Ho messo il cellulare in modalità silenziosa e non fa altro che vibrarmi nella tasca dei jeans. Cercando di non pensarci mi dirigo verso un tavolo dove due ragazze stanno aspettando di ordinare.
"Ditemi, cosa volete?" Chiedo preparando la penna sul block notes. La ragazza bionda mi squadra dalla testa ai piedi e sorridendo ordina un'insalata con una coca. Qui fanno degli hamburger pazzeschi e lei ordina una stupida insalata.
Immagini di Hanna mi percorrono la mente, era seduta a qualche tavolo più a destra e sorrideva educatamente. Non come questa biondina che prova solo ad essere sexy.
Sorrido appuntando l'ordine e mi giro vero l'altra. Non sembra molto interessata, e dopo essersi legata i capelli lungi e neri in un codino disordinato ordina un panino farcito. Mi meraviglia la differenza tra le due.
Appunto anche questo e sorridendo educatamente mi dirigo verso la cucina. Appendo il foglietto sulla tavola di legno appesa al muro e ci scrivo sopra il numero del tavolo. Torno di là e vado verso tre ragazzi, ridono e scherzano, ma quando mi avvicino diventano seri.
"Cosa volete ordinare?" Chiedo guardando la penna che ho in mano. Non è la prima volta che vengono qui ma ricordo che sono sempre in cerca di guai.
"Tre hamburger e tre birre. Sbrigati, abbiamo fame" Ordina uno. Gli lancio un'occhiataccia prima di girarmi. "Cosa c'è? Qualche problema?" Fa di nuovo facendomi voltare.
"Si, non sono io che cucino. E ci sono altri clienti prima di voi. Quindi dovrete aspettare" Sorrido fingendomi dispiaciuto.
"Allora va dire a quel coglione di Dann di mettersi gli occhiali e di assumerti come cuoco. Perché come cameriere fai schifo." Ringhia. Dann è il mio capo, è il proprietario di questo posto. Lui sa fare benissimo il suo lavoro e odio quando gli mancano di rispetto.
Mi avvicino al ragazzo che si alza in piedi. Lo prendo per il colletto della maglia. I nostri visi sono vicini e io sono abbastanza incazzato.
"Qui il coglione sei tu. Non lo conosci, dovrai chiedere scusa" Ringhio spingendolo all'indietro. Quest'ultimo prende la rincorsa per venirmi addosso ma arriva Dann che ci divide. Manda i ragazzi fuori da qui e mi porta dietro al bancone.
"Che hai oggi?" Chiede mettendomi una mano sulla spalla.
"Ti ha dato del coglione, non dovevo difenderti?" Uso un tono brusco indicando la porta dal quale sono usciti i ragazzi. Mi levo lo strofinaccio dalla spalla e lo metto sul bancone, affianco alla cassa.
"Alec, mi dicono cose peggiori." Cerca di attirare la mia attenzione. "Non devi difendermi da tutti. Hai avuto una brutta giornata?" Quest'uomo è il più gentile che abbia mai conosciuto. Si preoccupa per me come fossi un figlio.
"No, solo..." Non ho avuto una brutta giornata, ma sono di cattivo umore.
"Con Hannah? Tutto ok?" Ebbene si, tutti sanno di Hannah. E' colpa del cellulare. Hanno iniziato a vedermi sempre a messaggiare e una cosa tira l'altra ora in molti sanno della mia amicizia con lei. La tasca vibra ancora una volta. La ignoro. Dann crede che mi piaccia, anche se gli ho ripetuto mille volte che non è così.
"Si, solo che oggi non è la migliore delle giornate." Rispondo. Le due ragazze sedute al tavolo mi fissano, la bionda in pratica mi sta spogliando con gli occhi. Ignoro anche lei.
"Vai a casa, ci pensa Zacky a sostituirti." Mi dà una pacca sulla schiena e mi sorride. Mi levo il grembiule e esco da qui.
