Total Eclipse Of The Heart

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... I don't know what to do and I'm always in the dark
We're living in a powder keg and giving off sparks
I really need you tonight
Forever's gonna start tonight ...

"Oh Tony, se solo tu sapessi quanto ho pensato a quella notte... Potrei rivivere ogni momento nella mia mente senza il timore di dimenticare nemmeno un attimo."

Ricordo il primo bacio, tra le piante di ulivo, la mia schiena sul tronco ruvido dell'albero e lui davanti a me che mi baciava con la passione che solo il primo bacio può avere. Le sue mani fredde, forti, sotto la mia maglia ed il mio corpo che rabbrividiva al suo contatto, ma non era freddo... Quante volte avrei voluto sentire le sue mani così su di me, le sue labbra sulle mie. E tutto stava accadendo in quel momento, nei minuti finali del nostro film, quando non sarebbe mai dovuto accadere per non caricare di nostalgia il dolore.

- No Tony, non possiamo...
- Perché no? - E continuava a baciarmi ed io non riuscivo nemmeno volendolo a sottrarmi ai suoi baci, alle sue mani.
- Io sono solo un'assassina. Uccido le persone. Sarò sempre e solo quello. Farò sempre e solo del male alle persone.
- Tu non sei questo. Io ti conosco, io so quale è la vera Ziva.
Mi baciava sempre con più passione, le sue mani mi avvolgevano e sembravano create per far tremare il mio corpo solo sfiorandomi. Facevo fatica a staccarmi da lui.
- Dopo sarà peggio... Farà più male...
Chiusi gli occhi per non vedere il suo viso, mi divincolai e corsi via, verso casa andando in camera mia. Chiusi la porta, sperando di lasciare fuori anche tutto il resto, sperando che lui rinunciasse... Illusa...

Arrivò dopo pochi minuti, aprì la porta e mi venne incontro.
- Dimmi che non mi vuoi, dimmi che non lo vuoi anche tu - la sua voce era implorante ma io non riuscivo a rispondergli, perché non potevo mentirgli.
- Dimmi che non vuoi questo - mi baciò sulle labbra - che non vuoi questo - era sceso a baciarmi sul collo - che non vuoi me - e mi stringeva a se
- Non possiamo Tony...
- Non ti ho chiesto cosa possiamo fare, ti ho chiesto cosa vuoi e cosa non vuoi.
- No, Tony, ti prego... - Ma non sembrava convinto dalle mie parole, non lo ero nemmeno io. Mi sciolsi dal suo abbraccio e mi sedetti sul bordo del letto.
Mi guardava scuotendo la testa, ma non demorse. Si sedette vicino a me e riprese a baciarmi sul collo mentre io mi voltavo dall'altra parte per non vedere il suo viso. Se avessi voluto lo avrei allontanato, lo avrei steso, lo avrei picchiato, lo avrei cacciato via. Se...
- Ti voglio Ziva... Ti voglio come non ho mai voluto nessuna...
Sarebbe stato un errore imperdonabile, sarebbe stato qualcosa che ci avrebbe fatto soffrire più di quanto non avremmo comunque fatto. Sentivo il calore del suo corpo contro il mio anche se eravamo vestiti. Sentivo il suo respiro vicino al mio
- Ziva... - mi sussurrò vicino l'orecchio - dimmi cosa vuoi tu...
Riuscii solo a pronunciare "te" senza aggiungere altro. Ma tanto bastò per varcare la linea di confine.

Non volevo né potevo più nascondere la mia voglia di lui, che leggeva fin dentro la mia anima e nel più profondo dei miei pensieri e già sapeva cosa volevo prima che lo capissi io stessa.

Ci amammo in modo struggente, come solo due innamorati che stanno per lasciarsi possono fare, con l'emozione della prima e la disperazione dell'ultima volta. Ci amammo totalmente, donandoci una all'altro corpo e anima. Le nostre mani, le nostre bocche e i nostri corpi si toccavano, si cercavano, avevano brama reciproca, come a voler prendere qualcosa dall'altro da tenere sempre con se, come se quei baci e quelle carezze non dovessero finire mai, dovessero rimanere per sempre attaccati al nostro corpo e a noi ricordi. Ci toccavamo per imprimere nelle mani il ricordo indelebile del nostri corpi che danzavano uno sull'altro tra gemiti sospiri e lacrime.
In quel momento non esisteva nè lo spazio, nè il tempo, nè nient'altro. Eravamo una donna e un uomo, il mondo iniziava e finiva in noi.
Facemmo l'amore come se in quel momento fosse per noi ultima speranza rimasta. Non fu per fragilità, per cercare conforto, o per soddisfare un desiderio carnale. Fu il trovarsi dopo essersi cercati per una vita, un attimo prima di abbandonarsi. Fu la prima volta che gli dissi "Ti Amo" e glielo dissi con ogni parte del mio corpo. Fu amore vero forse per la prima volta nella mia vita e non sesso consolatorio.

The Memory RemainsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora