I giorni sono passati troppo in fretta e tre settimane sono volate in un attimo, fra interrogazioni, test e feste.
E' sempre la stessa routine: mi alzo, vado a lezione, torno in camera, studio e dormo. Sto uscendo meno del solito, la notte è sempre più difficile dormire. Non so cosa mi stia succedendo, non riesco a prendere sonno. Faccio sogni strani e a volte ho ancora gli spasmi. Ma stavolta non c'è nessuno a svegliarmi. Adelle è perennemente nella camera di Chris. Questo perché mi dava sui nervi averlo in camera mia che limonava con lei ogni due secondi. Li ho cacciati via un giorno e loro ridendo sono usciti fuori. Da allora passano tutti i loro bei momenti nel dormitorio maschile. Sto quasi sempre da sola e inizio a sentirmi giù di morale. Ho dolori ovunque e vorrei soltanto che tutto questo finisse.
Finalmente arrivo alla camera, Adelle è in piedi che riempie un borsone di vestiti.
"Che stai facendo?"
"Sto da Chris per qualche giorno" Sorride per un secondo prima di voltarsi di nuovo verso le stoffe nelle sue mani.
"Ci stai già sempre, non hai già abbastanza ricambi da lui?" Le chiedo cercando di non farle un interrogatorio.
"Questi non sono ricambi. Mi trasferisco nella sua camera per un po', vediamo se andiamo d'accordo come negli ultimi giorni." Si mette la borsa in spalla.
"Due settimane. Come le ultime due settimane." La correggo.
Forse per lei il tempo passa in fretta, ma non per me. Io conto ogni secondo, minuto, ora e giorno che passa. Visto che sono fottutamente sola qui dentro.
"Hannah vedrai che tornerò qua, non durerà molto. Lo sai come sono io." Alza le spalle provando a rassicurarmi.
"No, non lo so più ormai. Perché non mi dici tu come sei?" Mi metto sulla difensiva, non voglio che se ne vada. Sta saltando sempre più lezioni, a volte torna alle quattro del mattino che puzza dannatamente di alcool e fumo. Non ha mai fatto così prima d'ora.
E, cazzo, se la guardo ora è orrenda. Tutto quel trucco, il colore dei capelli, non fanno per lei.
"Va bene, ho capito." Dice prima di uscire e sbattere la porta.
Lancio un grido e do un calcio alla borsa lanciandola vicino la scrivania e facendo uscire la maggior parte dei libri. Mi sento presa in giro, proprio dalla persona che più mi capiva.
Non posso stare qui dentro, o rischierò di impazzire. Prendo il cellulare ed esco dalla camera. Scendendo le scale incrocio Nicole. E' in perfetta forma e si lascia dietro una scia di profumo dolce. Quando scompare dalla mia visuale accelero il passo e vado alla mia auto.
*PARTE ALEC*
Sono passate tre settimane da quando me ne sono andato. Hannah non è venuta al parcheggio e non mi ha neanche richiamato o mandato un messaggio. Mi sono scusato mille volte con lei in un altro messaggio vocale, ma nessuna risposta neanche a quello. Penso che ce l'abbia con me, ma io non sapevo quel che facevo. Non so se si sia rimessa con Duke, lui non vuole parlarmi e ha proibito agli altri di parlare di Hannah.
C'è qualcosa in lei però che mi attira. E non è attrazione fisica, è qualcosa nella sua voce, nel suo comportamento.
"Alec, stasera usciamo. Vieni?" Zach è mano nella mano con Meredith, si sono rimessi insieme circa una settimana fa e non si mollano un secondo. Scuoto la testa, non voglio uscire. Sono stanco. Zach fa cenno alla ragazza di uscire e si siede di fronte a me. "Che ti succede? Sono due settimane che rimani qui"
"Sono stanco"
"Sei fottuto se sta succedendo ciò che penso" Scuote la testa, non posso leggergli nel pensiero perciò lascio stare. "Vengo a prenderti più tardi, non voglio sentire scuse"
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Ice love [COMPLETA]
FanfictionCOMPLETA. Hannah Miller, 19 anni, Londra. Abbastanza grande da capire cosa è giusto per lei e cosa non lo è. Eppure si ritrova a fare sempre la stessa scelta, che non sembra farle bene. E' forte, ma per quanto tempo lo sarà ancora? "Amare vuol dire...