Quando mi sono svegliata erano le cinque. Adelle in camera non c'era e non risponde ancora ora al cellulare. Non so dove può essere andata, ma ha preso la mia macchina. Quindi non posso nemmeno muovermi da qui.
"Quindi? Cosa farai?" Chiede Alec dall'altra parte del cellulare.
"Non lo so." Rispondo sincera. Davvero non so cosa fare.
"Beh, posso farti compagnia ancora per un po'. Oggi il mio turno inizia alle sei."
"Bello" Esclamo. "Ma che fine hai fatto stamattina?"
"Zach mi ha sequestrato il cellulare." Ride. Allora non è solo Adelle.
"Ad Adelle ci mancava poco dal farlo." Ricambio la risata.
"Tu hai bisogno di parlare con qualcuno. Quindi non stiamo facendo nulla di male" Si difende.
"Alec io non ho bisogno di qualcuno con cui parlare." Mento. "Solo che durante la giornata mi scoccio e tu sei lontano."
"Si, certo." Dice irritato. "Miller sei pessima a mentire. Hai bisogno di me, ammettilo" Lo sento sogghignare. Alzo gli occhi al cielo e torno sul letto.
"Hai ragione Alec, sei la mia unica ragione di salvezza" Scherzo.
"Sabato allora ci vediamo?"
"Si, arriverò per le tre credo. Passo da mia zia e poi vengo da te." Spiego i miei piani per sabato. Da mia zia starò qualche oretta, poi uscirò con Alec e tornerò di nuovo da Bonny. Domenica sera me ne torno qui. Semplice.
"Verrà anche Adelle?" Chiede.
"Non saprei, dipende da quello che vuole fare"
"Come va tra voi?"
"Ci stiamo riappacificando. Penso che entro Natale le cose tornino come prima." Non credo proprio. Oggi Adelle mi è sembrata strana e ora si prende la mia auto e scompare. E non risponde al cellulare. Che ha? Perché deve rendere le cose difficili? Se mi parlasse di quello che prova le cose andrebbero meglio. Ma pensandoci, anche io le nascondo i miei sentimenti. Quindi siamo allo stesso livello. Tranne che per il fatto che io non scompaio nel nulla.
"Ci sei? Hannah?" Alec attira la mai attenzione e porto il telefono all'orecchio togliendo il vivavoce.
"Si?" Domando. Mi sono distratta.
"Niente. Non è importante" Dice. Ma non lo sento convinto. La porta della camera si spalanca, e Adelle entra sbuffando.
"Alec devo lasciarti, Adelle è qui" Attacco senza sentire la risposta e vado verso di lei. Si toglie la giacca lasciandola cadere sul letto. "Dove sei stata?" Le chiedo.
"Da Jess. Non ti preoccupare, la tua auto è intatta." Non sembra felice o serena. Sembra più che altro nervosa e irritata. Posa le mie chiavi sulla scrivania.
"Quindi hai tagliato i capelli?" Cerco di intravedere qualcosa, ma il cappello mi impedisce anche di vedere solo una ciocca.
Adelle se lo leva mettendolo nell'armadio. Non ha fatto solo un leggero taglio. Si è in pratica sbarazzata dei capelli. Il suo biondo è tornato, ma soltanto su quei corti capelli che ora ha. E' strana vederla così, l'ho sempre vista con i capelli lunghi almeno fino alle spalle. E ora che non arrivano neanche alle orecchie, non sembra lei. "Lo so, sono orrendi." Dice sedendosi sul letto.
"No" Mi avvicino. "Stai bene così, solo... non sono abituata a vederli così corti." Ammetto. "Ma perché non mi hai portata con te?"
"Stavi dormendo. Pensavo avessi bisogno di riposarti." Spiega. Annuisco d'accordo e torno al cellulare. Mando un messaggio a Alec: scusami, dovevo parlare un attimo con Adelle. Invio. "Comunque ne ho approfittato per andare da mia madre. Abbiamo parlato per un bel po'. Vengo con te a Oxford." Sorride. La abbraccio e per la prima volta oggi sono davvero contenta. Non è la prima volta che passo il Natale con lei, ma questa volta andremo in un altro posto, e non una a casa dell'altra. Sarà diverso.
STAI LEGGENDO
Ice love [COMPLETA]
FanfictionCOMPLETA. Hannah Miller, 19 anni, Londra. Abbastanza grande da capire cosa è giusto per lei e cosa non lo è. Eppure si ritrova a fare sempre la stessa scelta, che non sembra farle bene. E' forte, ma per quanto tempo lo sarà ancora? "Amare vuol dire...