Non ho voglia di andare a casa, Zach mi farà delle domande al quale non vorrò rispondere. Decido di andare al parco, non è molto lontano. Il cellulare mi distrae ancora una volta. Sarà successo qualcosa? Apro i messaggi.
'Scusami avevo bisogno di parlare con Adelle.' 5:01
'Ah, tutto apposto. Dovresti vedere che capelli si è fatta!" 5:07
'Alec? Sei già a lavoro per caso? Pensavo che ci andassi alle sei' 5:23
Chiamata persa. 5:32
'Non penso che tu sia a lavoro. Mi stai evitando per caso? Mr. Evans, guardi che la nostra relazione finisce qua se non risponde.' 5:45
Chiamata persa. 5:49
'Eh va bene. Che c'è?' 6:02
'Il telefono non è scarico, perché squilla. La linea c'è. O mi stai evitando, o sei da qualche parte e hai dimenticato il telefono.' 6:16
'Penso che a questo punto tu sia a lavoro.' 6:29
'Non è giusto. Io mi scoccio' 6:34
'...Buon lavoro Evans 6:48
Mi siedo su una delle panchine libere e guardo i bambini giocare. Vedo genitori sfiniti e affannato dal correre dietro ai propri figli. Dev'essere stancante ma sono adorabili. Ammetto che per ora non ne voglio ma in futuro si. In una bella casa. Con una bella moglie e un bel lavoro.
Un bambino cade e la mamma corre a soccorrerlo. Lui inizia a piangere, ha un piccolo taglietto sulla mano. La donna si allontana prendendolo in braccio, fino a sparire dietro le giostre. Il cellulare squilla ancora una volta. E' una chiamata, ma la ignoro.
Chiamata persa. 6:54
'Chiamami appena puoi. Ti prego' 6:56 Questo è di ora. Dovrei chiamarla? Penso di si.
Uno squillo, poi risponde.
"Alec" Ha la voce stanca, come se si fosse appena svegliata.
"Ciao, che succede?" Chiedo.
"Oh, niente di grave. Mio fratello ha avuto la febbre alta ed è in ospedale. Ora sta bene" E' sfinita e sono solo le sette di sera. Non dovrebbe sopportare stress simili.
"Bene, meglio così" Mi appoggio con i gomiti sulle gambe e aspetto che dica qualcosa.
"Mi stai evitando?" Chiede dopo una pausa. Io non la sto evitando. Solo che per stasera volevo pensare solo a me stesso, visto che evidentemente passo troppo tempo a telefono con lei. Dovrei concentrarmi di più sulla scuola e sul lavoro.
"No" Mi fermo. Penso a cosa dire, non ha bisogno di altre preoccupazioni. "Certo che no. Solo che non è stata una bella giornata" Mento. Stamattina è andato tutta alla grande, ho parlato con lei e andava bene. Poi d'un tratto ho cambiato umore. E quei ragazzi al bar non hanno aiutato. Oggi è così, magari domani andrà meglio.
"Ma a telefono oggi sembravi contento. Ho fatto qualcosa di male?" Sussurra. Mi lascio scappare una risata. Hannah con tutti si comporta come una tosta pronta a spaccarti il culo. Ma conoscendola, è come un agnellino indifeso. Ha solo molta paura di perdere le persone.
"Non hai fatto nulla. Riposa un po', sembri sfinita." Le consiglio. "Ci sentiamo domani, ok?"
"Si" Sembra già un po' più sollevata. "A domani."
Attacco e resto ancora per qualche minuto a respirare l'aria che c'è qui. L'erba emana un forte odore. Il cellulare squilla, messaggio da Zach.
'Amico torna a casa. C'è qualcuno che vuole parlarti."
Mi chiedo chi possa essere, senza rispondergli torno a casa.
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Ice love [COMPLETA]
FanfictionCOMPLETA. Hannah Miller, 19 anni, Londra. Abbastanza grande da capire cosa è giusto per lei e cosa non lo è. Eppure si ritrova a fare sempre la stessa scelta, che non sembra farle bene. E' forte, ma per quanto tempo lo sarà ancora? "Amare vuol dire...