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L'ora di letteratura non voleva proprio passare, così ho finto di sentirmi male e sono andata via.

Ora ho anche più tempo di pensare a cosa fare riguardo a Alec. Non posso credere che sia stato lui. Sono incazzata per questo, ma, d'altronde, se non fosse stato per lui non avrei mai saputo di Duke.

Forse dovrei solo far finta di nulla.

-Ora toccano solo filosofia e scienze umane. Poi sarò libera da tutto questo strazio. Esco dall'aula e vengo subito tirata in disparte da Ivy.Oggi gli occhi sembrano molto più chiari del solito, sarà per la giornata molto soleggiata. Anche a mia madre variano di luminosità a seconda del tempo."Hannah, scusami tanto. Io pensavo fosse Duke" Si scusa dispiaciuta. Non ce l'ho con lei. Si è comportata solo da amica. Pensava di fare una cosa buona per me.

"Non preoccuparti." Mi allontano per evitare di avere altre conversazioni, non sono dell'umore.

E mi blocco per un secondo quando vedo Alec osservarmi da diversi metri di distanza. Riprendo il passo veloce quando inizio a sentirmi a disagio e cambio strada.

Prenderò quella più lunga per andare a filosofia.

-

E anche l'ora di scienze umane è finita. Adelle non si è fatta vedere e circa mezz'ora fa mi ha mandato un messaggio dicendo che non era venuta a lezione perché era stanca, ma questa cosa non mi convince e ora sto provando in tutti i modi a rintracciarla ma si rifiuta di rispondere al cellulare.

"Hannah, ciao" Risponde finalmente dopo diverse chiamate.

"Ma che fine hai fatto?"

"Sono uscita" La voce le trema leggermente. "Con Christopher. Ci siamo incontrati in corridoio e lui stava saltando le ultime due ore. Mi ha invitato e io sono andata con lui." Ammette con voce insicura.

Adelle non è questo genere di ragazza. Lei non salta le ore per uscire con un ragazzo e dal tono della sua voce, sembra che si senta in colpa.

"Però potevi avvertirmi. Pensavo ti fossi sentita male, mi hai fatta spaventare." Non si sa mai, ha comunque avuto un aborto spontaneo e si sarebbe davvero potuta sentire male.

"Si hai ragione, scusami." C'è un minuto di silenzio. Poi dice che mangerà fuori e che probabilmente tornerà stasera.

Christopher.

Non so cosa pensare di lui, sembra simpatico ma non ci ho mai parlato a lungo per conoscerlo. So solo che ha un sorriso davvero fantastico, ed è disposto ad aiutarti. O almeno questo è ciò che mi ha fatto pensare quando ero in cerca della chiave della stanza di Duke.

Di fronte la mia stanza armeggio con il pomello della porta e finalmente entro. E' un ambiente che mi rende sicura, perché ormai è la mia stanza. Posando la borsa ai piedi del letto sento le voci di Nicole e Katy, stanno ridendo e il suono scompare quando entrano in camera. Siamo vicine con le porte ma da quando le ho urlato contro l'altro giorno non l'ho vista più. E' come se mi evitasse e lo capisco.

Non che io la odi, ma forse è meglio così. Penso di aver bisogno di tempo per assorbire tutte queste cose.

Metto in riproduzione la canzone Wanderwall degli Oasis e mi lascio cadere sul letto.

Inizio a canticchiare, è la mia preferita. Prendo il telefono e mi trovo un messaggio in segreteria, così stoppo la musica.

"Hannah, sono Alec. Volevo dirti che io e Zach stiamo per tornare a casa. Se hai qualcosa da dirmi... o non so, vuoi ascoltare le mie spiegazioni, vieni fra cinque minuti al parcheggio. Ti darei anche più tempo ma Zach vuole andarsene." Segue un po' di silenzio. "Senti mi dispiace, io non lo sapevo. Te lo avrei detto subito se fosse stato il contrario. Comunque se vieni parliamo, se non vuoi però lo capisco." Sospira. "Ciao Hannah" Il messaggio finisce. Non andrò lì, ho bisogno di tempo. Mi dirigo in bagno e mi guardo allo specchio. Le occhiaie stanno scomparendo ma ho i segni della stanchezzo fin troppo evidenti.

Faccio ripartire la musica e mi infilo sotto le coperte.

-

Mi sveglio al rumore di alcune ragazze che passano per il corridoio urlando e ridendo come oche. Quanto vorrei un appartamento solo mio, lontano da queste ragazzine.

Sono le quattro del pomeriggio, la borsa di Ade è sul pavimento, quindi è qui?

La chiamo per la stanza e un rumore dal bagno mi accerta che sia qui.

Provo ad aprire la porta ma, cosa che non fa quasi mai, l'ha chiusa.

"Non puoi entrare" Mi dice.

"Adelle che succede?"

"Ti arrabbierai" Perché dovrei arrabbiarmi? "Ma a me piace, ho scelto io di farlo." Ammette.

"Cazzo" Mi lascio scappare quando finalmente la vedo.

Non ha più i capelli di quel biondo che le ragazze invidiano, ma un nero come la pece. Ha gli occhi coperti di matita e eyeliner nero marcato.

Ma la cosa che mi sorprende più di tutto è il piercing al labbro.

"Sono piccole modifiche" Si difende.

"Piccole? Adelle non sei più tu" Le dico indicandole l'intero corpo e soffermandomi soprattutto a fissare il piercing.

Lei però mi sorpassa andando vicino al suo letto.

"Beh, non sono l'unica che ha fatto dei cambiamenti. Anche tu hai portato dei piercing in passato" Sta cercando di difendersi, perché? Cosa sta succedendo?

"Si e li ho tolti"

"Avevo bisogno di un cambiamento." Si siede sul letto e guarda il pavimento. Ecco che crolla. "So cosa stai pensando" Mi guarda. "Ma non piangerò stavolta. Ho deciso di cambiare stile di vita. Niente lagne, visetto pulito o capelli biondi come le barbie." Si tocca con una mossa veloce i capelli facendoli oscillare.

Mi inginocchio di fronte a lei diventando più bassa, ma almeno la posso guardare meglio.

"Ashton ti diceva che avevi i capelli come le barbie" Ammetto più che altro a me stessa. Ha fatto questi cambiamenti per non essere la stessa persona che è stata con Ashton. Quel ragazzo l'ha distrutta. "E' un cambiamento a lungo termine?"

"Non lo so" Sposta di nuovo lo sguardo dal mio. Sono abituata alle sue scelte folli, ma questo è cambiare persona. Questo è diventare qualcuno che non si è davvero.

Dopo un po' di silenzio le chiedo di Chris, lei risponde subito dicendo che non è una cosa seria, che si sono solo baciati ma che vuole comunque provare ad avere una relazione. Le ho dato la mia opinione su di lui, e sul fatto che non mi piacciono insieme. Ma ha risposto con una smorfia dicendo che ci avrebbe provato lo stesso. Non ho obbiettato. Ognuno impara dai suoi sbagli, è così la frase?

Ice love [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora