Whisper

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... I'm frightened by what I see

But somehow I know
That there's much more to come
Immobilized by my fear t...

Abby salì dal laboratorio. Era una cosa inusuale, quindi ci voltammo tutti a guardarla stupiti. Doveva avere una motivazione seria.

- Che c'è Abby? - Chiese Gibbs togliendosi gli occhiali e sollevando lo sguardo dalle scartoffie che stava leggendo

- Mi ha chiamato Stevy. In laboratorio da lui stanno lavorando su uno scheletro che hanno ritrovato in una discarica questa notte. Lo hanno identificato, è quello del Sergente Dale Brooks

- Ne sono sicuri? - Gibbs era sempre malfidato

- Stevy mi ha detto che il suo capo non ha dubbi che si tratti di lui.

- Bene, ce le mandino allora, così capiremo la causa.

- Ehm... Gibbs, mi hanno già mandato una copia del referto fatto da loro sulle cause della morte è qui... - Gli allungò un corposo fascicolo con foto e descrizioni dettagliate. Gibbs lo sfogliò velocemente, a lui tutti quei termini tecnici e quelle lungaggini non piacevano, voleva sapere la causa e la voleva sapere subito, però non poté non apprezzare l'accurato lavoro, placando i suoi dubbi sulla validità del riconoscimento.

- Quindi Abby? Prima che prendo una laurea anche io in antropologia e decripto questo coso, quale è la causa della morte?

- La stessa di Wesley Venters. È stato ucciso nello stesso modo. E dallo stato dello scheletro quando è stato trovato, anche la data della morte di Venters è compatibile con quella di Brooks, quindi il giorno che è scomparso.

- Bel lavoro Abby, ringrazia Stevy ed i suoi colleghi.

- Quindi - intervengo - Brooks e Venters sono stati uccisi dalla stessa persona che evidentemente non è Brooks.
- Evidentemente, Di Nozzo, è così. - Disse Gibbs rimarcando la mia ovvia considerazione

- E allora chi li ha uccisi? - Chiesi più a me stesso, lasciando un pensiero ad alta voce uscire fuori.

- Pensaci Di Nozzo, chi è che uccide così? Chi è che ha usato come marionette questi Marines portandoci ad indagare fino a casa di Roy Dunn per cerare Dale Brooks?

- Mossad. Sempre loro... - sospirai
- Già... Sempre loro.

- Quindi Gibbs? Dove li cerchiamo adesso?

- Non li cerchiamo Tony.

- Cosa Gibbs? Lasciamo un omicida di due Marines libero?

- Non abbiamo il minimo appiglio per accusare nessuno. Non ci sono prove, non c'è niente.

- C'è Dunn. Dobbiamo fargli dire chi era che gli dava appoggio.

- Non ce lo dirà mai Tony, è andato in carcere senza patteggiare pur di non dirlo a nessuno.

- È assurdo Gibbs. Assurdo. - Sbottai

- Non si può avere tutto Tony. E a questo giro dobbiamo fermarci qui.

Mi alzai e me ne andai, infastidito, fino alla macchinetta del caffè. Sentii i passi di Gibbs che mi seguiva. Senza voltarmi cominciai a parlare, cercando di stare più calmo possibile.

- Perchè ci dobbiamo fermare? Tu non ti sei mai fermato davanti al Mossad, non hai avuto paura a sfidare nemmeno Eli David. Ora perchè dobbiamo farlo?

- Perchè è la cosa giusta.

- Per chi Gibbs? Quello che è lì fuori è responsabile di quanto accaduto a Ziva, non possiamo lasciarlo libero. - Mi voltai verso di lui senza nemmeno ordinare il caffè.

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