora così fredda in quei giorni e decisi che quando sarebbe tornato a casa l'avrebbe trovata diversa.

Tornai a casa con tre buste piene di decorazioni natalizie. Ghirlande argentate con le stelle di natale rosse da appendere alle pareti; un filo di luci al led color ghiaccio nascoste dentro grandi fiocchi di neve di cristallo circondava il profilo delle finestre e passava intorno alla tv; i tre pupazzi di neve di diverse dimensioni li misi sul mobile all'entrata di casa, vicino alla nostra foto e dato che non ero portata per fare l'albero di Natale, presi dei vasi trasparenti con dentro palline rosse e argentate con vari disegni e luci al led calde da mettere sul bancone di cucina e sul tavolo davanti alla tv.

Magari non sarà stata la casa più natalizia del mondo però io ne ero orgogliosa.
Spensi tutte le luci e lasciai accese solo le decorazioni aspettando l'arrivo di Tony.
Sentii la chiave girare nella serratura e andai velocemente nel corridoio per vedere la sua espressione quando sarebbe entrato. La sua faccia da bambino sorpreso fu la più bella ricompensa per il lavoro fatto.

- Sorpresa! So che ti piace l'atmosfera del Natale e casa nostra ancora era un po' spoglia... - Nel buio della stanza i suoi occhi brillavano illuminati dall'intermittenza delle luci al led

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