Ciceracchio e Teresa

LA Giustizia Carbonara dopo la battagliaParte 64

Dopo il rastrellamento della zona, gli uomini rientrano ,tra di loro ce anche il fratello ventunenne di Sergio .Anche lui seppure giovane , è un grande combattente , quello a cui deve assistere , non lo avrebbe mai nemmeno osato pensare , suo fratello ;il piccolo Sergio, giace sul grande tavolo sotto il pergolato , in mezzo agli altri caduti .Il suo dolore è cosi forte che gli pare che il cuore gli scoppi .Intanto in una casa diroccata e abbandonata sulle colline , il Principe apprende della disastrosa sconfitta. Solo quando uno dei suoi mercenari superstiti, scampato per pura fortuna al rastrellamento ,riesce a raggiungerlo e metterlo al corrente della situazione ; solo all'ora il principe Si rende conto della catastrofe ,Contato gli uomini che gli restano , il Principe ordina di prepararsi e di caricare i muli rimasti  con  le ultime provviste, le armi e di montare a cavallo , per cercare di raggiungere i vecchi magazzini,  che sono nell'interno tra il porto di Livorno e  Pisa ; L'unica via di fuga  sicura ,gli pare quella della  strada che attraverso i boschi delle colline porta ai vecchi magazzini. Poi prende uno dei suoi piccioni , mette un messaggio nel contenitore con scritto sopra  un accorato aiuto, perché gli vengano inviati ancora uomini e mezzi, per continuare la lotta e lo lancia, e per essere certo che il messaggio arrivi; lancia tutti e sette i piccioni che gli sono rimasti , con lo stesso messaggio ;sperando che arrivi al suo mentore di Roma, un alto prelato che  tra l'altro è un  suo zio . Alla fattoria intanto ;Alfio manda un ordine a Gano detto anche il guercio ;che porti li i prigionieri, poi invia un piccione al sergente dei fucilieri del mare , che sta attuando un posto di blocco alla locanda sulla strada principale della strada Aurelia , e gli dice di smobilitare e tornare al forte , per poi imbarcarsi , e ordina che i prigionieri fatti dopo la battaglia; siano consegnati agli uomini rimasti li in appoggio ai rastrellamenti , uomini   che fanno  parte la brigata ,ordina inoltre all'addetto ai piccioni che si trova aggregato ai fucilieri di marina ,di andare anche lui con loro per poi tornare con i prigionieri e il resto della brigata alla fattoria di Fosco.

Con il sistema dei piccioni vengono avvisate ; tutte le fattorie , del cessato pericolo , anche Giulio riceve il messaggio , dato disposizioni ai suoi uomini ,monta cavallo e raggiunge moglie e figlia ,dal cognato. La fattoria è un fermento di donne, di uomini, di madri e  padri , e di membri della brigata. Alfio cerca di mettere ordine alle cose , dispone che prima di fare il funerale ai nostri ragazzi  uccisi in battaglia , dobbiamo aspettare di aver radunato i prigionieri e fare giustizia , intanto mettete nel campo di grano ,oramai distrutto dall'incendio ;legna per cremare i corpi dei nemici uccisi ,che resti solo cenere di quei vermi . Ecco che  intanto arriva Gano  con  i prigionieri catturati al mattino dopo lo scontro  alla fattoria di Alfio ,  i prigionieri vengono tutti radunati con le mani legate e subito fatti montare sui carri e portati davanti ai recinti ,degli animali e li senza tanti complimenti vengono tutti impiccati . Tra gli applausi della brigata e le grida  di gioia dei difensori della fattoria. Alfio sale sulle mura davanti alla porta ,e da li ringrazia tutti i presenti , per il grande coraggio e il sacrificio dimostrato , scende e va ad abbracciare le famiglie dei ragazzi morti in battaglia . Questi ragazzi non sono solo dei combattenti , sono degli eroi ,e il loro eroismo ;sarà ricordato dai posteri in eterno .Scolpiremo i loro nomi sulla lapide dei morti ;che hanno combattuto per il  loro ideale facendo parte della brigata .

Le loro famiglie ;non saranno mai abbandonate ne lasciate sole. Loro come i loro ragazzi; fanno e faranno per sempre parte della nostra gente , noi siamo e ci sentiamo  tutti fratelli e sorelle ;Che mirano a un futuro di libertà e giustizia e a un paese libero e repubblicano. W l'Italia unita .